Gallo Balma Arturo

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L'agenzia immobiliare scelta dall'ex marito per vendere un'appartamento in comproprietà al 50% firma il contratto con la non esclusività, poi l'agente convoca l'ex moglie e gli dice che l'ex marito ha firmato per l'esclusività e quindi la fa firmare con l'esclusività.
Considerato che ha messo la sua provvigione al 5% (l'agente è un conoscente dell'ex marito), mi sa che hanno studiato un trappolone, per spartirsi la penale.
Poiché se l'ex marito revoca il mandato, l'ex moglie rimane vincolata all'agenzia e magari chiedergli il pagamento di una penale.
Detto contratto, chiedo, è possibile farlo annullare anche se il mediatore non vuole?
Nel caso che si faccia avanti un compratore che succede se l'ex marito ha fatto il recesso?
 
e meno male che è un conoscente .... pensa se non lo fosse.
Mi sembra strano che un agente immobiliare si sia prestato a un simile equivoco/ingarbuglio ben sapendo quanto sia importante la chiarezza dell'incarico.
Infatti è andata da un avvocato, il quale l'ha consigliata di far correggere la stortura nel seguente modo:
Far cerchiare con un pennarello l'art contestato, sbarrandolo con due o tre righe scrivendo nel suo interno, annullato, firmato e timbrato dal mediatore immobiliare, e la nuova firma del cliente nel paragrafo non esclusività.
E se si fosse rifiutato andare dai carabinieri e fare denuncia per truffa.

Quando ha fatto presente che era andata dall'avvocato ha subito telefonato all'altro comproprietario per farlo venire a firmare un nuovo contratto.
Se lo correggeva il contratto sarebbe stato di non esclusività, ha preferito non perdere l'esclusività richiamando l'altro comproprietario per redarre il nuovo contratto.
 

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