Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Io sarò molto sintetica.

Concordo con Pensoperme che quelle due frasi
-chi lavora con incarico è un professionista da porche (intese come donnine allegre con intenzioni ludiche).
-chi lavora senza incarico è uno che lavora male e morirà di fame.

non solo sono fasulle, ma lontane dalla realtà.

Concordo con l'analisi ben costruita da Fabrizio (StudioPC).

Non concordo con l'analisi di Donatella Minucci per la semplice ragione che parte da un presupposto utopistico, sul quale tutti concorderemmo se fosse così, ma che oggi non ha riscontro con la realtà con la quale ci scontriamo tutti i giorni.
Se fosse così semplice riformare il diritto per la parte che ci riguarda, penso che saremmo tutti pazzi a non averlo fatto....

Ma tra i nostri legittimi desideri e chi possiede la chiave delle norme e delle decisioni legislative passano fiumi e mari e noi non veniamo presi minimamente in considerazione, probabilmente perchè non facciamo parte di una lobby (come quelle degli avvocati, dei notai, degli ingegneri, degli architetti, e chi più ne ha più ne metta....) il che lascia le nostre giuste aspirazioni appunto solo aspirazioni.

In ultimo, un chiarimento che mi sembra necessario: noi agenti non siamo contrari nè ai contratti, nè agli incarichi scritti, ecc.ecc., è il mondo immobiliare che è cambiato e che ha reso molto difficile riuscire a costruire con i clienti un rapporto fiduciario (qual'è quello che tutti auspichiamo) perlomeno nelle grandi città (quindi Robertoda B. l'esempio delle tue agenzie di famiglia in una cittadina non fa testo), per cui sia i proprietari che gli acquirenti sono diventati spesso anguille alla ricerca dell'affare senza impegno....

Faccio un esempio proprio di oggi: ho passato buona parte della giornata, lavorando in un OPEN HOUSE in un cantiere bello e bloccato nelle vendite (come quasi tutti i cantieri...).
Un terzo degli intervenuti non voleva lasciare i propri dati o l'ha fatto malvolentieri, pur avendo tranquillamente approfittato del nostro servizio (anche per due ore di seguito...): dove sono andate a finire la reciprocità, l'educazione, il riconoscimento per il lavoro altrui, l'impegno nel rispettare gli altri ????
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Scusate l’intromissione notturna, ma volevo sommessamente esprimere il mio pensiero. Vorrei fare una considerazione partendo dal tema in discorso, peraltro già ampiamente dibattuto.

Non esercito la professione di agente immobiliare, eppure in questi mesi di permanenza su immobilio, pur non intervenendo, ho sempre frequentato codesta sezione del forum che ha allargato non poco i miei orizzonti. Che cosa ho imparato da profana leggendo i topic e gli appassionati interventi che la animano? Che per molti aspetti dell’attività del mediatore non vi sono opinioni concordi. Ed è proprio questo che volevo rimarcare: come dire….la natura sfuggente della mediazione. Il punto è che la mediazione – seppure disciplinata dal codice civile e dalla legge – presenta spesso una casistica difficilmente inquadrabile nella normativa, anche perché di frequente le parti stipulano dei patti “atipici” che deformano i caratteri classici della fattispecie.

Si rifletta un attimo sul fatto che nella pratica è a volte difficile distinguere tra mediazione (atipica o meno) e mandato (verbale o scritto), quando l’intermediario agisce su incarico di una parte, o tra mediatore e figure affini. Per non parlare, poi, che ancor oggi è controverso se la mediazione abbia natura contrattuale o meno: se, cioè, tragga origine da un accordo esplicito o implicito tra le parti o se sia fondata sul semplice fatto della interposizione del mediatore tra due potenziali contraenti, con la conseguenza che è la stessa ambigua natura della mediazione a provocare a cascata dubbi e controversie circa la spettanza o meno del compenso.

D’altro canto – e qui chiudo, ritirandomi, in buon ordine, nella sezione “Locazione e altri disastri” :sorrisone: (dove mi sento più a casa) – la frequenza del contenzioso è alimentata dal fatto che, nei casi in cui manca un incarico formale all’agente immobiliare, risulta spesso sfuggente la prova del suo intervento nell’affare e soprattutto quello del nesso casuale tra la sua attività e la conclusione del contratto. Tanto più che nella pratica ricorrono molteplici modalità di “messa in relazione” delle parti, e più l’intervento del mediatore diventa evanescente, più la dimostrazione dell’efficacia del suo intervento si fa ardua. Ma probabilmente ciò deriva da una ambiguità per così dire ontologica della fattispecie che neppure il codice civile è riuscito a definire, limitandosi a delineare sì la figura del mediatore, ma senza prendere posizione sulla natura dell’istituto.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Sei andata sulla famosa mancanza di definizione del concetto di "mediazione" il famoso "nesso" che non si sa mai dove cominci e dove finisca.

Ma è un problema solo italico, e finto, solo in italia, tra i paesi cosiddetti sviluppati, il problema nasce per scarsa educazione al rispetto del prossimo, ben radicata. Infatti è falso che i problemi ci siano solo dove non c'è incarico, nascono sopratutto dove c'è incarico, proprio perchè l'agente lo fa valere anche quando, forse, non dovrebbe. ;) Viceversa, dove l'incarico non c'è, in presenza di azioni dubbie del mediatore, oppure, purtroppo per il oncetto di diritto, in presenza di situazioni a scarsa possibilità di recupero, il mediatore semplicemente rinuncia, specie nelle locazioni (chi farebbe mai una causa per riscuotere 1000 euro dovendo spenderle di spese?).

Quindi respingerei anche questa riflessione.
 

