O

Oris

Ospite
MI pare una caso assai diverso, anche io ho fatto fare una proposta a un prezzo che il collega ha rifiutato di presentare... am cosa c'entra? ;)

Naturalmente è rimbalzato alla grande... :)

Ora, il concetto è semplice: se si può si compra con la stessa agenzia, se si riconosce l'immobile non ci si rientra con un altra agenzia, se si vede che l'immobile è ribassato di 20mila euro si ricontatta COMUNQUE la stessa agenzia, non perchè sia certo ch ese non lo si fa si paga, ma perchè così facendo è certo non passare guai.

Poi ci sono casistiche particolari, come quella da te desritta o quella da me raccontata, se l'ai non ti fa acquistare il bene per ostruzionismo (è sua liberissima scelta), per supero o per qualsiasi altra ragione CONTARIA tra l'altro, alla sua funzione tu vai da altri e concludi :D

Voglio vedere il come fa a provare che esiste NESSO causale, tra lla sua opera ae la conclusione dell'affare, visto che con il suo comportamento non faceva concludere nulla :)

Tra la'ltro non sarei nemmeno molto sicuro ch ebastino diecimila euro di differenza, in quanto il prezzo, come si sa, è oggetto di trattativa... ;)

Inoltre leggo continuamente dei rimandi all'esclusiva come rimedio epr queste situaazioni, che è fuorviante.

Appena scade l'esclusiva, lì'incarico viene ridato a 10mila euro meno, questo secondo voi basterebbe per eliminare qualsiasi diritto del mediatore che aveva l'esclusiva prima...

Ora, devo dire che non mi suona male, perchè io equiparo da sempre l'esclusiva al mandato (e qualcuno comincia a venirmi dietro) :D

Bella però come cosa, io prendo l'esclusiva, lavoro due emsi su un cliente che non si decide, l'incarico lo prende seroli e conclude, magari dietro sconto provvigionale...

Questo riapre la via alla mia idea: "svendosi mediazioni (di altri) all'1%"

"Hai trovato al casa dei tuoi sogni con una agenzia? Vieni da noi, contattiamo il prorietario, gli facciamo disdire il contratto o comunque a te prendiamo l'1%, ci mettiamo d'accordo sul far scadere l'esclusiva con una scrittura privata, e ciao" ;)

:D

Io lo vedo molto fattibile, sempre di più :)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ora, il concetto è semplice: se si può si compra con la stessa agenzia, se si riconosce l'immobile non ci si rientra con un altra agenzia, se si vede che l'immobile è ribassato di 20mila euro si ricontatta COMUNQUE la stessa agenzia, non perchè sia certo ch ese non lo si fa si paga, ma perchè così facendo è certo non passare guai.

:ok:
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
io per una situazione del genere metto di sicuro in conto una causa di 10 anni, ma subire uno scavalco (voi chiamatelo pure come vi pare, per me è scavalco) senza reagire non fa' proprio parte del mio carattere.

Il resto mi paiono solo congetture per rubare il lavoro dei Colleghi...........io in questi casi ho sempre rimandato il cliente all'Agenti Immobiliari originale.............e ne vado fiero.;)
 

AntonioDelBello

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Ho premesso che quando arriva un cliente che ti dice di averlo già visto è buona norma rimandarlo dall'agenzia con la quale ha già trattato. Non solo ma se mi dicesse che gli sono stati chiesti 10000 € di più, gli consiglierei di farlo presente e chiedere lo sconto. E questo fa parte della deontologia professionale, ma non configura nessun obbligo per l'acquirente di tornare dalla prima agenzia e chiedere lo sconto. Legalmente, siccome quella che fa l'agenzia, in termini di legge, è una "proposta" si tratta di due proposte differenti, per cui il cliente non è legato da alcun impegno e sicuramente non passa alcun guaio se ha scelto la proposta più conveniente. Viceversa se le proposte sono uguali od assimilabili, allora il cliente è obbligato a concludere l'affare con chi glielo ha proposto per primo.
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
Antonio, il mio Avvocato quel giorno fara' causa al tuo compratore, questo è certo perchè (a mio parere) è la prima Agenzia nel giusto ed il resto sono solo furbetti.

Forse è meglio che passi questo messaggio che altri frutto di astruse idee personali che A VOLTE (e mai prima di 10 anni di causa) possono trovare tutela nella sentenza di un Giudice.

