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Maria22c

Ospite
Lei mi ha citata in tribunale io sto girando tutte le banche per avere 25 mila euro con garanti nessuno mi aiuta.
La casa è dove sono nata e vivevo con i miei genitori.
Pensavo visto quello che aveva detto di volerla lasciare a me visto che lei ne vende un'altra e ha quella del marito.
 
Lo può fare visto che nessuno mi può dare l'importo per liquidare la sua quota?
Si, può chiedere la Divisione della Comunione.
Richiede prima una mediazione davanti ad un organismo di conciliazione e se non raggiungete un accordo si passerà al tribunale. Per il tribunale se il tuo reddito è così basso è anche possibile che tu riesca ad accedere al Gratuito Patrocinio (ma bisogna verificare) che ti paga l'avvocato. Mentre nella conciliazione l'avvocato è a tue spese.
Richiede anni, e i costi da affrontare non sono pochi.

Il giudice, se la casa non è divisibile, la manderà all'asta e quanto incassato verrà diviso tra voi due (significa che molto probabilmente prendi di meno che a prezzo di mercato).

Ti consiglio di sederti ad un tavolo con tua sorella e:
a) proporre periziare la casa e che lei acquisti la tua parte lasciandola così libera poi di fare quello che vuole.
b) accordarti con tua sorella per la vendita assieme della casa quando trova il compratore.

Non posso farti che i miei + sinceri auguri.
 
La casa è dove sono nata e vivevo con i miei genitori.
Pensavo visto quello che aveva detto di volerla lasciare a me visto che lei ne vende un'altra e ha quella del marito.
L'eredità, salvo testamento in cui si precisa la quota disponibile verso un figlio rispetto ad un altro, viene divisa a metà.
Quindi la somma del VALORE di tutte le case dei genitori, dei conti, macchine etc etc diviso i 2 eredi.

La casa del marito non centra nulla con l'eredità dei tuoi.
E se ha un'altra casa sua, non centra nulla nemmeno in questo caso.

Se in quelle case tu non hai % di proprietà tu non sei in comunione con lei. Il fatto che lei abbia (mi spiace) ma non importa.
 
L'eredità, salvo testamento in cui si precisa la quota disponibile verso un figlio rispetto ad un altro, viene divisa a metà.
Quindi la somma del VALORE di tutte le case dei genitori, dei conti, macchine etc etc diviso i 2 eredi.

La casa del marito non centra nulla con l'eredità dei tuoi.
E se ha un'altra casa sua, non centra nulla nemmeno in questo caso.

Se in quelle case tu non hai % di proprietà tu non sei in comunione con lei. Il fatto che lei abbia (mi spiace) ma non importa.
L'eredità, salvo testamento in cui si precisa la quota disponibile verso un figlio rispetto ad un altro, viene divisa a metà.
Quindi la somma del VALORE di tutte le case dei genitori, dei conti, macchine etc etc diviso i 2 eredi.

La casa del marito non centra nulla con l'eredità dei tuoi.
E se ha un'altra casa sua, non centra nulla nemmeno in questo caso.

Se in quelle case tu non hai % di proprietà tu non sei in comunione con lei. Il fatto che lei abbia (mi spiace) ma non importa.


Sono sconvolta dal messaggio da te scritto la mia Avvocatessa dice il contrario.
La mia Avvocatessa con i miei redditi è diventata avvocato di ufficio.
La casa dove vivo di sicuro non può andare all'asta ci vivo dove vado su una strada?
A tavolino ci sono andata con mia sorella lei vuole soldi e basta.
Tutti mi dicono che se non firmo io nessuno entra e nessuno mi butta fuori.
Io le darò battaglia...punto una sorella non può fare questo...
 
