Giodes

Membro Junior
Privato Cittadino
Buona sera a tutti, chiedo un parere ai professionisti del forum.
Sto vendendo una casa piuttosto antica, con mobili di pregio all' interno, ho dato incarico in esclusiva ad agenzia diversi mesi fa con questi accordi: prezzo di vendita € X, più prezzo arredamento da concordarsi a parte, più tempo necessario per lasciare libero immobile (devo trovare altra abitazione dove andare a vivere) da concordare con il compratore.
L'agenzia ora ha trovato un acquirente che mi paga prezzo pieno, lo stesso prezzo riportato sull'incarico, ma a me non stanno bene la quotazione che mi ha fatto dei mobili, e non mi sta bene il tempo che mi ha proposto per andare al rogito e lasciare libero l'immobile.
L'incarico riportava chiaramente "arredamento da concordarsi a parte", tempo per uscita " da concordsrsi".
L'agenzia può chiedermi lo stesso la mediazione se su questi due punti con il potenziale acquirente l'accordo non è stato trovato?
Grazie.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La situazione è ambigua, perché , da una parte, con la clausola “da concordarsi” , riferita a prezzo mobili e tempistiche, se non si trova l’accordo , non si sono raggiunte tutte le condizioni richieste per l’acquisto.
Dall’altra, si potrebbe dire che tu avresti sempre la possibilità di non trovare l’accordo,
ed essere quindi libero di non vendere mai, senza dovere penali all’agenzia.
Una sorta di condizione potestativa, dall’efficacia dubbia.

Direi che è stato un errore lasciare nel vago i due aspetti in questione: per la tempistica, basterebbe mettere ( e ti consiglio di farlo per il futuro), un certo periodo definito, a partire dalla conclusione del contratto (accettazione proposta).
Ad esempio “rogito entro 12 mesi dall’accettazione”.
Anche per l’agenzia sarebbe un vantaggio, per sapere già come impostare la trattativa.

Per i mobili, il discorso è più complesso; immagino che per te sia importante vendere casa e arredi in blocco, ma questo potrebbe limitare di molto il numero dei potenziali interessati.
Se non puoi fare diversamente, meglio stabilire una cifra complessiva casa+mobili, così si sa che non è possibile comprare solo la casa, o viceversa trovarti da solo un altro acquirente per i mobili, se all’acquirente dell’immobile non interessano proprio.
Purtroppo non è un periodo in cui i mobili di pregio siano così richiesti: se lo fossero, certamente ti converrebbe venderli a parte.
Dipende anche dalle cifre in ballo.

Per il presente, direi che potresti provare, in sequenza:
1] ad andare incontro all’acquirente per la data del rogito, a fronte di una sua valutazione migliore dei mobili
2] viceversa, non transigere sui tempi, essendo però più flessibile sul prezzo dei mobili
3] trovare un accordo con l’agenzia, per proseguire con la vendita, ma inserendo le specifiche su prezzo mobili e tempi

Il tutto facendo attente valutazioni: poiché trovare un acquirente per un prodotto evidentemente “di nicchia” non è così semplice, e rifiutare questo acquirente potrebbe essere una scelta perdente.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Premesso che tutto è lecito e tutto è possibile, direi che l'impostazione iniziale è sbagliata.

1) Se devi è vuoi vendere casa, gestisci a parte la questione mobili, affidandoti ad un antiquario o mettendo in deposito i mobili fino alla loro vendita (se davvero sono di pregio e quindi ne vale la pena).

Legare la vendita dell'immobile a quella dei mobili è assurdo poichè limita e non di poco la possibilità di realizzare la vendita.
Non tutti infatti saranno interessati all'acquisto dei mobili, in quanto potrebbero non apprezzarli o avere altri gusti (l'immobile benchè antico si può ammodernare e personalizzare i mobili no; o ti piacciono oppure no).

Impostare la vendita come hai fatto tu sarebbe come voler vendere una casa con due auto d'epoca in garage e pretendere di vendere il tutto in blocco.
Le auto per quanto possano essere belle e di valore potrebbero anche non interessare affatto.

