gcaval

Membro Attivo
Professionista
Una domanda: ma mi dite che mercato è un mercato che si regge solo se c'è credito in abbondanza? No, giusto per capire

Ma perché, ti giunge nuova la notizia che gli Italiani comprano casa con un mutuo? E soprattutto, come pensi che un normale dipendente, ma anche un libero professionista, possa comprare una casa? in contanti?

Non capisco la tua domanda.
 
I

immpittaro

Ospite
La soluzione leonardo sono gli stati federali, stile stati uniti d'America dove chi è bravo va avanti chi no.....amen non potrà usufruire del denaro di altri per stare bene e continuare a gestire male la cosa pubblica.
Altrimenti secessione......dalle Marche lasciando fuori la Toscana.....:sorrisone:
 

housecrash

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ma perché, ti giunge nuova la notizia che gli Italiani comprano casa con un mutuo? E soprattutto, come pensi che un normale dipendente, ma anche un libero professionista, possa comprare una casa? in contanti?

Non capisco la tua domanda.

Ho scritto "abbondante credito", non semplicemente "credito". Per essere più chiaro a me giunge nuova la notizia che gli italiani hanno bisogno almeno dell'80% del valore dell'immobile per comprare casa e che nonostante questo elevato LTV si siano pure allungate le durate dei finanziamenti.

Vuoi la dimostrazione? Eccola

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erogatoltv.jpg

Reitero la mia domanda e vi prego di fornire risposte serie: è normale che il mercato si sia retto praticamente su ABBONDANTE credito?
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
La soluzione leonardo sono gli stati federali, stile stati uniti d'America dove chi è bravo va avanti chi no.....amen non potrà usufruire del denaro di altri per stare bene e continuare a gestire male la cosa pubblica.
Altrimenti secessione......dalle Marche lasciando fuori la Toscana.....

........già, sfondi una porta aperta di un "serenissimo" convinto di ciò in tempi non sospetti ora "traghettato" in veneto stato...........;)
 

Mil

Membro Senior
Che il mercato delle case sia drogato, con prezzi ben oltre il valore reale, è fuori di dubbio. La soluzione però non la vedo così facile, per i seguenti motivi:

1. Lo ripeterò alla nausea, ma qualunque mercato si basa su domanda e offerta. Non c'è nessuna convenzione scritta per cui chi vende, deve vendere per forza e abbassare il prezzo. Lo farà solo chi ne ha reale bisogno. Il mio non è un giudizio, ma un'osservazione di come le cose sono sempre andate

Certo, lo sappiamo tutti e hai ragione. Mentre per altri settori (che so io le auto) il prezzo è legato alla produzione e quindi automaticamente scende a meno che un produttore non voglia fallire nell'immobiliare interviene un "agente esterno", che sono i proprietari. Ora io sono d'accordo con te, è evidente che non esiste un obbligo per un proprietario di vendere a un prezzo che secondo lui non è quello giusto. Converrai con me però che è interesse degli operatori del settore per i più svariati motivi "calmierare"i prezzi non perchè sia un dogma, ma semplicemente perchè non tentare di smuovere le acque stagnanti non porta alcun beneficio.Neanche i venditori hanno un gran vantaggio, altrimenti perchè voler vendere, alla fin fine?
Cioè voglio dire premesso che gli Agenti Immobiliari forse sono troppi, che non c'è spazio per tutti etc. è anche vero che l'aver assecondato un mercato folle sta facendo rischiare ora una mezza paralisi del sistema. E' vero, la gente è libera di mettere un cartello "vendesi" così, tanto per. Può aspettare, ci sta. Gli acquirenti d'altronde sono liberi di non comprare. Certo, non c'è mica una legge! Però i risultati sono che non si vende e non si compra, o lo si fa sempre molto meno. E siamo in molti a rimetterci. Quindi dico io: sarà forse che questo è un mercato un po' atipico perchè intervengono fattori esterni (psicologici, affettivi, di avidità della gente..non lo so), ma su cui comunque bisogna lavorare o ci teniamo la situazione così com'è?
Tu sollevi anche il problema di chi ha comprato in tempi di piena bolla (2007) e ora non vuol sentir parlare di abbassare i prezzi. Certo, lo so anch'io. Anche chi ha fatto investimenti sbagliati in borsa però ha dovuto rimetterci. Solo che lì ci sono molti meno condizionamenti esterni, devi prendere atto che hai perso punto e basta. Nell'immobiliare no.
Sul ruolo degli Agenti Immobiliari come mediatori ti capisco: è vero, non possono fare i prezzi, ma per il semplice fatto che la concorrenza è spietata. E chi me lo fa fare di fare un prezzo ragionevole se il mio vicino di vetrina poi mi accalappia il cliente con una valutazione zuccherina (e su cui l'eventuale provvigione sarebbe più alta?)
E' logico, oltre che mediatori gli Agenti Immobiliari sono liberi professionisti. Però è un problema, perchè invece secondo me sono gli unici che possono in qualche modo influire veramente sul mercato, perchè ne hanno il reale "polso".
Però è chiaro, non è un discorso per nulla semplice. Solo forse è ora di cominciare a valutare un "trust"all'incontrario, per evitare (come succede a Milano) il paradosso di case che in provincia costano come in città, invendibili sia lì che qui, ma perennemente a cifre folli.
 

