cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
E' giusto.

Ma dall'altra parte il privato non può conoscere le dinamiche di questo lavoro (noi le diamo per scontate) quindi la "colpa" se così vogliam definirla, è dell'AI che ha lavorato senza incarico.

Ha ragione @PyerSilvio quando dice che la vera professione sta nell'acquisire bene (incarico scritto, provvigioni, prezzo etc etc).
Chiaro che è una COLPA anche dell'Agenzia accettare di lavorare così...
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Avvocati. ma sai son fatti così.
Tuttavia ne abbiamo riscontro nel codice civile: art 1759
Mi sembra anche ovvia la cosa, nel senso che se mi arriva Pincopallino a casa e mi porta un'offerta per la vendita della mia casa fatta da un suo "amico" io posso accettarla.
Poi Pincopallino, il giorno dopo mi dice che ora gli devo le provvigioni....e mi pare chiaro quale possa essere oggettivamente il suo diritto. Che è ZERO
Situazioni al limite della fantasia
 

sirDario

Nuovo Iscritto
Professionista
Quindi una tua vicina di casa ti ha detto che aveva un parente interessato e sto furbastro ha finto con te di vederlo per la prima volta? Non ti ha detto che per giunta aveva pure già fatto un'offerta? Sai...suona strano...

Per chiarire il contesto, non sono stato presente nemmeno alle ulteriori visite che ha fatto la parente della vicina di casa, abitavo ed abito in altro luogo, ho cercato di seguire tutto tramite persone fidate.
Ho avuto modo di incontrarli sono quando avevano le idee chiare ed avevo certezza della vendita.

Tutto ciò pechè voi privati non capite che far lavorare le agenzie alla carlona non è assolutamente una mossa furba, piuttosto NO AGENZIE. Non comporta nulla di buono dire proponetela pure, aggiungete le commissione alla mia richiesta (che non ha neanche senso visto che TUTTE le richieste possono essere oggetto di offerte al ribasso),
senza neppure interessarsi se e quanti appuntamenti fanno, con chi e in che modo....
Ma, un professionista non dovrebbe rinunciare ad un lavoro se le condizioni non le ritiene adeguate? Io mi sono limitato ad indicare delle condizioni dove, l'agenzia, aveva facoltà e piena libertà decisionale.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per chiarire il contesto, non sono stato presente nemmeno alle ulteriori visite che ha fatto la parente della vicina di casa, abitavo ed abito in altro luogo, ho cercato di seguire tutto tramite persone fidate.
Ho avuto modo di incontrarli sono quando avevano le idee chiare ed avevo certezza della vendita.


Ma, un professionista non dovrebbe rinunciare ad un lavoro se le condizioni non le ritiene adeguate? Io mi sono limitato ad indicare delle condizioni dove, l'agenzia, aveva facoltà e piena libertà decisionale.
Infatti è quello che ho scritto subito dopo.... diciamo che pure l'agenzia è causa del suo mal...
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Scusate l'ignoranza, ma io privato vendo un immobile senza incaricare alcuna agenzia, non firmo NULLA di NULLA ma poi mi ritrovo comunque una provvigione da pagare? In base a quale tipologia di accordo? Mi sono perso un pezzo?
 

Repsol@

Nuovo Iscritto
Scusate l'ignoranza, ma io privato vendo un immobile senza incaricare alcuna agenzia, non firmo NULLA di NULLA ma poi mi ritrovo comunque una provvigione da pagare? In base a quale tipologia di accordo? Mi sono perso un pezzo?
Se l'agenzia ha una proposta non accettata in mano, ha le prove del contatto con acquirente e venditore, anche senza mandato o esclusiva . Poi lui (il venditore) può raccontare le favole che vuole.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
... che non c'entra niente

Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso.
Il mediatore risponde dell’autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell’ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.


Ad un primo sguardo potrebbe sembrare che non centri nulla ma è uno di quei bug nella legge che mi fan sempre sorridere ma che rischian poi di farci piangere. Ecco perchè:

- l'AI ha diritto di scegliere se presentare o meno una proposta d'acquisto.
- i dati necessari in una proposta d'acquisto sono: chi compra cosa, da chi, a che prezzo, entro quando. (spero che su questo non ci sia nulla da ridire)
- il primo comma dell'art. 1759 pone in capo all'AI l'obbligo di comunicare i dati che possono influire sulla conclusione dell'affare

il tutto combinato con il comma 2 dell'art 1176 cc "Nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata."

In pratica: ti resta il diritto di non presentare la proposta che reputi "sfigata" ma se il compratore ti scavalca, non hai diritto alla provvigione da parte del venditore perchè sei venuto meno all'obbligo di comunicare informazioni relative alla valutazione/sicurezza dell'affare (l'acquirente potrebbe restare in obbligo di pagamento qualora non ci siano state novazioni nei termini di vendita).
 

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