Lei mi ha citata in tribunale io sto girando tutte le banche per avere 25 mila euro con garanti nessuno mi aiuta.
La casa è dove sono nata e vivevo con i miei genitori.
Pensavo visto quello che aveva detto di volerla lasciare a me visto che lei ne vende un'altra e ha quella del marito.
La circostanza, che sia tu, ad avere il possesso materiale del bene, ti mette in una posizione di vantaggio.
Non avere paura.
Per il resto, i titoli vantati da tua sorella, sono gli stessi che detieni anche tu.
Usali.
Posto che per dare un giudizio, bisognerebbe capire, quale il grado di scontro tra te e tua sorella.
Atteso che sia inverosimile, che un coerede pronti e via, si rivolga ad un giudice, senza aver prima provato, altre piu percorribili soluzioni, per ricavare quanto vogliono o pretendono, in tempi piu umani, da quelli previsti dalla burocrazia.
Questo premesso, nella tua posizione, puoi muovere in diverse direzioni.
Potresti essere d'accordo con la vendita.
Ad un prezzo spropositato naturalmente.
Il titolo e' tuo e ne disponi come vuoi.
Mettere in vendita non significa venduto.
A parte gli speculatori, chi deve acquistare, resta lontano da una azione di compera, dove sono presenti simili conflitti.
Puoi vendere solo la nuda proprieta'.
Non pregiudica la vendita ne il patrimonio di tua sorella.
Nel frattempo, resti a guardare cosa accade, mettendoti di "traverso", in ogni azione di vendita, posta in essere da tua sorella.
Restando sempre disponibile all'acquisto.
Da corrispondersi in rate mensili, nel favore di tua sorella, se non sei finanziabile
Il possesso della casa gia' ce l'hai.
Cambia le serrature, se ami gli animali, procuratene di possenti.
Potrebbero trascorrere decenni, mentre via via, puoi cambiare il tuo atteggiamento giuridico, pure nei confronti dell'autorita' che via via e' chimata a decidere.
Dipende tua sorella, da quanti soldi ha da spendere, in spese legali.
Prima che si decida a convenire ad un'accordo.