maria antonietta

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Come dice Alessandro diventa inadempiente la parte venditrice.
Ma prima di questo non è chiaro se il muro a te interessa dove si trova o no.
Direi però che ti converrebbe verificare presso un geom. della tua zona che segue le pratiche catastali, se la modifica effettuata dal venditore è essenziale ovvero come dettato dalla circolare dell'Agenzia del Territorio n. 2/2010 del 9/7/2010, se cambia lo stato, la consistenza, l'attribuzione della categoria e della classe per determinare la rendita catastale. Cioè è da verificare se cambia la consistenza dei vani per quell'immobile e di conseguenza la rendita, in quanto da come scrivi la superficie complessiva è la stessa In questo caso non va presentata la variazione. Il notaio "dovrebbe" saperlo, anche se molti notai non sono ancora "bene informati" :triste: e utilizzano la forma più restrittiva.
Resta comunque il fatto che una variazione del genere è veramente inifluente, di conseguenza: 1) puoi raggiungere l'accordo di trattenere una somma equa e pari alla spesa che eventualmente di dovresti sobbarcare in futuro se il venditore non vi dovesse provvedere (obbligato a farlo), depositata dal notaio, fino all'ottenimento dell'eventuale DIA e variazione catastale oppure 2) ottenere uno sconto equo e sempre di pari valore sul prezzo finale provvedento tu a fare la variazione.

Aggiunto dopo 10 minuti :

Scusa geomanera non avevo visto il tuo intervento che approvo in pieno,:ok: e soprattutto contrariamente a quello che alcuni pseudo colleghi vanno dicendo, preciso che il venditore non fa un piacere a fare la modifica, ma è obbligato a farla, pena la nullità dell'atto.:stretta_di_mano:
 

noelferra

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Ho seguito poco la discussione.
Comunque sappiate che se la difformita' non modifica i dati catastali (cioe' non aumentano i vani) non e' necessaria alcuna modifica catastale, per cui l'atto si puo' fare tranquillamente.
Al secondo interlocutore la DIA si puo' fare anche in multa oggi stesso (se la difformita' e' sanabile a mezzo dia) per cui puoi benissimo fare dia in multa e modificare il catasto in due giorni.
Per cui il locale lo puoi stipulare tranquillamente-
Cordialmente
Noel
 

casty64

Membro Junior
Ovvero nel mio caso, con Dia in sanatoria, il Comune da immediatamente il via libera se ritiene l'immobile sanabile, senza lungaggini burocratiche ?
Lo spero vivamente.
 

maria antonietta

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Non è automatico con la sanzione pagata.... La SCIA in sanatoria (ex DIA art. 36 DPR 380) necessita comunque di parere favorevole della Commissione Edilizia ove esistente o in alternativa è valido il tacito assenso dopo 60 gg se il comune è inferiore ai 15000 abitanti o 90 gg. se è superiore e così via... nel tuo caso è stata modificata la consistenza dell'immobile in quanto non più C6 ma A2 di conseguenza è obbligatoria la modifica anche catastale, semprechè rimanga un garage di pertinenza all'appartammento (non obbligatorio solo in certi casi come il centro storico) Per il rogito , se riesci sposta le date, se per te e solo per te non per il venditore è un problema, puoi rogitare solo con la presentazione delle variazioni, fermo restando, annotandolo in atto che ogni qualsivoglia onere inerente e conseguente alle variazioni restano a carico del venditore, magari trattenendo un equo importo depositato dal notaio fino all'effettiva approvazione della variazione. Tieni presente che l'approvazione non è scontata, soprattutto se è stato eliminato l'unico garage di pertinenza.

Aggiunto dopo 1 :

Ricordati che comunque se rogiti e successivamente non viene accettata la sanatoria l'atto è nullo
 

paolo ferraris

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
...a leggere solo qui...in questa sede...quello che una semplice domanda ha scaturito...la dice lunga sulla situazione generale...caotica e insostenibile per una società "civile"....a prescindere dalla "buona volontà" degli attori...a questo punto ha ragione chi cerca di fare il furbo...auguri...
 

casty64

Membro Junior
Non è questione di furbizia, che in Italia è cmq purtroppo la legge prevalente, in barba alle norme esistenti.
Nel mio caso il tutto nasce dal fatto che le modifiche sono state fatte aprofittando del condono del 86, con una sanatoria approvata dal Comune addirittura nel 93 ....solo che il professionista di allora (lo possino....) per sua negligenza ha sanato tutte le modifiche fatte tranne la chiusura del muro e il riaccatastamento del C/6
Il box nuovo esiste ed è esterno...ed è proprio per quello che me ne sono accorto...in catasto risultavano due C/6 con due subalterni diversi !! solo che prima non si "vedeva" perchè quei furboni del catasto, anche loro bei casinisti, hanno cancellato 3 subalterni (anche di questo ce ne siamo accorti e ripristinandoli sono saltati fuori gli accatastamenti sballati)
Se il geometra incaricato, a suo tempo, avesse presentato un documento grafico corretto e richiesto l'accatastamento unificando il tutto, come si doveva fare già nel 86 adesso era tutto in ordine.
E la signora (anziana) proprietaria, in pratica per una ventina d'anni ha abitato in una tettoia+box (visto che il catasto gli aveva erroneamente cancellato tutta la casa) ed era ignara di tutto questo casino.

Il casino adesso è mio, perchè ho in ballo tutta una serie di lavori che avrei dovuto completare appena dopo il rogito e cmq entro il 2010. Invece a questo punto, nonostante il Comune avesse già approvato tutto (almeno così si riteneva) siamo al punto di partenza e non ho ancora capito quando finiremo tutta questa tiritera

Pensando che il Comune ci ha messo un paio di settimane solo per dare accesso alla cartella di pratica e 21 giorni per dare una risposta in merito al condono allora presentato...siamo a posto...
 

casty64

Membro Junior
Tutto vero, peccato che una persona normale di solito non è un esperta di urbanistica, di catasto ecc. e si mette nelle mani di professionisti...sperando siano seri...
E meno male che io bazzicando un po con i temi fiscali mi sono accorto che c'erano incongruenze nei dati catastali.
Quindi uno normalmente è convinto di avere tutto a posto, salvo poi scoprire che chi a suo tempo avrebbe dovuto provvedere, ha fatto una bestiata...

E cmq adesso moltissimi sono i casi in cui uno vende una casa dopo averla comprata dal costruttore e scopre che a catasto o in comune lo stesso ha inserito delle piantine totalmente diverse dalla realtà. Un mio conoscente ha scoperto che il suo immobile era segnato come trilocale mentre di locali ne aveva solo 2....tanto per dirne una.
Il problema è che tutte queste furbizie poi ricadono sull'ultimo della lista, il malcapitato di turno che si trova sorprese di ogni tipo e deve correre a rimediare.

Ovviamente qualche furbo (molti) continua a persistere e provarci. Il senso civico è qualcosa che in Italia non esiste e infatti siamo un paese allo sbando.
 

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