MargheritaPampa

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Privato Cittadino
Sto vendendo un immobile da privato e sono stata contattata da moltissime agenzie. Ho accettato una collaborazione non in esclusiva e a titolo gratuito con un’agenzia che mi ha portato una cliente interessata. Ora parrebbe che questa persona intenda fare una proposta scritta, ma l’agenzia sostiene che per farlo io debba conferire loro mandato in esclusiva per motivi di privacy. Ovvero che non possono “esporre” dati sensibili del potenziale acquirente a un venditore che non abbia conferito loro incarico (si è parlato di incarico in esclusiva, qualche giorno prima della notizia della possibile proposta scritta). Ho chiesto anche se non basti firmate una liberatoria per la privacy ma dicono di no. A me sembra una strategia per farsi conferire l’incarico, mi sbaglio? La persona acquirente era visibilmente interessata, ma chi mi dice che poi la proposta scritta non arrivi e loro si sono così garantiti 4 mesi di esclusiva?
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ora parrebbe che questa persona intenda fare una proposta scritta, ma l’agenzia sostiene che per farlo io debba conferire loro mandato in esclusiva per motivi di privacy.
Forse ti chiede incarico in esclusiva per essere "sicura" che tu non venderai casa ad altri, forse sarà una proposta vincolata al mutuo, forse, forse... ma sicuramente non ti chiede l'esclusiva per motivi di privacy.
 

CheCasa!

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non riesco a comprendere il problema. Se l'incarico in esclusiva non prevede il rimborso spese e sappiamo per legge che l'incarico non può contenere penali superiori alla mediazione pattuita e la mediazione pattuita dovrebbe essere dello 0%... non si configurerebbero neppure i presupposti per la sottoscrizione di un siffatto incarico!

Generalmente, devo dire, quando non dispongo di un incarico in esclusiva ma mi accingo a trattare per la vendita, ne richiedo uno di durata commisurata a quella necessaria per la conclusione della trattativa (da una a due settimane).

Lo faccio soprattutto per scoraggiare ambiguità da parte del venditore (accrescimento del prezzo all'ultimo momento o rifiuto immotivato ad accettare una proposta congrua)... Ovviamente il mio incarico risulta pienamente valido, visto che non lavoro allo 0%.
 

MargheritaPampa

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non riesco a comprendere il problema. Se l'incarico in esclusiva non prevede il rimborso spese e sappiamo per legge che l'incarico non può contenere penali superiori alla mediazione pattuita e la mediazione pattuita dovrebbe essere dello 0%... non si configurerebbero neppure i presupposti per la sottoscrizione di un siffatto incarico!

Generalmente, devo dire, quando non dispongo di un incarico in esclusiva ma mi accingo a trattare per la vendita, ne richiedo uno di durata commisurata a quella necessaria per la conclusione della trattativa (da una a due settimane).

Lo faccio soprattutto per scoraggiare ambiguità da parte del venditore (accrescimento del prezzo all'ultimo momento o rifiuto immotivato ad accettare una proposta congrua)... Ovviamente il mio incarico risulta pienamente valido, visto che non lavoro allo 0%.
Ciò che mi è stato ribadito (ho richiesto una bozza del contratto, giusto per vedere se effettivamente contenesse paragrafi attinenti la privacy che infatti non c’erano), è stato che la società immobiliare ha nel suo regolamento interno questa clausola per la quale non portano proposte di acquisto a venditori che non abbiano con loro un contratto di esclusiva… per proteggere la privacy dell’acquirente, che nella proposta espone i propri dati sensibili al venditore. Io non essendo ovviamente un professionista non sono così esperta in materia di privacy, ma mi sembra un po’ un albero dietro cui nascondersi facilmente… ad ogni buon conto, ho deciso di non affidarmi a loro. Perderò la (forse finta) potenziale acquirente (ma se è vera, la perdono anche loro)… vorrà dire che ne troverò altri presso agenzie da cui non mi senta “ricattata” in questo modo così opaco…
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ciò che mi è stato ribadito (ho richiesto una bozza del contratto, giusto per vedere se effettivamente contenesse paragrafi attinenti la privacy che infatti non c’erano), è stato che la società immobiliare ha nel suo regolamento interno questa clausola per la quale non portano proposte di acquisto a venditori che non abbiano con loro un contratto di esclusiva… per proteggere la privacy dell’acquirente, che nella proposta espone i propri dati sensibili al venditore. Io non essendo ovviamente un professionista non sono così esperta in materia di privacy, ma mi sembra un po’ un albero dietro cui nascondersi facilmente… ad ogni buon conto, ho deciso di non affidarmi a loro. Perderò la (forse finta) potenziale acquirente (ma se è vera, la perdono anche loro)… vorrà dire che ne troverò altri presso agenzie da cui non mi senta “ricattata” in questo modo così opaco…
Che strano regolamento, portano i clienti per appartamenti modi turisti e se il cliente è interessato non possono ritirare la proposta senza incarico. Non farebbero prima a operare al contrario? Incarico = cliente. No incarico no party
 

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