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DECRETO FARE - Torna l'obbligatorietà della mediazione

17 giugno 2013


Con l'approvazione in CDM del DECRETO FARE torna la mediazione civile obbligatoria, che - secondo le stime - consentirà il taglio di un milione di processi in cinque anni


Le misure contenute nel decreto legge (cfr. Capo VIII - Misure in materia di mediazione civile e commerciale - Art. 79 (Modifiche al decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28) dispongono l'obbligatorietà del tentativo di conciliazione per le controversie in materia di

- condominio;

- diritti reali;

- divisione;

- successioni ereditaria;

- patti di famiglia;

- locazione, comodato;

- affitto di aziende;

- risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.


Dalle materie per le quali sarà obbligatorio provare in via preliminare la strada della mediazione è esclusa quella riguardante la circolazione di veicoli e natanti.

I costi per la mediazione sono ridotti, così come i tempi: si passa da quattro a tre mesi, dopo i quali, se la conciliazione non ha prodotto risultati, può essere inziato il processo.
 

Graf

Nominato ad Honorem
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Privato Cittadino
Notizia interessante e rintroduzione che trovo opportuna.
Questa "mediazione obbligatoria", però, non c'entra molto con la mediazione immobiliare.
Essa si inserisce nel procedimento di un contenzioso civile come mero tentativo di conciliazione tra le parti in lite che così evitano le lunghezze, le incertezze e le ingenti spese di una causa civile ordinaria in tribunale.
Non per niente gli avvocati sono inviperiti per questa rintroduzione....
 

Segretaria

Membro Attivo
Privato Cittadino
Certo, ma a noi interessa perchè tocca il nostro settore...
Ciao, ti chiedo una "consulenza" in materia perché alcuni agenti immobiliari che conosco continuano a citare nei contratti di locazione il Foro competente (tanto, dicono, se la conciliazione è un obbligo di legge, che io la citi in contratto o non la citi, è lo stesso...prevale la legge). Altri invece citano il tentativo obbligatorio di conciliazione e, in caso di esito non positivo dello stesso, il ricorso al Foro competente.
Cos'è meglio fare? Un contratto di locazione che non citi il tentativo obbligatorio di conciliazione, ma si limiti a citare (come si faceva una volta) il Foro competente, è impugnabile o cose del genere?
Grazie in anticipo per l'aiuto.
 

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