joshuatri

Membro Attivo
Professionista
ASP o ASL o come dir si voglia visto che ogni anno cambiano sigla.. Mah non lo so... la verità è che se mandi una lettera di un legale la gente si chiude a riccio e "resiste" tanto queste cose al solito sono lunghe... ora io non so dove tu ti trovi, ma è possibile che ci siano finanziamenti per la sostituzione dei manti in eternit anche con il fotovoltaico, dico potrebbe essere una soluzione da proporre ai titolari... potrebbero riceverne un vantaggio economico... anche il governo nazionale ha in mente di predisporre dei finanziamenti per la sostituzione dei manti in eternit... bisogna capire se e quando...
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Per il mesotelioma non c'è soglia di esposizione come per qualunque altro tumore. Anche se pare non sia vero, ed in effetti è ragionevole che non lo sia. Per fortuna il mesotelioma è un tumore estremamente raro, se tutti gli esposti si ammalassero, ci estingueremmo in 40 anni. Non si sa perché, ma è così. Per il tumore al polmone è causa sufficiente, ma soprattutto sinergica con il fumo, aumenta il rischio in maniera esponenziale. La fibrosi polmonare invece necessità ampia esposizione, in genere. Detto ciò, non voglio dire che l'amianto sia bello e buono, ma non devi nemmeno essere così terrorizzata dalla cosa. O sei in mezzo ai monti e respiri aria senza fibre, o se abiti in zone urbanizzate te le respiri comunque, che tu veda il tetto dalla finestra oppure no.
Purtroppo ne è stato usato tantissimo in tante applicazioni, quindi quello dei tetti è semplicemente quello che vedi.
 

anna.laura

Membro Junior
Privato Cittadino
So dell'opzione fotovoltaico ma come torno a dire atc pare non abbia fondi e i tetti rimarranno lì forever.
Nell'altro caso i proprietari sono vecchi per cui se nessuno li obbliga.... Tanto fra trenta anni ci avrà pensato madre natura e non l'amianto.
Il problema è che le istituzioni stesse vogliono indurmi a una certa rassegnazione/minimizzazione.
Quello dell'Asl dice non c'è niente da fare,loro non sono tenuti a far niente,il rischio c'è a volte più per i vicini che per chi ci abita dentro.
I tapini che ci abitano non possono dire o fare niente...
Per quanto riguarda la pericolosità sono documentati scientificamente mesotelioma da esposizione a cemento amianto.
Certo non lo potrai mai dimostrare in un processo perché ti viene dopo trenta anni e con la scusa che non puoi dimostrare l'origine delle fibre che hai respirato ce l'hai in quel.....
Anche perché quando il m.c'è tu non ci sei più.
Vero che le fibre volano vero anche che se sei vicino ce ne sono molte di più.
La palla che mi spara quello dell'arpa (fibre ubiquitarie)e' appunto un modo per salvarsi il **** e tenere buoni i poveri babbei come me.
Ma oggi c'è internet...e ci sono i casi clinici e gli studi sullo sfaldamento eternit.
Certo fa comodo dire non succede nulla tanto come sempre in questo paese la responsabilità non è mai di nessuno.
Sulla carta l'Asl dovrebbe occuparsene in realtà siccome la situazione e' spinosa meglio evitare.
Dalla regione silenzio.
Anche sta valutazione stato degrado lascia il tempo che trova comunque ringrazio tutti per i consigli e i suggerimenti
Ovviamente avrei dovuto svegliarmi prima ma mi cullo nell'illusione che anni fa i tetti non fossero così conci
Con l'andar del tempo la situazione non può che peggiorare
Ciao a tutti
Il medico dell'Asl ha risposto alla mia mail non ricordandosi che avevo già. Telefonato per lo stesso motivo e mi chiesto il numero di telefono
Vediamo se mi chiama e cosa mi racconta......
Bye
 

