Buondì, ho questa problematica e spero che possiate darmi una risposta...
Tramite agenzia immobiliare nel mese di agosto 2017 ho deciso di comprare casa e una volta fatta la proposta d'acquisto (155.000,00€) con una prima caparra da 5.000,00€, il venditore accetta. Da specificare che sul compromesso risulta una sola ipoteca volontaria sull'immobile. Nel frattempo inizio a girare per le varie banche alla ricerca del mutuo (da 124.000,00€) e una volta trovata, due mesi dopo verso una seconda caparra da 26.000,00€ al venditore. A 20 giorni dal rogito mi chiama il notaio dicendomi che ci sono due ipoteche volontarie sull'immobile, di cui una facilmente estinguibile, per l'altra banca invece, i venditori hanno chiesto un saldo e stralcio di 20.000,00€ in meno per poter chiudere il mutuo e la cancellazione dell'ipoteca, ma ad oggi la banca non gli ha ancora risposto. Ovviamente il "nervoso" con l'agenzia non ve lo sto a scrivere qui. Arrivati agli sgoccioli per il termine del compromesso (31/12/2017), mi hanno proposto di posticipare il rogito al 31/01/2018 (questo per evitare che gli facessi causa e chiedere legittimamente il doppio della caparra) + una copia delle chiavi per prendere già possesso dell'immobile. Tramite il loro legale mi hanno proposto di poter fare una trascrizione del preliminare (a loro spese), una iscrizione di una ipoteca dal valore di 50.000,00€ (a mia garanzia) su un altro loro immobile (nel caso in cui tutto decadesse), più 15.000,00€ intestati a me che restano in custodia all'avvocato. Ora vi chiedo se posso accettare tale proposta e iniziare a fare i lavori di ristrutturazione all'interno dell'immobile essendone il possessore ma non ancora il proprietario? La trascrizione mi tutelerebbe...ma fino a quando? E se la banca verrà a pignorare?
Tramite agenzia immobiliare nel mese di agosto 2017 ho deciso di comprare casa e una volta fatta la proposta d'acquisto (155.000,00€) con una prima caparra da 5.000,00€, il venditore accetta. Da specificare che sul compromesso risulta una sola ipoteca volontaria sull'immobile. Nel frattempo inizio a girare per le varie banche alla ricerca del mutuo (da 124.000,00€) e una volta trovata, due mesi dopo verso una seconda caparra da 26.000,00€ al venditore. A 20 giorni dal rogito mi chiama il notaio dicendomi che ci sono due ipoteche volontarie sull'immobile, di cui una facilmente estinguibile, per l'altra banca invece, i venditori hanno chiesto un saldo e stralcio di 20.000,00€ in meno per poter chiudere il mutuo e la cancellazione dell'ipoteca, ma ad oggi la banca non gli ha ancora risposto. Ovviamente il "nervoso" con l'agenzia non ve lo sto a scrivere qui. Arrivati agli sgoccioli per il termine del compromesso (31/12/2017), mi hanno proposto di posticipare il rogito al 31/01/2018 (questo per evitare che gli facessi causa e chiedere legittimamente il doppio della caparra) + una copia delle chiavi per prendere già possesso dell'immobile. Tramite il loro legale mi hanno proposto di poter fare una trascrizione del preliminare (a loro spese), una iscrizione di una ipoteca dal valore di 50.000,00€ (a mia garanzia) su un altro loro immobile (nel caso in cui tutto decadesse), più 15.000,00€ intestati a me che restano in custodia all'avvocato. Ora vi chiedo se posso accettare tale proposta e iniziare a fare i lavori di ristrutturazione all'interno dell'immobile essendone il possessore ma non ancora il proprietario? La trascrizione mi tutelerebbe...ma fino a quando? E se la banca verrà a pignorare?