skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
skywalker dice su per giù quello che anche tu sostieni da tempo...
Vorrei solo aggiungere una cosa.
Quando un popolo permette alla finaza "di carta" di governarlo, poco c'è da stupirsi se si trova impoverito nel portafogli e nelle prospettive.
La finanza ha per voi un preciso progetto...quello che è mio è mio e quello che è tuo lo diverrà...
P.S. mi manca l'immagine del cagnolino con in bocca una bistecca più grande di lui...per il nome che ti sei scelto era appropriatissimo...
 

Tommaso Badano

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Agente Immobiliare
GGGGGG, in merito ai prezzi in Italia, dice che "Vi sono altri fattori. In primis l'approccio culturale degli italiani nei confronti della proprieta' immobiliare."
Vorrei inserire un altro "fenomeno culturale", italiano come anche mediterraneo. Per noi la casa è un investimento durevole e pluriginerazionale, per altri paesi europei (soprattutto sopra le Alpi) rappresenta un investimento limitato nel tempo. Pochi giorni fa parlavo con un cliente tedesco (lo sono anch'io per metà) che fa l'avvocato: lui ha comprato alcuni appartamenti in un nuovo edificio per locarli a disoccupati e a soggetti in assitenza sociale (l'affitto glie lo paga lo Stato ed è garantito). Il suo conto economico è dato da una spesa per l'acquisto, un rientro del capitale in circa 15 anni, un guadagno per altri 10-15 anni e poi la ristrutturazione dell'immobile per ricominciare daccapo per un altro giro o la demolizione (la qualità di questi edifici non è eccezionale, così come anche solitamente la manutenzione curata da questo tipo di inquilini). Un altro esempio è stato la casa di mia nonna, un villino in zona residenziale vicino ad Amburgo: mancata la nonna l'immobile (vecchio di cerca 50 anni) è stato messo in vendita per essere raso al suolo. Il valore commerciale era dato dal valore del terreno meno le spese di demolizione. Per un italiano radere al suolo un villino di 50 anni è un'eccezione, lì è la prassi. Idem per i condomini in città. I prezzi da noi restano su per me anche per questo diverso approccio: nessuno (o quasi) di noi compra o eredita una prima casa pensando di rivenderla o di demolirla, ma pensa di lasciarla ai figli e ai figli dei figli per N generazioni. Non per nulla in Italia e sul mediterraneo si trovano tanti rustici, tipologia che nel nord Europa è decisamente meno diffusa. A ciò aggiungiamo che la maggior parte dei "nordici" vive in affitto, con percentuali se non erro simili a quelle dei nostri piccoli proprietari. Mi ricordo un ragazzo danese conosciuto nel 1984: si doveva sposare ed ha fatto un prestito in banca per comprare ... una Porsche 924 usata. Mi sono meravigliato e gli ho chiesto: "non pensi a comprare una casa"? Risposta: "perché fare debiti per qualcosa che tra 20-30 anni è da rifare o da demolire? Preferisco divertirmi con un'auto sportiva". Tutto questo mio sproloquio per sostenere che per noi una casa è un concetto molto diverso, per cui fare paragoni in ambito europeo mette sempre male, non solo per gli stipendi ma anche per gli immobili. Cosa ne pensate voi?
 

O.r.d.i.n.a.r.y. Man

Membro Attivo
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Mi ricordo un ragazzo danese conosciuto nel 1984: si doveva sposare ed ha fatto un prestito in banca per comprare ... una Porsche 924 usata. Mi sono meravigliato e gli ho chiesto: "non pensi a comprare una casa"? Risposta: "perché fare debiti per qualcosa che tra 20-30 anni è da rifare o da demolire? Preferisco divertirmi con un'auto sportiva". Tutto questo mio sproloquio per sostenere che per noi una casa è
un concetto molto diverso, per cui fare paragoni in ambito europeo mette sempre male, non solo per gli stipendi ma anche per gli immobili. Cosa ne pensate voi?

belle parole, che dire? E ' un pò la summa del mio pensiero......il ragazzo danese, Tommaso, è ormai sbarcato in Italia. Gli stili di vita stanno cambiando e tra poco i paragoni li faremo bene eccome.:fico:
 

pensoperme

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Privato Cittadino
Si, ma attenzione siori, in codesti mercati al casa si vende, ;) Il mercato gira e gli agenti lavorano. Tanto per capirsi eh? La gente la casa la compra eccome, la rivende, la ricompra , l'affitta, la vende, la ricompra, la rivende, torna in affitto, nell'arco di 5 anni 10 anni cambia casay piú volte...
 

