francesca63

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Pubblicato da rendere pubblico, rendere noto ......
quindi la registrazione è l'atto che lo rende al contempo pubico
Non proprio.
Si chiama “pubblicazione” perché il notaio in quanto pubblico ufficiale redige un atto pubblico che andrà nel proprio repertorio e depositato presso il proprio studio fino al pensionamento o alla cessazione dell’attività. La pubblicazione viene però annotata nel “Registro generale dei testamenti”.
 

francesca63

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potrà pur disporre come vuole ma in questo modo si espone quasi sicuramente ad impugnazione del testamento ......quindi sarebbe tempo perso.
Non credo proprio, in molti casi le persone decidono di seguire le volontà testamentarie, anche se lesive della legittima, per rispetto del de cuius.
Sono scelte libere e legittime.
francamente è difficile pensare a degli eredi legittimi che rinunciano ad una eredità che gli spetto .....in virtù di un testamento arbitrario.
Non mi pare.
Anche nella mia famiglia è successo, con l’erede legittimario a cui per testamento era stata destinata una quota inferiore alla legittima, che ha firmato la rinuncia all’azione di riduzione e ha rinuciato quindi “ad un'eredità che gli spetta”.
Non capisco dove sia la stranezza, ogni famiglia è storia a se, e la legge non impone di impugnare un testamento, ancorché lesivo .
 
U

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Il padre avrà disposto, voglio sperare, della sua eredità.

Si deve capire se è già stata presentata una successione alla morte del padre o meno (sembrerebbe di no).


Le parti comuni restano comuni a meno che non vi sia un comune accordo tra le parti per la divisione con eventuale conguaglio .

Si', e' stata presentata. La mamma mi ha detto che quando papa' ha compilato il testamento avrebbe voluto si intestate sulla casa ma lei ha preferito avere i soldi.
Purtroppo mio fratello ha cercato come suo solito di abbindolarla e c' e' riuscito. Mio fratello ha sempre detto di preferire la parte meno valutata della casa.

Ma allora devo consegnalo a un notaio? Mio fratello mi ha chiesto una copia e non puo' far finta di non averne avuta conoscenza. Del messaggio ho tenuto traccia. Penso che lo daro' a un notaio, sperando poi di non avere problemi legali.
 
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Jan80

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Aspetta anche altri pareri ma io farei entrambe le successioni, prima quella di tuo padre (con relativa rinuncia all'eredità di tua madre e tutti gli altri accordi) poi quella di tua madre con le sue quote indivise tra voi due a meno che non vi mettiate già d'accordo.
Non è il mio campo, ma verifica se si possa fare un unico atto con risparmio di denaro e verifica se fiscalmente dovrai versare di più (nel caso di tuo padre sono passati oltre 1+5 anni e quindi escluderei le sanzioni per la tardiva presentazione, ma per tua madre se sono passati oltre 12 mesi credo proprio di sì: inoltre si dovranno pagare le imposte ed eventuali sanzioni in base ai coefficienti dell'epoca dei decessi).
 

marcanto

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Professionista
non sono ancora stati chiariti aspetti importanti che già si chiedeva di chiarire
Si in effetti non è neanche chiaro se sia stata fatta una prima successione alla morte del padre.
Comunque sia, è ora che dice di voler far valere il testamento.

Credo che sia opportuno che "Perlarara" fornisca chiarimenti.
quindi si attendono chiarimenti

@francesca63
Come è noto la notte porta consiglio, e quella che è passata mi ha portato anche delle perplessità.
Quindi vorrei dissipare un dubbio che mi è giunto in merito al mio precedente messaggio al numero #4 ed in merito all’asse ereditario e al regime della comunione legale dei beni.
Si probabile che la madre ha rinunciato all'eredita sua legittima e derivante dal regime di comunione dei beni
Per la circostanza propongo due casi
1° caso – due coniugi in regime di comunione legale dei beni
> alla morte di uno di loro il coniuge superstite entra a far parte dell’asse ereditario del de cuius insieme ai figli.
La partecipazione all’asse ereditario, del coniuge superstite, è sancito dal regime di comunione legale, è corretto ?

2° caso – due coniugi “vincolati” da regime di separazione legale dei beni
> alla morte di uno di loro il coniuge superstite non entra a far parte dell’asse ereditario del de cuius, diversamente dai figli che sono / sarebbero i soli eredi.
L’esclusione dall’asse ereditario, del coniuge superstite, è sancito dal regime di separazione legale, è corretto ?

In altre parole il regime della separazione legale dei beni esclude il coniuge superstite dall’asse ereditario ?
 
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francesca63

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Privato Cittadino
In altre parole il regime della separazione legale dei beni esclude il coniuge superstite dall’asse ereditario ?
No.
Comunione o separazione dei beni riguardano il regime patrimoniale dei coniugi.
Se c’e comunione, cadrà in successione solo la metà del de cuius (più i suoi beni personali).
Ad esempio, se a e b coniugi hanno due immobili in comunione, cadrà in successione la metà di ogni immobile.
Quindi il coniuge superstite avrà il suo 50% , più la quota di eredità che gli spetta sul 50% del de cuius.

Se c'è separazione , la moglie eredita la sua quota che la legge o il testamento le attribuiscono.
 

marcanto

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No.
Comunione o separazione dei beni riguardano il regime patrimoniale dei coniugi.
ok ......perfetto!
Ero convinto erroneamente (in errore) che la separazione dei beni escludesse il coniuge superstite anche dall'asse ereditario.
Quindi giusta la tua correzione al mio #4

per quanto concerne questa parte
Se c’e comunione, cadrà in successione solo la metà del de cuius (più i suoi beni personali).
Ad esempio, se a e b coniugi hanno due immobili in comunione, cadrà in successione la metà di ogni immobile.
Quindi il coniuge superstite avrà il suo 50% , più la quota di eredità che gli spetta sul 50% del de cuius.

Se c'è separazione , la moglie eredita la sua quota che la legge o il testamento le attribuiscono.
mi era chiaro, il dubbio mi si presentava in merito alla partecipazione all'asse ereditario in caso di separazione dei beni.
Ora tutto chiaro !!!
 
U

Utente Cancellato 76200

Ospite
Aspetta anche altri pareri ma io farei entrambe le successioni, prima quella di tuo padre (con relativa rinuncia all'eredità di tua madre e tutti gli altri accordi) poi quella di tua madre con le sue quote indivise tra voi due a meno che non vi mettiate già d'accordo.
Non è il mio campo, ma verifica se si possa fare un unico atto con risparmio di denaro e verifica se fiscalmente dovrai versare di più (nel caso di tuo padre sono passati oltre 1+5 anni e quindi escluderei le sanzioni per la tardiva presentazione, ma per tua madre se sono passati oltre 12 mesi credo proprio di sì: inoltre si dovranno pagare le imposte ed eventuali sanzioni in base ai coefficienti dell'epoca dei decessi).
Sono state fatte le successioni, 9 anni fa quella del mio papa' e quest' anno quella della mamma.

Si in effetti non è neanche chiaro se sia stata fatta una prima successione alla morte del padre.
Comunque sia, è ora che dice di voler far valere il testamento.

Credo che sia opportuno che "Perlarara" fornisca chiarimenti.



Sono gia' state fatte le due successioni.

Si
Ma la madre ha rinunciato alla sua quota (evidentemente legittima).
 
Ultima modifica di un moderatore:

marcanto

Membro Senior
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ma se sono state fatte le successioni, per quale motivo non ne è stato tenuto in considerazione il testamento ......e per ben due volte ???
 

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