La mia Avvocatessa con i miei redditi è diventata avvocato di ufficio.
Non capisco cosa intendi dire con questa frase.
La casa dove vivo di sicuro non può andare all'asta ci vivo dove vado su una strada?
Con i soldi della vendita, vai in affitto.
A tavolino ci sono andata con mia sorella lei vuole soldi e basta.
Bastava accordarsi per la vendita congiunta a terzi, avresti risparmiato soldi in avvocati.
Tutti mi dicono che se non firmo io nessuno entra e nessuno mi butta fuori.
Io le darò battaglia...punto una sorella non può fare questo...
A me non risulta questo (o meglio da quanto scritto, non ravvedo elementi diversi). Se ci pensi bene, se fosse così non ci sarebbe nessuna casa all'asta.

Sarà il giudice a decidere a riguardo, io non posso far altro che augurarti tanti auguri.

Ti taggo alla discussione anche l'avvocato @Avv Luigi Polidoro.
 
Lei mi ha citata in tribunale io sto girando tutte le banche per avere 25 mila euro con garanti nessuno mi aiuta.
La casa è dove sono nata e vivevo con i miei genitori.
Pensavo visto quello che aveva detto di volerla lasciare a me visto che lei ne vende un'altra e ha quella del marito.

La circostanza, che sia tu, ad avere il possesso materiale del bene, ti mette in una posizione di vantaggio.

Non avere paura.

Per il resto, i titoli vantati da tua sorella, sono gli stessi che detieni anche tu.
Usali.

Posto che per dare un giudizio, bisognerebbe capire, quale il grado di scontro tra te e tua sorella.

Atteso che sia inverosimile, che un coerede pronti e via, si rivolga ad un giudice, senza aver prima provato, altre piu percorribili soluzioni, per ricavare quanto vogliono o pretendono, in tempi piu umani, da quelli previsti dalla burocrazia.

Questo premesso, nella tua posizione, puoi muovere in diverse direzioni.

Potresti essere d'accordo con la vendita.
Ad un prezzo spropositato naturalmente.
Il titolo e' tuo e ne disponi come vuoi.

Mettere in vendita non significa venduto.

A parte gli speculatori, chi deve acquistare, resta lontano da una azione di compera, dove sono presenti simili conflitti.

Puoi vendere solo la nuda proprieta'.
Non pregiudica la vendita ne il patrimonio di tua sorella.

Nel frattempo, resti a guardare cosa accade, mettendoti di "traverso", in ogni azione di vendita, posta in essere da tua sorella.
Restando sempre disponibile all'acquisto.
Da corrispondersi in rate mensili, nel favore di tua sorella, se non sei finanziabile

Il possesso della casa gia' ce l'hai.

Cambia le serrature, se ami gli animali, procuratene di possenti.

Potrebbero trascorrere decenni, mentre via via, puoi cambiare il tuo atteggiamento giuridico, pure nei confronti dell'autorita' che via via e' chimata a decidere.

Dipende tua sorella, da quanti soldi ha da spendere, in spese legali.

Prima che si decida a convenire ad un'accordo.
 
Ultima modifica:
La circostanza, che sia tu, ad avere il possesso materiale del bene, ti mette in una posizione di vantaggio.

Non avere paura.

Per il resto, i titoli vantati da tua sorella, sono gli stessi che detieni anche tu.
Usali.

Posto che per dare un giudizio, bisognerebbe capire, quale il grado di scontro tra te e tua sorella.

Atteso che sia inverosimile, che un coerede pronti e via, si rivolga ad un giudice, senza aver prima provato, altre piu percorribili soluzioni, per ricavare quanto vogliono o pretendono, in tempi piu umani, da quelli previsti dalla burocrazia.

Questo premesso, nella tua posizione, puoi muovere in diverse direzioni.

Potresti essere d'accordo con la vendita.
Ad un prezzo spropositato naturalmente.
Il titolo e' tuo e ne disponi come vuoi.

Mettere in vendita non significa venduto.

A parte gli speculatori, chi deve acquistare, resta lontano da una azione di compera, dove sono presenti simili conflitti.

Puoi vendere solo la nuda proprieta'.
Non pregiudica la vendita ne il patrimonio di tua sorella.