Nota che stò parlando di arredamento di pregio considerando che si tratti di mobili antichi, diversamente se si trattasse di mobili ordinari anche se su misura il "pregio" sarebbe davvero aleatorio e irrisorio, e in questo caso i mobili avrebbero un valore pari a "0" o poco più.

2) Mettere in vendita un immobile senza stabilire sin da subito un tempo massimo e ragionevole entro il quale consegnare l'immobile è fortemente limitativo.

Chiunque, acquistando un immobile vuole entrarne in possesso il prima possibile, specialmente se per renderlo abitabile o per poterlo personalizzare avrà necessità di fare eseguire dei lavori che richiederanno altro tempo.

Penso che un lasso di tempo "ragionevole" entro cui consegnare un immobile, possa essere concordato attorno ai 6 / 8 mesi dalla vendita, ovvero dall'accettazione della proposta, e comunque non oltre i 12 mesi.

Perciò, anche questa impostazione iniziale è stata sbagliata.

Per rispondere alla tua domanda, credo che (come ha precisato francesca63) avendo lasciate vaghe le due condizioni (tempi di consegna e prezzo mobili) in questo specifico caso l'agenzia possa far fatica a pretendere il pagamento della provvigione, in quanto ha lasciato a te una facile "scappatoia" per non concludere o considerare concluso l'affare.

Tuttavia, come precisato sopra, se davvero vuoi vendere l'immobile, se il prezzo offerto è quello richiesto (ovvero prezzo pieno senza trattativa) e se i tempi di consegna sono "ragionevoli" direi che varrebbe la pena da parte tua adeguarsi alla situazione, cioè vendere l'immobile al cliente che hai sotto mano.
Vendere un immobile, a prezzo pieno non è una cosa che capita tutti i giorni e un'altra occasione potrebbe non ripetersi a breve semmai si ripeterà.

Perciò, organizzati per lasciare casa (magari essendo disposto ad andare in affitto per un breve, fino a che non avrai trovato un altro immobile da acquistare) e cerca di vendere i mobili tramite i giusti canali.

Diversamente, riparti da capo con la vendita dell'immobile, stabilendo sin da subito i tempi di consegna dell'immobile (e che siano tempi ragionevoli altrimenti sarebbe come dire di non voler vendere) e attivati da subito per vendere i mobile tramite i giusti canali.
 
Ultima modifica:

Giodes

Membro Junior
Privato Cittadino
Rispondo a bit100.

Vendete immobili non mobili mi sembra una precisazione giusta, superflua ma giusta.
L' agenzia a cui ho affidato l'incarico a vendere, sulla sua modulistica, con la sua calligrafia, alla mia richiesta di inserire nella trattativa anche una quantificazione separata per l'arredamento, ha scritto: " arredamento da concordarsi a parte".
Tempi per il rilascio immobile "da concordarsi", in questo momento il potenziale acquirente mi sta offrendo il prezzo pieno, e questo mi sta bene, ma vorrebbe arredamento in regalo, o a prezzo irrisorio, e dovrei lasciargli la casa in pochissimo tempo.
Posso rifiutare offerta senza dover pagare agenzia visto che 2 condizioni su 3 in questa trattativa non mi soddisfano?

Rispondo a Zagonara Emanuele.
Grazie per la cortese risposta, nella trattativa che sto facendo con il potenziale compratore, da accordi con l'agenzia dovevano soddisfarsi 3 condizioni:
-il prezzo immobile
-l' arredamento doveva restare dentro e quantificati a parte, infatti così è stato scritto..."arredamento da concordarsi a parte"
- avevo, ho, la necessità di un tempo equo per ricerca di nuova abitazione in cui trasferirmi, tempo equo non significa un anno, 4-5-6 mesi, infatti sull"incarico a vendere c'è scritto tempi di rilascio immobile "da concordarsi".
Grazie
 