O.r.d.i.n.a.r.y. Man

Membro Attivo
Professionista
Beh viste le percentuali di proprietari non si vende come qua...magari si affitta. Ma tant'è....dico da tempo che per dare vita e togliersi dalla stagnazione bisogna fare meno i cassettisti di immobili. Visto che la domanda è e sarà inferiore almeno è un modo per muovere un pò di gente.:D
 

Tommaso Badano

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ci vorrebbe anche una statistica sull'età media delle case vendute all'estero per vedere quanto si tratta di usato e quanto di nuove costruzioni. Qualcuno ce l'ha? Poi è anche vero che chi compra in Germania lo fa per affittare ad inquilini che o pagano l'affitto o vengono sbattuti subito fuori (e quindi inseriti in edilizia dedicata il cui canone lo paga lo Stato): un mercato diverso che da noi non esiste, anche questo per diverso approccio culturale.
Inoltre da noi anche le imprese costruttrici languono anche perché le case restano lì in eterno. Se si demolisce il vecchio si costruisce il nuovo; se non si demolisce il vecchio prima o poi di nuovo non se ne farà più (salvo ristrutturazioni ovviamente). Il mio concetto di immobile come bene di consumo doveva portare, come spunto, anche a questo: un mercato più brillante in altri paesi dove lavorano di più AI e imprese grazie alla demolizione sistematica e "culturale" della casa della nonna. Poi da noi c'è anche un altro fattore che incide. Se abbiamo disponibilità della casa della nonna abbiamo più titubanze ad andare a lavorare in un'altra città per pagare magari un affitto che ci costa poco meno dello stipendio. Se non abbiamo casa e dobbiamo comunque pagare l'affitto (come per i miei cugini tedeschi) è più facile muoversi. I figli al nord escono di casa (un po' espulsi e un po' autoespulsi) a 18 anni e si devono trovare una sistemazione; in Italia io sono restato a casa dei miei fino a 34 anni quando mi sono sposato. Tutti fattori che cambiano di molto il mercato. Quando lavoravo a Bremerhaven nel 1998-1999 le agenzie immobiliari (moltissime in franchising e tante agenzie mandatarie esclusive di grossi gruppi immobiliari) erano dedicate all'80% agli affitti, che rappresentano il grosso del mercato. Da noi è il contrario (nella mia zona almeno: per le grandi città correggetemi). Sarà anche per questo che ora da noi si lavora meno? Poi è anche giusto quello che dice Nuove Prospettive: legarsi ad altri professionisti per dare un servizio più completo. Io sono sul mercato da due anni (ho iniziato nel periodo peggiore della storia immobiliare e la sto pagando cara) ma mi rendo conto come tanti colleghi non sappiano dare informazioni sulla realtà urbanistica di quello che vendono, cosa per me invece fondamentale soprattutto quando vendo rustici o edifici in zone con vincoli. Anche molti clienti, quando gli comunico tutte le particolarità di PRG, regolamento urbanistico, piano casa, vincoli idrogeologici e paesistici, oneri di urbanizzazione, fideiussioni per zone agricole, distanze da confini ecc. mi dicono che in altre agenzie tutte queste cose non glie le dicono (però poi magari al contrario di me vendono perché fanno meno "problemi"). Per non parlare di consulenza per energie rinnovabili e risparmio energetico, argomento secondo me ancora poco sentito dagli AI.
...
Ho appena riletto tutto e mi sono accorto che forse ho buttato troppa carne al fuoco.
Comunque, chi trova ispirazione può dire la sua.
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
perdonatemi ma non capisco il senso di sittante parole erudite...
Rispondo a chi dice che in germania una casa viene demolita ogni 50 anni...
"mi fa piacere sapere che nella patria delle ciabatte portate con il calzino il colosseo sarebbe stato demolito 38,8 volte ma...cosa c'entra?".
le abitudini che abbiamo sono il frutto di un retaggio culturale e economico...
A quanto ammonta il reddito procapite nei paesi del nord?
e quanto da noi?
Quanto si paga in tasse e passaggio di proprietà in italiua e quanto al nord?
Quanto costa un cambio di casa (da prima abitazione a prima abitazione) al nord e quanto da noi?
Quì ogni 4 passaggi paghi in tasse, notaio e spese annesse il valore medesimo dell'immobile.
I nostri governanti prima di pensare di imporci il nuovo e vincente modello europeo farebbero meglio a concederci le stesse opportunità...e vedrebbero che con l'italico senso del sapersela cavare e con la nostra capacità di trovare il modo...nonostante tutto...sarebbe questo il motore d'europa.
Al tuo amico danese che pensa che il porsche sia meglio della casa che dire...venga a parità di cultura, di titolo di studio, di impiego a vivere un paio d'anni da noi e vedrai come rapidamente cambierà idea.
Quì acquistare un bene durevole è legittima difesa non uno sfizio...
...l'alternativa è la mensa dei poveri...
 

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