Nel frattempo, resti a guardare cosa accade, mettendoti di "traverso", in ogni azione di vendita, posta in essere da tua sorella.
Restando sempre disponibile all'acquisto.
Da corrispondersi in rate mensili, nel favore di tua sorella, se non sei finanziabile

Il possesso della casa gia' ce l'hai.

Cambia le serrature, se ami gli animali, procuratene di possenti.

Potresti andare avanti per decenni.
Pyer queste cose si fanno prima di andare davanti al giudice.
Lei è già davanti al giudice. I tempi di giudizio sono in base ai tempi del tribunale. Poi c'è l'asta e se non esce lo sfratto di quello che acquista. Allunghi i tempi e basta con relative spese.
Cambi le serrature,non fai entrare, da quello che devi prendere ti detraggono tutti i danni. Poi sei veramente alla caritas.

Dipende tua sorella, da quanti soldi ha da spendere, in spese legali.
Prima che si decida a convenire ad un'accordo.
Perché lei no? Il gioco allo strozzo delle spese vale per entrambe, solo che la sorella come LEI SCRIVE (ma tu leggi?) ha anche altre proprietà = è messa meglio economicamente...
Quindi come pensi che finisca?
 
Atteso che sia inverosimile, che un coerede pronti e via, si rivolga ad un giudice, senza aver prima provato, altre piu percorribili soluzioni, per ricavare quanto vogliono o pretendono, in tempi piu umani, da quelli previsti dalla burocrazia.
Beh su questo hai ragione. Ma sai sono spesso chi illude le persone dicendo che potrai restare li dentro che poi ti fa arrivare davanti al giudice... concludendo a finire per strada.

Perché nella mediazione figuriamoci se non hanno insistito affinché la casa venga venduta privatamente o che una liquidi l'altra. Ma se lei parte con il concetto che non vuole uscire... (come espresso dall'inizio) capiamoci perché siamo a questo punto...
 
Pyer queste cose si fanno prima di andare davanti al giudice.
Lei è già davanti al giudice. I tempi di giudizio sono in base ai tempi del tribunale. Poi c'è l'asta e se non esce lo sfratto di quello che acquista. Allunghi i tempi e basta con relative spese.
Cambi le serrature,non fai entrare, da quello che devi prendere ti detraggono tutti i danni. Poi sei veramente alla caritas.


Perché lei no? Il gioco allo strozzo delle spese vale per entrambe, solo che la sorella come LEI SCRIVE (ma tu leggi?) ha anche altre proprietà = è messa meglio economicamente...
Quindi come pensi che finisca?

Sembra...

Un sedicesimo di una proprieta' puo' bloccare le questioni per decenni.

Una perizia giurata, di quelle giuste, puo' scompaginare le questioni per anni.
 
Sembra...

Un sedicesimo di una proprieta' puo' bloccare le questioni per decenni.

Una perizia giurata, di quelle giuste, puo' scompaginare le questioni per anni.
Io non so dove leggi queste cose. Una perizia giurata ha cmq valore di 1 anno circa. Il giudice nomina il perito del tribunale e fa il suo lavoro anche con 20 perizie presentate.
E paghi anche quello.

Il 16 blocca il tempo del processo, ma vivi male spendendo in avvocati per tirare il brodo. E tirare il brodo costa... perché pagare un avvocato per ribattere ad un giudice dimostrando di non conoscere nemmeno il codice civile... ha un prezzo. Uno non si finge deficiente a gratis.

Il procedimento va avanti anche in contumacia. Quindi anche il non presentarsi non porta a una soluzione.

Se lei non vuole firmare, significa che il giudice ha nuovamente proposto una transazione tra le parti al fine di non arrivare a rimettere l'immobile all'asta. Se gli avvocati non sono in grado di far ragionare le parti, non c'è molto da fare.

Poi assolutamente liberi di farsi del male come si preferisce.
 
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