D3rivato

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Ciao premesso che le ultime 2 condizioni sono vaghe, secondo me avresti potuto aggiungere al prezzo dell'immobile il prezzo dei mobili ed inserire la dicitura comprensivo di mobilio. Per quanto riguarda i tempi di rilascio anche li avresti potuto scrivere che l'immobile verrà lasciato entro il giorno x. Invece hai scritto condizioni vaghe e da trattare a parte. Perché se volevi comunque lasciare i mobili dovevi inserirli in maniera obbligatoria nel prezzo totale e non a parte. Detto questo se non li vuoi lasciare te li porti o li vendi a qualcun altro
 

Giodes

Membro Junior
Privato Cittadino
X D3rivato.
Io non ho scritto condizioni vaghe, lo ha scritto l'agenzia, l'agenzia ha scritto "arredamento da concordarsi a parte",
tempi di rilascio immobile "da concordasi".
Queste due diciture, per quanto vaghe, per per me significano che la quantificazione della mobilia (che il compratore vuole, solamente non intende pagarla o al massimo offrirmi cifra poco più che simbolica) va in trattativa, come va in trattativa il tempo per il rilascio immobile.
In ogni caso, al di là della mobilia, rimaniamo sui tempi del rilascio immobile, questo è un aspetto della trattativa, su questo ci deve essere accordo altrimenti, anche in caso di offerta a prezzo pieno, la vendita potrebbe non concludersi... O sbaglio?

X francesca63
Mi era sfuggita la tua risposta, ti ringrazio.
Io l'immobile lo voglio vendere, ma al momento di affidare l'incarico all'agenzia è stata proprio la vostra collega a consigliarmi di lasciare vaghi i due aspetti e poi andare in trattativa con l'acquirente.
Se io vendevo l'immobile vuoto lo avrei scritto, se lo vendo pieno di spazzatura lo avrei scritto, se lo vendo con X migliaia di euro di arredamento posso scrivere prezzo da concordarsi... Per il futuro dovesse capitarmi, seguirò i tuoi consigli.
 

D3rivato

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
Mi spiace ma io la vedo diversamente, quando ho comprato casa le clausole l'agenzia le ha scritte sotto mia dettatura. Per me sono molto vaghe e non hanno termini essenziali. Ripeto, il prezzo dei mobili doveva essere inserito nel prezzo dell'immobile in maniera tale da evitare i problemi che stai avendo adesso. Non puoi obbligare l'acquirente a comprare i mobili e a pagarli quanto vuoi tu.
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Fai attenzione a rifiutare la proposta. Spesso e volentieri i proprietari sono convinti di avere arredamento "di pregio" perchè all'epoca dell'acquisto era di una marca nota, oppure è stato fatto su misura o prechè è costato uno occhio della testa. Ebbene, in tutti questi casi l'arredamento vale più o meno niente.
Certo, se hai dei mobili Luigi XVI è un altro discorso ma nel 99% dei casi i mobili hanno valore negativo (costa smaltirli).
Concentrati sul tempo di consegna e non aspettarti troppo dai mobili.
Ovvio che parlo senza avere idea dei tuoi mobili, magari i tuoi sono proprio quel caso su 100 che hanno valore e sarebbero ambitissimi anche senza la casa. Se così fosse puoi anche vendere la casa vuota e vendere i mobili a parte.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Io non avrei nemmeno accettato un incarico di questo genere.

Hai la fortuna che l'agenzia ti trova un acquirente a prezzo pieno, che oggi è l'araba fenice, e vorresti anche non pagarla ?

Quando ti ricapiterà un'occasione del genere ? e Quanti acquirenti pensi che ci possano essere disponibili a comprarti mobili - per quanto antichi e di pregio - non scelti da loro e alla cifra che vuoi tu ?

La dizione "da concordarsi" tu l'hai accettata e firmata, il che significa che se l'acquirente non vuole i mobili tu te li tieni, se ritieni che l'offerta non sia equa rispetto alle cifre che hai in mente.

Quanto al rilascio dell'immobile, se vuoi vendere veramente, e a prezzo pieno, ti adatti: quando ho venduta casa mia qualche anno fa, l'acquirente mi ha dato la cifra che volevo, ma ha voluto rogitare e che consegnassi la casa in tre settimane.

So io quello che mi è costato di fatica, lavorando anche 12 ore al giorno in ufficio, ma l'ho fatto.
 

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