Buongiorno a tutti,
ho un problema un pò particolare che ahimè ogni tanto capita.
Devo decidere se rivolgermi al tribunale per vedermi riconosciuta una mediazione.
In due parole provo a decsrivere la situazione:
Un cliente aveva acquistato da un costruttore una villetta, sottoscrivendo prima proposta d'acquisto e poi compromesso con il costruttore. Poi ha deciso di venderla. Qui subentro io che trovo un acquirente e dopo molto molto lavoro riesco a far firmare da entrambe una proposta d'acquisto ( con cessione quindi di compromesso esistente che veniva citato nella premessa) tra il primo cliente che si impegnava a vendere ed a far vendere dal costruttore al secondo cliente che diveniva nuovo compromissario.
Il problema è sorto pochi giorni prima del compromesso quando il nuovo acquirente si è tirato indietro, perdendo la caparra di 20.000 euro versata, quindi c'è stato passaggio di denaro, e pagandomi una mediazione concordata in misura ridotta.
La parte venditrice, quella che ha inytascato i 20mila, non mi ha voluto riconoscere nulla.
La giurisprudenza sarebbe chiara, ma il tribunale competente in altre occasioni non ha riconosciuto la provvigione sulla base di una proposta di acquisto in assenza di vero e proprio compromesso tra le parti.
Il mio legale dice che essendo però già pre-esistente un compromesso e subentrandone il nuovo cliente l'AFFARE E' CONCLUSO e quindi la mediazione dovuta...
Non vorrei trovarmi a spendere per l'avvocato e magari perdere la causa e dover pagare le spese legali del venditore.
Qualcuno ha avuto esperienze simili?
Un avvocato che sa darmi un consiglio?
devo decidere seprocedere o meno, la cifra dovuta non è piccola..
grazie
ho un problema un pò particolare che ahimè ogni tanto capita.
Devo decidere se rivolgermi al tribunale per vedermi riconosciuta una mediazione.
In due parole provo a decsrivere la situazione:
Un cliente aveva acquistato da un costruttore una villetta, sottoscrivendo prima proposta d'acquisto e poi compromesso con il costruttore. Poi ha deciso di venderla. Qui subentro io che trovo un acquirente e dopo molto molto lavoro riesco a far firmare da entrambe una proposta d'acquisto ( con cessione quindi di compromesso esistente che veniva citato nella premessa) tra il primo cliente che si impegnava a vendere ed a far vendere dal costruttore al secondo cliente che diveniva nuovo compromissario.
Il problema è sorto pochi giorni prima del compromesso quando il nuovo acquirente si è tirato indietro, perdendo la caparra di 20.000 euro versata, quindi c'è stato passaggio di denaro, e pagandomi una mediazione concordata in misura ridotta.
La parte venditrice, quella che ha inytascato i 20mila, non mi ha voluto riconoscere nulla.
La giurisprudenza sarebbe chiara, ma il tribunale competente in altre occasioni non ha riconosciuto la provvigione sulla base di una proposta di acquisto in assenza di vero e proprio compromesso tra le parti.
Il mio legale dice che essendo però già pre-esistente un compromesso e subentrandone il nuovo cliente l'AFFARE E' CONCLUSO e quindi la mediazione dovuta...
Non vorrei trovarmi a spendere per l'avvocato e magari perdere la causa e dover pagare le spese legali del venditore.
Qualcuno ha avuto esperienze simili?
Un avvocato che sa darmi un consiglio?
devo decidere seprocedere o meno, la cifra dovuta non è piccola..
grazie