riccardo78

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grazie per le risposte, dimenticanto il discorso ante 67 sembra che per come è stato scritto il compromesso anche sè non ha la concessione edilizia mi hanno fregato, allora sono stato da un geometra il quale ha verifiato le planimetrie e mi ha confermato che il secondo piano chiuso con tetto in lamiera è abusivo, volevo chiedervi basta questo per chiedere la risoluzione del contratto preliminare e chiedere la restituzione della caparra? secondo il proprietario basta togliere l'abuso ma cosi facendo non è piu come venduta nello stato di fatto.
aspetto vostra risposta grazie.
 

Bagudi

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Ti necessita comunque un avvocato.

Mi sembra una situazione troppo complessa per essere affrontata da te solo...

Silvana
 

riccardo78

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Professionista
grazie Silvana, il problema che sono stato da un avvocato ma mi è sembrato che non ne capisse nulla su immobili, provo a cambiare avvocato.
Spero solo che sè è vero che esiste un abuso non contemplato nelle planimetrie io posso chiedere con l'avvocato la risoluzione del contratto
 

riccardo78

Nuovo Iscritto
Professionista
Ciao, il problema e che non sono ancora uscito nel senso che se ne sta occupando l'avvocato.
Comunque sè vuoi un consiglio vai da un avvocato e da un tuo notaio di fiducia che in teoria sembra che quest' ultimo per legge puo arbitrare e non ricevere l'atto visto che non eri consapevole dei problemi urbanistici.(alcuni si sono rifiutati ma alla fine ho trovato chi per etica profesionale era d'accordo ad aiutarmi)
L'avvocato inviterà la parte venditrice a presentarsi dal tuo notaio a quel punto non avendo la concessione edilizia il notaio dovrà rifiutarsi e l'avocato potrà procedere per via legali.
 

SALVES

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Riccardo 78 hai provato a ricercare all'ufficio tecnico comunale eventuali licenze dell'epoca o sanatorie relativa all'edificio dove è ubicato l'appartamento?
 

Julius

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Privato Cittadino
Ragazzi il problema interessa anche me.

Cantina in palazzina costruita nel 1937 a Roma. Il piano cantine (interrato) è totalmente abusivo, ovvero non è presente nel progetto approvato, (già fatta la visura); dunque la cantina non ha titolarità urbanistica, (accatastata comunque dal 1976), e ora è in vendita.

Ambedue le parti sono a conoscenza dell'assenza di titolarità urbanistica, ma secondo il notaio si può vendere in quanto ante 67 (d'altronde è un ante 1942), anche se dubito che indicherà nell'atto che è abusivo.

E' facilmente dimostrabile che il piano cantine è sempre esistito poiché è al di sopra della platea di fondazione (in pratica non si è scavato al di sotto della palazzina, dopo la costruzione).

L'acquirente provvederà a proprie spese a pagare gli oneri concessori (salatissimi) una volta acquistato.

Vostro parere?
 
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