RobertodaBangkok

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
.....perlomeno nelle grandi città (quindi Robertoda B. l'esempio delle tue agenzie di famiglia in una cittadina non fa testo), per cui sia i proprietari che gli acquirenti sono diventati spesso anguille alla ricerca dell'affare senza impegno....

Cito un proverbio a me caro: Un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Incantata dall'intervento di Pennylove, concordo (ma questo era già chiaro, mi sembra) anche su moltissime osservazioni di Altri (da Fabrizio a Silvana, ma anche di Pensoperme, e non cito Quelli su cui è palese l'identità totale di vedute).
Forse proprio per questo trovo stranissimo il fatto che ..partendo dagli stessi rilievi si possa arrivare a conclusioni/soluzioni opposte.
A me ...i "mali" di questa attività (quelli gravi, intendo) sembrano due :
1) una pletora di operatori che seminano confusione da sè e ...fanno raccogliere discredito a tutti;
2) un impianto normativo che....come la giriamo o voltiamo....ha di fatto incrementato quella pletora senza curarsi di precisare in quali modi - NEL TERZO MILLENNIO - possa nascere ed essere ragionevolmente provata l'esistenza di un affidamento di incarico...senza la quale...abbiamo un autentico mostro giuridico.

Siamo semplici, no?
Un mare di Agenti Immobiliari veri...manco lo chiede l'incarico. Non perchè non sia importante, no. Solo perchè...sa che se lo chiedesse, in mezzo ad altri 30 operatori che non han chiesto niente, non solo potrebbe non averlo, ma ci farebbe pure la figura dell'antipatico.
E qui torniamo alla chiusura del cerchio. Perchè c'è un sacco di gente che si mette in mezzo (non richiesta e non facendo nulla di utile)?
Perchè sa che con quell'articoletto di cc e il tesserino da legge dell'89 avrà ottime speranze di essere pagata ugualmente, a MIGLIAIA di euro (e poi ci preoccipiamo dell'IMU, nè? ) !!!!

Il tutto : alla faccia di chi ...quando si occupa di qualcosa lo fa con impegno e competenza (ridiamoci, va'!) : e magari mentre si impegna da competente...quello che fa solo i "contatti non richiesti" - che non facendo NIENTE ha moltissimo tempo libero - ha istituito venti contatti e ...nel mazzo...qualcuno può pure uscire buono , per lui!!!! :^^:

O no?
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ti continua a sfuggire che anche in presenza di incarico o in sua assenza, l''articolo (non della 39/89 che c'entra poco in quello che si analizza, a parte delimitare chi ha diritto o meno alla provvigione se... ecc.) del codice civile è sempre la fonte del diritto.

Quindi anche in presenza di un incarico, la provvigione non c'è per quello, ma per il famoso articoletto di cui sopra. Viceversa, senza che il soggetto possieda i requisiti della 39/89 non c'è il diritto anche se c'è, appunto, un incarico.

TU vuoi cancellare il diritto alla mediazione da codice civile, non vuoi che gli agenti si facciano firmare un incarico e basta, vuoi semplicemente che venga abolito il negozio della mesdiazione in favore di un incarico, magari pure senza tutela (quindi scaduto lo stesso, nulla ti dovrà più nessuno, in qualsiasi caso).

Contrattualmente è impossibile immaginare un vincolo che duri oltre la durata del contratto.

Allora dillo :D, penso che siano conclusioni dettate appunto da chi non ha alcun svantaggio dalla perdita della tutela di cui sopra.

Infatti tu così liberalizzi il settore e oltretutto lo rendi legato a accordi contrattuali 8auindi un abbassamento forte di tutela).
Va benissimo, per l'amor del cielo... se pensi possa migliorare le cose, in italia... :D

Ma non c'entra nulla con la professionalità o meno degli stessi, un incarico se lo fa firmare anche un incapace.

Quello che sfugge, al solito, è la realtà: gli incarichi in esclusiva o incarichi semplici spesso sono fatti firmare da ragazzetti presi all'uopo.

Quindi...
 

RobertodaBangkok

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Bhe insomma io direi che ognuno lavori un po come meglio creda, almeno finche la legge permettera' a chiunque abbia un patentino valido di mettersi in proprio..

Il tempo ed il mercato hanno selezionano e selezionaranno ancor di piu in futuro coloro che:
a) si arricchiscono e e si espandono, dando lavoro a 40/50 o piu persone
b) tirano a campare sperando, proprio come dice studiominucci, di pecare qualcosa dal mazzo, invidiando a volte lo stipendio la certezza di un dipendente pubbico (cosa che mi mette tristezza soo a pensarlo ma si tratta di una mera sensazione personale )
c) quelli che dopo aver sperato a lungo, direttamente chiudono e cercano un posto piu confacete alle loro abilita'.

Quindi per quanto mi riguarda io me ne sto': altrimenti la discussione mi sembra arenarsi tra
a) pensoperme che ripete e ripete che c e un articolo del codice che....

b) quelli che vorrebbero un esclusiva ma nessuno gliela da perche non hanno una struttura adeguata e quindi..o le citta' sono troppo piccole o troppo grosse..

c) ed in ultimo quelli che senza esclusiva ringraziano il cliente e lo congedano senza indugio.

Essendo ognuno artefice del propio destino, probabilmente hanno ragione tuttti. Buona vita.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La cittadina da 600.000 abitanti non fa testo perche troppo piccola, la metropoli dell Asia non fa testo perche gli agenti sono una lobby...e va ben.


La metropoli dell'Asia non viene presa in considerazione perchè.... si trova in Asia e stiamo parlando d'Italia e di diritto italico.

Per il resto, puoi cercare di provocare quanto vuoi, ma non ti prenderò in considerazione finchè non dirai cose sensate, che peraltro in qualche altro 3D hai detto....
 

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