pwp

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Re: Costi del Franchising Re/max

Personalmente ammiro :shock: coloro che riescono ad avere questo tipo di approccio (positivo) verso i franchising in genere. Io sono e sarò sempre appartenente a me stessa.
Perdonatemi il pensiero così...intimo. ;)
 

rgrandinetti

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Agente Immobiliare
Re: Costi del Franchising Re/max

al 50% oltre alle royalties del 9% devi pagare le tue spese personali. all'85% oltre alle royalties, alla spese personali, devi pagare una quota parte di tutte le spese dell'ufficio e del compenso al broker.
 

roberto rilletti

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Re: Costi del Franchising Re/max

Ciao, sono affiliato Re/max e fino ad ora ho lurkato, finalmente intervengo. Mi scuserete la lungaggine, spero.
Riguardo al fatto di aderire a un dato marchio, questo non credo sia un punto di forza o di debolezza rispetto a chi aderisce ad altri marchi o decida di creare un proprio brand e lavorare stand-alone a tutto campo.
Per quanto mi riguarda, io che ho iniziato tre mesi fa dal nulla, iscrizione a ruolo inclusa, ritengo che il circuito Re/max sia l'ideale per chi si ritenga idoneo a praticare la libera professione e abbia bisogno o di un aiuto a muovere i primi passi (il mio caso) o semplicemente voglia contare su una struttura ben piazzata con tecniche di marketing già di base buone ma che ogni affiliato può migliorare secondo la propria capacità.
Mi spiego. Sono stato libero professionista e poi imprenditore in due specifici settori talmente distanti da quello immobiliare che posso a buon titolo dire di averne combinate un po' di tutte, con questa.
Ho mollato le precedenti professioni perché, una volta raggiunta l'eccellenza, intendendo con questa, l'eccellenza che IO sono stato in grado di raggiungere, semplicemente mi ero rotto le scatole: tutto qui? mi dissi un giorno.

Il consulente immobiliare che c'era in me è saltato fuori il giorno in cui, pareva un miracolo, ho incontrato un titolare d'agenzia (no, non Re/max) che non aveva l'aria ambigua e subdola che accomuna una parte di coloro che lavorano nel settore e che hanno contributo a fissare nell'immaginario collettivo delle persone l'equazione "agente immobiliare"="zanzone".

Parlando con il titolare di questa agenzia di Pavia ho capito che la medesima professionalità che mi sono sempre imposto negli altri ambiti, poteva essere vincente anche in questo settore, magari con più fatica.
Poco dopo ho sentito parlare di Re/max e dopo alcuni incontri (non tutti i broker Re/max sono uguali) ho trovato quello che mi poteva garantire la massima libertà di espressione e la totale indipendenza insegnandomi tutto, passo passo, come fossi un ventenne, ma sposato, con tre figli e con la necessità di incassare immediatamente.

Non vi nascondo che tre giorni prima di aderire a Re/max avevo concluso un piano di fattibilità, lo studio del brand e l'immagine coordinata di un marchio mio perché non sopportavo l'idea di legarmi a qualcuno (ero in pubblicità, mi è riuscito facile). Figuriamoci, non avevo nemmeno considerato che prima avrei dovuto imparare questo che ora reputo essere un mestiere per il quale occorrono quattro lauree :)
Ora sono contento, l'impostazione credo sia buona. Ad esempio, quando leggo di colleghi che lavorano ancora con incarichi non in esclusiva, mi chiedo dove stia il problema per ottenerli. Se penso alla gestione degli incarichi, per come la intendo io, senza esclusiva, mi viene da ridere. E' come se la Nike affidasse il budget per la comunicazione 2010 a un'agenzia senza contratto alcuno. Non esiste, non investirebbe dieci centesimi per un cliente così. Lo stesso io. O il cliente mi riconosce la professionalità, o non è il mio cliente. Di case da vendere ce ne sono migliaia, tratto quella che mi garantisce il giusto compenso.
Con quattro argomentazioni dovremmo tutti quanti pretendere l'esclusiva e una percentuale commisurata all'impegno (minimo 4% per parte). Diversamente, e non solo per questo, i clienti continueranno a considerarci degli improvvisati e senza palle, disposti a trattare e sp...are gli immobili insieme ad altre venti agenzie con un compenso prossimo allo sputo nell'occhio.