Mil

Membro Senior
La soluzione leonardo sono gli stati federali, stile stati uniti d'America dove chi è bravo va avanti chi no.....amen non potrà usufruire del denaro di altri per stare bene e continuare a gestire male la cosa pubblica.
Altrimenti secessione......dalle Marche lasciando fuori la Toscana.....:sorrisone:


Non ne sono così convinto. Non che ci si debba nascondere dietro a un dito, è evidente che in certe zone d'Italia la situazione è disastrosa e bisognerebbe responsabilizzare un po' di più gli amministratori locali, ma dubito fortemente sia la panacea di tutti i mali.
I problemi dell'immobiliare poi esulano completamente da questo discorso. La struttura produttiva stessa accomuna le zone d'Italia più disparate. L'ossatura è di pmi, con pochi dipendenti, che operano in settori considerati "maturi". La crisi ci ha colpito duro tanto in Veneto, quanto in Toscana o in Puglia. Il laborioso nordest è in sofferenza tanto quanto altre zone. E se l'industria si ferma, si ferma tutto. Cioè voglio dire non è che al Nord abbiamo Silicon Valley...sì, innegabilmente c'è più giro, ma rispetto al mondo là fuori siamo comunque messi male. Ecco perchè secondo me il problema dell'immobiliare ci accomuna, perchè alla fine il divario c'è su tante cose, ma sulle principali non più di tanto....almeno io la vedo così, confrontandomi anche con altre persone.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Non ne sono così convinto.

......controlla quanto da a roma la tua regione e quanto torna indietro, la differenza la moltiplichi per i decenni che ciò accade e poi pensa come il tuo territorio (immobiliare compresa) sarebbe stato con quei soldi "sudati" dai cittadini in loco.....;)
............fatto questo pensa come sarà il tuo futuro con il medesimo sistema............:risata::risata::risata:
 
I

immpittaro

Ospite
Mil, capisco il tuo punto di vista però ha ragione gcaval.....il mercato delle case così atipico e non legato a sistemi produttivi, si può fermare ed è fermo senza creare il clamore che altre industrie ferme creerebbero. Si tratta di un bene talmente durevole che per alimentare il mercato la strada NON è quella dei prezzi ( vana ) ma quella di una mentalità all'americana di casa usa e getta ( sappiamo com funziona li ) per un periodo perchè poi alla fine anche li adesso sono fermi.
Per il resto, dopo 40 anni di un problema Sud ( mia mamma è immigrata nel 1962 ) la soluzione più evidente è quella di responsabilizzare tagliando il cordone ombelicale, o la flebo per certi versi :risata: che ci unisce la sud.
NON c'è altra soluzione .;)
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Non entro nel merito della discussione Nord-Sud, troppo semplicistica, così com è fatta, e anche fuori tema.

Rispondo però a Mil.


Converrai con me però che è interesse degli operatori del settore per i più svariati motivi "calmierare"i prezzi non perchè sia un dogma, ma semplicemente perchè non tentare di smuovere le acque stagnanti non porta alcun beneficio.Neanche i venditori hanno un gran vantaggio, altrimenti perchè voler vendere, alla fin fine?

