Karl HEINZ

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Grazie Maria...per il tuo punto di vista....

Credo anche io...che il punto CENTRALE della questione sia il valore a cui viene venduto l'immobile....se ho una perizia che il valore è 100....e l'operazione si conclude a 50....è normale...che un futuro (NON AUSPICABILE) :D il curatore che si ritrova ad affrontare debiti di 50...possa giustamente (è LEGGE) dire...NO NO...facciamoci dare indietro l'immobile...e lo realizziamo a prezzo di mercato..così da soddisfare + creditori possibili.... !!!!! Il punto credo è che per il PENSIERO del potenziale compratore in questo momento sia che LA COSA SIA AUTOMATICa.....Compro a X....L'azienda Fallisce...e mi riprendono l'immobile....NO....dipende da alcune VARIABILI....

CMQ....il mio piano "industriale"...non è quello di proseguire...ma di pagare quello che devo pagare...e chiudere...NON CI SARANNO SCHERZI FUTURI....:)
 

Antonello

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Anche la proposta di farlo diventare liquidatore...mi sembra una buona idea...ma non potrebbe conplicare ulteriormente le cose...nel senso...(sono ignorante in materia) il liquidatore non ha costi o responsabilità?...

Vedi, proporgli di essere lui il liquidatore della Società è semplicemente una dimostrazione, nei suoi confronti, della bontà dell'operazione.
Non so che mestiere faccia l'acquirente, ma potresti anche dirgli o tu o il tuo commercialista di fiducia.
Questa offerta, che non comporta alcun responsabilità se uno esegue con coscienza l'incarico ricevuto, è anche per fargli capire che non esistono trabocchetti di alcun genere.
Io sono stato nominato liquidatore di tre società, sono ancora vivo e, a parte le "rognette" che ho dovuto superare, è stata un'esperienza utilissima.

preoccupazione del potenziale compratore è quella che ci siano dei debiti EXTRA...fuori dai documenti..che possano essere reclamati ad anni distanza

La speranza è che abbia un competente commercialista.
Certi dubbi appaiono anche a me fuori luogo, se a loro consegni la contabilità o come dici "apri le carte fiscali".

la vendita avverrebbe ad un valore di mercato congruo

Se, una volta programmato il piano di intervento, tu e l'acquirente andate dai creditori, li pagate, sempre presente l'acquirente, e poi dichiarate nell'atto un prezzo di mercato "congruo" non capisco chi possa chiedere un'azione revocatoria.
L'azione revocatoria, art. 2901 e seguenti del codice civile, può essere chiesta da un creditore, ma se pagate tutti i creditori, fisco compreso, quale è la paura.
 

francesco1

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Scusate l’intrusione, mi sembra che dal 2005 i tempi della revocatoria fallimentare siano stati dimezzati.
Se il venditore è soggetto fallibile vi è il rischio concreto per l’acquirente di inciampare nella revocatoria fallimentare ma questo rischio si è molto attenuato con le modifiche legislative del 2005 ed è stato anche chiarito.
Gli atti con i quali il fallito ha venduto beni di sua proprietà al prezzo di mercato possono essere revocati solo se effettuati nei sei mesi precedenti la dichiarazione di fallimento (e non più nell'anno precedente), e il curatore fallimentare deve dimostrare che l'acquirente era a conoscenza dello stato di insolvenza, cioè che il venditore era incapace di fare fronte regolarmente alle proprie obbligazioni, dunque il fallimento era prossimo (d.l. 35/2005, convertito nella legge 80/2005).
Se però la vendita è avvenuta a un prezzo ridotto, cioè quando il prezzo pagato è inferiore di almeno un quarto rispetto al valore di mercato del bene venduto, può essere revocata se effettuata nell'anno anteriore alla sentenza di fallimento (prima il termine era di due anni. Questo è un aspetto che deve essere attentamente considerato prima di dichiarare davanti al notaio un prezzo inferiore al reale.
Il legislatore inoltre ha voluto azzerare completamente il rischio per chi acquista la prima casa. Oggi non è soggetta all'azione revocatoria la vendita al "giusto prezzo" di un immobile destinato a costituire l'abitazione principale dell'acquirente, o di suoi parenti e affini entro il terzo grado.
Quanto sopra potrebbe tranquillizzare l'acquirente e sarebbe anche importante dimostrare che non vi è un evidente stato di insolvenza (protesti, revoca cai, operatività fidi...). Ovviamente dichiarando il giusto prezzo in atto a tutela di entrambi.
ti auguro di superare questa fase critica nel migliore dei modi.
 

Karl HEINZ

Nuovo Iscritto
Ecco...adesso...non so' più come comportarmi...dopo l'intervento di Francesco (che ringrazio) ......ho un po' di confusione...ma IL CONCETTO NON CAMBIA....farò vedere che con i soldi della vendita chiuderò tutti i debiti e stop...

Cmq...adesso rimane la curiosità...veramente dal 2005 in avanti è cambiata la legge?:domanda:
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Sì e puoi verificare il tutto cercando su internet:

testo nuova legge fallimentare
nuova legge fallimentare 2007
confronto tra testo nuovo e previgente

Buona lettura (è utile).
 

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