Per leggeeeeeeeeeeeee................per legge si va' in causa e poi si vede..............meglio allora evitare e comportarsi tutti a modo, vah.
 
O

Oris

Ospite
Per me il concetto è chiaro, chiunque si rivolga a più mediatori RISCHIA di vedersi richiedere la provvigione (i clienti non il mediatore che ha riscosso), se questi mediatori provano il nesso causale avranno diritto a una quota o alla provvigione intera che non sarà rimborsata dalla seconda agenzia automaticamente, qeusta potenzialmente non c'entra nulal con il diritto del primo mediatore che riendica la sua provvigione.

Espongo la mia tesi maturata e prerfezionata grazie a vari confronti.

I clienti potranno con un altra azione, provare a avere indietro le somme o le quote delle somme, ma non è automatico ne certo.

Il diritto alla provvigione non è solidale tra i mediatori e pagarne uno non tutela dalla rivalsa dell'altro, se quest'altro prova di averne diritto.

La pluralità di mediatori può essere invocata solo se:
1)I mediatori collaborano consapevolmente e contemporaneamente
2) I mediatori collaborano in differita ma dall'azione di uno l'ltro trova giovamento.
3) I mediatori non collaborano consapevolmente ma di fatto hanno collaborato alla conclusione di un affare e quindi vengono pagati in quote.

Il punto 3 è quello che crea il fraintendimento.

Ma un esempio può chiarire meglio.

Prendiamo il caso in cui un cliente si presenti in una agenzia A, inizi la trattativa o faccia anche solo la visita.

Poi il cliente va all'agenzia B e visita la stessa casa e con questa fa la proposta.

(nell'esempio sono eliminati tutti gli aspetti non importanti, come il tempo che pasasa tra una visita e l'altra o la differenza di prezzo, perchè sono importanti forse per una eventuale sentenza am non sonon utili a capire il principio che si analizza).

Il cliente poi paga B.

L'agenzia A viene a sapere dell'affare e avvia una rivendica a B e al venditore dell'immobile per avere il proprio compenso.

Abbiamo un primo dato: l'AI fa causa ai clienti, non al collega, questi potrebbe anche NON sapere nulal del rapporto tra il cliente ed A, quindi non è aggredibile da parte di A a meno ch eil comportamento di B non sia stato scorretto, ma si dovrebbe chiedere a B i danni per questo, non certo la provvigione, è una prestazione che non gli compete.

Qui abbiamo una biforcazione:

Se i clienti hanno già pagato B, e l'agenzia A ottiene il suo diritto, i clienti verseranno ad A quanto il giudice riterrà corretto, in quanto il giudice, anche se riconoscesse una mera quota del monte provvigionale (magari calcolata secondo gli usi o secondo equità), ne darebbe immediata esecutività, quindi le parti dovrebbero pagare il mediatore A, PUR AVENDO PAGATO B .

Solo se il giudicce ritenesse B responsabile e quindi aggredibile potrebbe accollare ad esso eventuali oneri, ma in una causa dove anche questo venisse chiamato a rispondere ;)

ecco da dove nasce il "pagare doppi aprovvigione": i clienti infatti, per riavere la quota provvigionale apgata ad A da B, dovrebbero avviare un proceidmento nuovo in questo senso, e non è detto che B venga riconocliuto anch'esso poi estraneo al fatto :)

Se i clienti non hanno ancora pagato B, il giudice potrebbe cancellare il diritto di B o dividere in quote il monte provvigionale (probabilmente ricalcolato secondo gli usi o secondo equità quando questo risultasse lesivo per A, ad esempio da una fattura di 1000 euro in totale di B ;) ), in questo caso la pluralità di mediatori potrebbe anche verificarsi.

Qualcuno può correggere?
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ogni caso giuridico, ogni contenzioso, ha una sua storia specifica. :fico:
Io non farei delle generalizzazioni.

Poi, se un'identico caso venisse dato a due Giudici diversi, anche la sentenza potrebbe essere diversa, se, non addirittura, opposta...
La giurisprudenza non è una formula matematica. :occhi_al_cielo:
In Italia, la patria degli azzeccagarbugli, meno che mai.
Anche se La Cassazione ( specialmente le Sezioni Unite) cerca:confuso: continuamente di uniformare l'applicazione del diritto.
Ma è una fatica impro:triste:ba.
 

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