Riguardo ai costi Remax, beh, non so cosa dire, non ho altri paragoni.
Reputo che fare il broker Remax debba essere un buon affare, ma probabilmente il break-even resta a quota 30-40 affiliati per singola agenzia.
Nel mio caso, l'affiliato, ruga parecchio ora che divido al 50%+9%, è vero.
Ma nel caso dell'85%, ipotizzando spese totali annue di, sparo, 20mila euro (colonna costi, da detrarre) e un fatturato, ri-sparo, di 120mila annui a rischio imprenditoriale quasi nullo, non vedo perché lamentarsi, il costo è pienamente giustificato dal servizio e dal supporto che viene erogato.
Se ti senti in grado di volare da te, poi è un attimo costituire un team e puntare a fatturare ben più del tuo broker. Non ci sono limiti.

Penso, tra l'altro, che Remax abbia un sistema di vendita e affiliazione che agisca sui furbi con un buon effetto centrifuga. Diciamo che se il proprio agire è da zanza e lo si ritiene vincente, è meglio tenersi lontani da Remax, perché diversamente, prima o poi è probabile che ti allontanino, quasi sempre su segnalazione di clienti o di colleghi che hanno deciso di aderire al sistema Remax al 100%, e che riconoscono che l'unico modo per garantirne la sua integrità è il suo funzionamento sia l'isolamento di chi non collabora.
Spero di avere chiarito qualche dubbio in materia Re/max.
Saluto e ringrazio perché vi leggo da un po' e vi trovo più che istruttivi!
Buona giornata, ormai
 

studio carme

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Re: Costi del Franchising Re/max

roberto rilletti ha scritto:
...Il consulente immobiliare che c'era in me ...
Mi sa che è questo il punto... consulente e non agente regolarmente iscritto alla Camera di Commercio...
I consulenti o collaboratori che lavorano in qualsiasi agenzia NON possono condurre trattative, nè ritirare incarichi... insomma il lavoro dell'Agente immobiliare non può essere delegato se non ad altro Agente immobiliare...
Quindi qualsiasi franchising non sembra dare garanzie all'utente finale, se non ha a che fare con l'Agente iscritto...
Gabetti, Tecnocasa, Grimaldi ecc. sono franchisor piuttosto rigidi... Remax, Frimm e forse Tecnorete sono sicuramente piu' elastici...
Personalmente li ritengo dei consorzi per risparmiare sulla pubblicità, che potrebbe essere ingannevole per i clienti perchè a monte non c'è nessun responsabile ("Ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma").
Preferisco chi si espone in prima persona.
 

master immobili

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Agente Immobiliare
Re: Costi del Franchising Re/max

roberto rilletti ha scritto:
Ciao, sono affiliato Re/max e fino ad ora ho lurkato, finalmente intervengo. Mi scuserete la lungaggine, spero.
Riguardo al fatto di aderire a un dato marchio, questo non credo sia un punto di forza o di debolezza rispetto a chi aderisce ad altri marchi o decida di creare un proprio brand e lavorare stand-alone a tutto campo.
Per quanto mi riguarda, io che ho iniziato tre mesi fa dal nulla, iscrizione a ruolo inclusa, ritengo che il circuito Re/max sia l'ideale per chi si ritenga idoneo a praticare la libera professione e abbia bisogno o di un aiuto a muovere i primi passi (il mio caso) o semplicemente voglia contare su una struttura ben piazzata con tecniche di marketing già di base buone ma che ogni affiliato può migliorare secondo la propria capacità.
Mi spiego. Sono stato libero professionista e poi imprenditore in due specifici settori talmente distanti da quello immobiliare che posso a buon titolo dire di averne combinate un po' di tutte, con questa.
Ho mollato le precedenti professioni perché, una volta raggiunta l'eccellenza, intendendo con questa, l'eccellenza che IO sono stato in grado di raggiungere, semplicemente mi ero rotto le scatole: tutto qui? mi dissi un giorno.

