house_hunter

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno,

A fine febbraio ho fatto una proposta di acquisto per una casa.
Poichè dovevo chiedere un mutuo, dietro consiglio dell'agente immobiliare, nella proposta di acquisto ho inserito una clausola in cui potevo "svincolarmi", entro 60 giorni e senza alcun costo, nel caso in cui il perito della banca avesse valutato l'immobile meno di quanto lo avrei pagato.

Prima di firmare ho sentito preliminarmente la mia banca, che è una grossa banca italiana di cui per correttezza non faccio il nome. La banca ha valutato l'operazione fattibile e mi ha detto che avrebbe mandato entro 1/2 settimane dall'accettazione della proposta un perito, in maniera da far quadrare i tempi.

Successivamente, siamo a metà marzo quindi in piena emergenza Coronavirus in corso, il venditore ha accettato la mia proposta e tramite i canali telematici della mia banca ho avviato le pratiche burocratiche. Anche in questa fase, nonostante l'emergenza in corso, il personale della banca mi ha rassicurato sul fatto che le perizie venivano comunque fatte, soprattutto nei casi come il mio in cui la casa era vuota. Addirittura, cosa che mi è parsa strana, mi è stato detto che alcuni periti, visto il periodo di emergenza, effettuavano perizie senza recarsi all'interno dell'appartamento, con il solo ausilio delle fotografie e della documentazione. Mi sarebbe comunque andata bene, visto che avevo già fatto valutare la casa da un amico geometra. Fin qui sembrava tutto liscio. Anzi penso tra me e me, l'Italia non si è fermata, almeno su questo. Ma ora arrivano i problemi.

A fine marzo, vista l'assenza di comunicazioni da parte della mia banca comincio a chiamare chiedendo informazioni circa lo stato della pratica, ma non riescono a darmi alcuna indicazione, pricipalmente perchè non riescono ad avere una data per la perizia. Dopo circa una settimana, all'ennesima chiamata, tra l'altro iniziata da me e mai da loro, mi viene detto che la banca ha deciso di sospendere le perizie fino a data da stabilirsi. Morale della favola: dovrò ricontrattare perchè la clausola è quasi in scadenza.

A margine di tutto questo sottolineo che: gli istituti bancari sono aperti, gli studi professionali qualora si rispettino le regole anti-contagio sono aperti, la casa su cui fare la perizia è vuota e il perito potrebbe effettuare la perizia nel pieno rispetto delle regole.

Mi chiedo, se in un periodo di crisi economica in cui stiamo entrando, abbia senso, da parte della banca, bloccare le perizie, almeno quelle dove gli immobili sono vuoti.

Vorrei avere un parere dagli addetti di settore (periti, geometri, dipendenti di banca, etc) circa quello che ho descritto, se cioè hanno notizie di banche che stanno sospendendo le perizie bloccando, di conseguenza il mercato dei mutui.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Le banche stanno lavorando a regime ridotto, di conseguenza rallentano le pratiche, credo sia 'normale'. Calcola un rinvio delle operazioni di un mese rispetto a quanto previsto, parere personale s'intende.
 

Sodis

Membro Attivo
Professionista
Non sono sicuro che il perito possa uscire per recarsi sul luogo della perizia. Innanzitutto bisogna capire se il codice Ateco del perito gli consente di continuare a lavorare normalmente o solo in Smart working, nel secondo caso in caso di controllo non avrebbe una motivazione valida per gli spostamenti.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Non sono sicuro che il perito possa uscire per recarsi sul luogo della perizia. Innanzitutto bisogna capire se il codice Ateco del perito gli consente di continuare a lavorare normalmente o solo in Smart working, nel secondo caso in caso di controllo non avrebbe una motivazione valida per gli spostamenti.
Anche per lui basta che ci sia una farmacia o un negozio di alimentari o adesso anche una libreria (sic!) in zona e il gioco è fatto.:sorrisone:
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Morale della favola: dovrò ricontrattare perchè la clausola è quasi in scadenza.
Direi che è la cosa più ragionevole, a meno che tu non volgi lasciar perdere l'affare.
Anche per lui basta che ci sia una farmacia o un negozio di alimentari o adesso anche una libreria (sic!) in zona e il gioco è fatto.
Qui in Lombardia pare che le librerie restino chiuse, per specifica ordinanza regionale. ;)
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Però i libri si possono acquistare nei supermercati. Le solite pagliacciate all'italiana, dato che non siamo una repubblica federale.
Appunto, potendoli acquistare nei supermercati, le librerie non sono così indispensabili ( senza parlare degli e-book, e dei libri che, chi è abituato a leggere, dovrebbe comunque già avere in casa come “scorta” ).
Si vedranno frotte di persone che al massimo prima leggevano il bugiardino dei farmaci , che di colpo diranno di non poter fare a meno di uscire per acquistare libri
( un po’ come i finti runner, che prima non avevano mai fatto più di due metri a piedi , nemmeno per andare a comprare il pane).
Italia paese per furbi, una vera “furbocrazia”...purtroppo...
 

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