Proprio per il fatto che i proprietari sono tanti e indipendenti, ognuno deciderà per sé cosa è meglio fare. Non è detto che ognuno di loro, poi, sappia prendere la decisione giusta, anzi. Ma questo è. Il concetto di "mercato perfetto" è un artificio inventato sui libri universitari, anche nel mondo dei mercati finanziari e della borsa, non solo nell'immobiliare. Tu stai leggendo il particolare momento storico con gli occhi dell'acquirente, e quindi di parte, pensando che è necessario che siano i venditori a fare un passo indietro per sbloccare la situazione. Questo è probabile che accada, ma con modi e tempi che ognuno deciderà per sé, in base alle proprie esigenze. Molto banalmente, se ho fretta, abbasso il prezzo, altrimenti posso decidere di aspettare. Chi lo vieta? Non c'è operatore che tenga, anche perché, se per operatore intendi un AI, stai tranquillo che non hanno alcun potere a riguardo, visto che sempre più persone usano il fai-da-te. Attenzione, non ho detto che non servono al mercato, ho detto che non hanno potere nel determinare il prezzo, e nemmeno nell'influenzarlo. Questo perché ci sono molti proprietari e molti AI: non c'è un'interazione omogenea e programmata. Qui non hai il cartello dei petrolieri, che decidono insieme quali sono le politiche per la vendita del bene merce. Il mercato immobiliare è estremamente vario e frammentato, dove ognuno decide per sé. E non potrebbe essere nemmeno diversamente, perché ogni immobile ha un suo valore e delle caratteristiche specifiche: se vogliamo, possiamo dire che è unico.


Certo, non c'è mica una legge! Però i risultati sono che non si vende e non si compra, o lo si fa sempre molto meno. E siamo in molti a rimetterci. Quindi dico io: sarà forse che questo è un mercato un po' atipico perchè intervengono fattori esterni (psicologici, affettivi, di avidità della gente..non lo so), ma su cui comunque bisogna lavorare o ci teniamo la situazione così com'è?

Il punto è che non esiste nessuna soluzione al problema, sic et simpliciter. Tu dici: siamo in molti a rimetterci. E allora? Secondo te un proprietario deve abbassare il prezzo in modo che tu non ci perderai e lui si? Se tu devi vendere un'immobile, se hai l'acqua alla gola, farai di tutto per vendere, abbassando anche di molto il prezzo (sempre che tu possa farlo, perché, come già detto, se c'è un mutuo nessun proprietario potrà vendere sotto quel prezzo), altrimenti si prenderà tutto il tempo che vuole, a torto o a ragione.


Tu sollevi anche il problema di chi ha comprato in tempi di piena bolla (2007) e ora non vuol sentir parlare di abbassare i prezzi. Certo, lo so anch'io. Anche chi ha fatto investimenti sbagliati in borsa però ha dovuto rimetterci. Solo che lì ci sono molti meno condizionamenti esterni, devi prendere atto che hai perso punto e basta. Nell'immobiliare no.

Non hai inteso quanto detto. Non è questione di volere, ma di potere abbassare il prezzo. Se devi alla banca100, non puoi vendere senza il consenso della banca a meno di 100. Questo, a prescindere se il valore dell'immobile è 100, 150, o 50. Quindi non è questione di accettare una perdita, come dici tu...


E' logico, oltre che mediatori gli Agenti Immobiliari sono liberi professionisti. Però è un problema, perchè invece secondo me sono gli unici che possono in qualche modo influire veramente sul mercato, perchè ne hanno il reale "polso".

Già ampiamente parlato di questo. Possono fare ben poco, al livello generale, per quanto detto. Sarebbero i primi a beneficiarne, se potessero abbassare i prezzi ai venditori.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non hai inteso quanto detto. Non è questione di volere, ma di potere abbassare il prezzo. Se devi alla banca100, non puoi vendere senza il consenso della banca a meno di 100. Questo, a prescindere se il valore dell'immobile è 100, 150, o 50. Quindi non è questione di accettare una perdita, come dici tu..

Chi ha comprato in piena bolla, ci ha messo vicino oltre che al 100% ,le spese, il trasloco e molte volte anche la chiusura di vecchi finanziamenti, oggi qual'ora volesse vendere ha solo due strade...o tenersi la casa per gli anni a venire ( a mio parere almeno 7/8 anni )e continuare a pagare il mutuo o ,purtroppo, farsela portare via ( in altrenativa un bel saldo e stralcio, almeno cosi' si ritrova con la CRIF intatta )
 

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