Il consulente immobiliare che c'era in me è saltato fuori il giorno in cui, pareva un miracolo, ho incontrato un titolare d'agenzia (no, non Re/max) che non aveva l'aria ambigua e subdola che accomuna una parte di coloro che lavorano nel settore e che hanno contributo a fissare nell'immaginario collettivo delle persone l'equazione "agente immobiliare"="zanzone".

Parlando con il titolare di questa agenzia di Pavia ho capito che la medesima professionalità che mi sono sempre imposto negli altri ambiti, poteva essere vincente anche in questo settore, magari con più fatica.
Poco dopo ho sentito parlare di Re/max e dopo alcuni incontri (non tutti i broker Re/max sono uguali) ho trovato quello che mi poteva garantire la massima libertà di espressione e la totale indipendenza insegnandomi tutto, passo passo, come fossi un ventenne, ma sposato, con tre figli e con la necessità di incassare immediatamente.

Non vi nascondo che tre giorni prima di aderire a Re/max avevo concluso un piano di fattibilità, lo studio del brand e l'immagine coordinata di un marchio mio perché non sopportavo l'idea di legarmi a qualcuno (ero in pubblicità, mi è riuscito facile). Figuriamoci, non avevo nemmeno considerato che prima avrei dovuto imparare questo che ora reputo essere un mestiere per il quale occorrono quattro lauree :)
Ora sono contento, l'impostazione credo sia buona. Ad esempio, quando leggo di colleghi che lavorano ancora con incarichi non in esclusiva, mi chiedo dove stia il problema per ottenerli. Se penso alla gestione degli incarichi, per come la intendo io, senza esclusiva, mi viene da ridere. E' come se la Nike affidasse il budget per la comunicazione 2010 a un'agenzia senza contratto alcuno. Non esiste, non investirebbe dieci centesimi per un cliente così. Lo stesso io. O il cliente mi riconosce la professionalità, o non è il mio cliente. Di case da vendere ce ne sono migliaia, tratto quella che mi garantisce il giusto compenso.
Con quattro argomentazioni dovremmo tutti quanti pretendere l'esclusiva e una percentuale commisurata all'impegno (minimo 4% per parte). Diversamente, e non solo per questo, i clienti continueranno a considerarci degli improvvisati e senza palle, disposti a trattare e sp...are gli immobili insieme ad altre venti agenzie con un compenso prossimo allo sputo nell'occhio.

Riguardo ai costi Remax, beh, non so cosa dire, non ho altri paragoni.
Reputo che fare il broker Remax debba essere un buon affare, ma probabilmente il break-even resta a quota 30-40 affiliati per singola agenzia.
Nel mio caso, l'affiliato, ruga parecchio ora che divido al 50%+9%, è vero.
Ma nel caso dell'85%, ipotizzando spese totali annue di, sparo, 20mila euro (colonna costi, da detrarre) e un fatturato, ri-sparo, di 120mila annui a rischio imprenditoriale quasi nullo, non vedo perché lamentarsi, il costo è pienamente giustificato dal servizio e dal supporto che viene erogato.
Se ti senti in grado di volare da te, poi è un attimo costituire un team e puntare a fatturare ben più del tuo broker. Non ci sono limiti.

Penso, tra l'altro, che Remax abbia un sistema di vendita e affiliazione che agisca sui furbi con un buon effetto centrifuga. Diciamo che se il proprio agire è da zanza e lo si ritiene vincente, è meglio tenersi lontani da Remax, perché diversamente, prima o poi è probabile che ti allontanino, quasi sempre su segnalazione di clienti o di colleghi che hanno deciso di aderire al sistema Remax al 100%, e che riconoscono che l'unico modo per garantirne la sua integrità è il suo funzionamento sia l'isolamento di chi non collabora.
Spero di avere chiarito qualche dubbio in materia Re/max.
Saluto e ringrazio perché vi leggo da un po' e vi trovo più che istruttivi!
Buona giornata, ormai
Ciao, ti ringrazio per la tua testimonianza.
Quindi..siccome anch'io mi trovo agli inizi ed ho solo 1 moglie ed una figlia...mi consigli di cominciare con loro per impratichirmi un po'?

Per evitare di farmi dei nemici qua dentro ...ti premetto che l'11 gennaio daro' il mio esame per il conseguimento dei requisiti per potermi iscrivere a ruolo.

Mi puoi spiegare pero' un po' nel dettaglio come funziona il lavoro da Re/max??

Come acquisisci?? qualcuno ti comanda?? ecc.ecc..

Grazie delle info
 

prince1973

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Re: Costi del Franchising Re/max

roberto rilletti ha scritto:
Per quanto mi riguarda, io che ho iniziato tre mesi fa dal nulla,
Ora sono contento, l'impostazione credo sia buona. Ad esempio, quando leggo di colleghi che lavorano ancora con incarichi non in esclusiva, mi chiedo dove stia il problema per ottenerli. Se penso alla gestione degli incarichi, per come la intendo io, senza esclusiva, mi viene da ridere. E' come se la Nike affidasse il budget per la comunicazione 2010 a un'agenzia senza contratto alcuno. Non esiste, non investirebbe dieci centesimi per un cliente così. Lo stesso io. O il cliente mi riconosce la professionalità, o non è il mio cliente. Di case da vendere ce ne sono migliaia, tratto quella che mi garantisce il giusto compenso.
Con quattro argomentazioni dovremmo tutti quanti pretendere l'esclusiva e una percentuale commisurata all'impegno (minimo 4% per parte). Diversamente, e non solo per questo, i clienti continueranno a considerarci degli improvvisati e senza palle, disposti a trattare e sp...are gli immobili insieme ad altre venti agenzie con un compenso prossimo allo sputo nell'occhio.


sei il classico esempio, arrogante, presuntuoso (e ne avrei almeno una doppia dozzina di aggettivi...) di chi è appena entrato nel franchising e si è montato la testa, vivendo sulla luna...
Ma vedrai, che presto, questo "trip" terminerà... e ritornei nella triste realtà...!!

ps: "il cliente mi riconosce la professionalità o non è il mio cliente..." detto da chi ha iniziato da tre mesi... è il massimo dell'idozia!!! Ma anche il resto che hai scritto... non è da meno!!

A meno che non stia scherzando...

CHIEDO SCUSA SE SONO STATO TROPPO DURO!!

Piero Lorenzo
 

master immobili

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Agente Immobiliare
Re: Costi del Franchising Re/max

Ciao Prince, io non ho l'esperienza che hai tu, pero'..credo che un'impostazione "di esclusiva non sia scorretta".
Mi rendo conto che sicuramente esiste la difficoltà oggettiva di lavorare in esclusiva, pero' mi pare che tutti i franchising lo facciano. Di tutti i colleghi che conosco..non c'è ne uno che non lavori in questo modo.
Insomma..mi pare abbastanza normale tutto questo non ti pare? Anche per garantire un giusto impegno ed i giusti investimenti per pubblicizzare al meglio il prodotto.

Inoltre credo che un'impostazione tipo quella di Roberto sia sicuramente positiva per la categoria. Nel senso che sicuramente non distrugge il mercato..livellandolo verso il basso :D :D

Meglio uno che vuole il 4% in esclusiva..che uno che si svende..per lavorare non in esclusiva.
La svendita abbassa la nostra professionalità...e da adito a tutti coloro che ci guardano con diffidenza.

Non sono "ancora" un AI..pero' in tutti i settori ...il "gratis " o quasi..è visto come "scadente"..anche se spesso e volentieri è anche meglio..

Ciaooooo
 

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