anna.laura

Membro Junior
Privato Cittadino
So dell'opzione fotovoltaico ma come torno a dire atc pare non abbia fondi e i tetti rimarranno lì forever.
Nell'altro caso i proprietari sono vecchi per cui se nessuno li obbliga.... Tanto fra trenta anni ci avrà pensato madre natura e non l'amianto.
Il problema è che le istituzioni stesse vogliono indurmi a una certa rassegnazione/minimizzazione.
Quello dell'Asl dice non c'è niente da fare,loro non sono tenuti a far niente,il rischio c'è a volte più per i vicini che per chi ci abita dentro.
I tapini che ci abitano non possono dire o fare niente...
Per quanto riguarda la pericolosità sono documentati scientificamente mesotelioma da esposizione a cemento amianto.
Certo non lo potrai mai dimostrare in un processo perché ti viene dopo trenta anni e con la scusa che non puoi dimostrare l'origine delle fibre che hai respirato ce l'hai in quel.....
Anche perché quando il m.c'è tu non ci sei più.
Vero che le fibre volano vero anche che se sei vicino ce ne sono molte di più.
La palla che mi spara quello dell'arpa (fibre ubiquitarie)e' appunto un modo per salvarsi il **** e tenere buoni i poveri babbei come me.
Ma oggi c'è internet...e ci sono i casi clinici e gli studi sullo sfaldamento eternit.
Certo fa comodo dire non succede nulla tanto come sempre in questo paese la responsabilità non è mai di nessuno.
Sulla carta l'Asl dovrebbe occuparsene in realtà siccome la situazione e' spinosa meglio evitare.
Dalla regione silenzio.
Anche sta valutazione stato degrado lascia il tempo che trova comunque ringrazio tutti per i consigli e i suggerimenti
Ovviamente avrei dovuto svegliarmi prima ma mi cullo nell'illusione che anni fa i tetti non fossero così conci
Con l'andar del tempo la situazione non può che peggiorare
Ciao a tutti
Il medico dell'Asl ha risposto alla mia mail non ricordandosi che avevo già. Telefonato per lo stesso motivo e mi chiesto il numero di telefono
Vediamo se mi chiama e cosa mi racconta......
Bye
Salve sono di nuovo io a chiedere aiuto a chi ne sa piu' di me
Tetti atc giudicati pericolosi da arpa e asl
Ordinanza comune emessa:rimozione obbligaroria entro sei mesi.
Poi sul giornale locale appare la notizia che non vorresti mai leggere.
Anche se ordinanza disattesa nessuna sanzione per legge.
Il comune secondo il giornalista non puo' e non deve intervenire.
Chiedo e' davvero cosi'?
E tutti ci respiriamo amianto in liberta'?e i tetti rimangono in opera?
Altre fonti mi dicono che dovrebbe intervenire il comune per poi rivalersi su atc. Vero? Falso?
Il giornalista mi chiede giustamente gli estremi di legge per questa seconda ipotesi.
Mi potete aiutare?
Che fare?
Grazie
 

ugo56

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve sono di nuovo io a chiedere aiuto a chi ne sa piu' di me
Tetti atc giudicati pericolosi da arpa e asl
Ordinanza comune emessa:rimozione obbligaroria entro sei mesi.
Poi sul giornale locale appare la notizia che non vorresti mai leggere.
Anche se ordinanza disattesa nessuna sanzione per legge.
Il comune secondo il giornalista non puo' e non deve intervenire.
Chiedo e' davvero cosi'?
E tutti ci respiriamo amianto in liberta'?e i tetti rimangono in opera?
Altre fonti mi dicono che dovrebbe intervenire il comune per poi rivalersi su atc. Vero? Falso?
Il giornalista mi chiede giustamente gli estremi di legge per questa seconda ipotesi.
Mi potete aiutare?
Che fare?
Grazie
Se il manufatto è ancora integro NESSUNO può obbligare niente in quanto non ci sarebbero i presupposti di pericolosità. Prevale la logica che NESSUNO PUO' COMANDARE IN CASA MIA se non pregiudica la salute (nel caso dell'eternit) altrui ed anche personale.
 

joshuatri

Membro Attivo
Professionista
In questo articolo che riporto ci sono un po' di risposte anche per la Regione Lombardia, non so se sia la tua.
La bonifica amianto negli edifici privati è un onere che grava esclusivamente sui proprietari (Comune e Asl non sono tenuti infatti ad effettuare sopralluoghi): in particolare pare utile analizzare la disciplina della materia nell’ambito condominale. A tale riguardo differenze ingenti si concretizzano a seconda che l’amianto sia presente negli edifici in forma compatta (cemento-amianto o vinil-amianto) oppure in configurazione friabile.

- Amianto in matrice friabile
In caso di presenza negli edifici di amianto friabile (formato molto pericoloso del materiale, poiché riducibile in polvere con la semplice azione manuale e pertanto più facilmente inalabile) il proprietario dell’edificio (oppure l’amministratore, nel caso di un condominio) è tenuto a comunicare alla Asl di riferimento i dati relativi alla presenza di tale insidioso materiale: l’obbligo è prescritto dalle legge (l. 27 marzo 1992, n. 257) e la sua violazione, nel caso di omessa comunicazione, è suscettibile di sanzione amministrativa (pecuniaria, oltre i 2mila euro in sede edittale).

- Amianto compatto
L’amianto compatto è meno pericoloso (non può essere sbriciolato se non con l’impiego di attrezzi meccanici, pertanto la diffusione di micro-fibre è molto meno probabile) e la sua presenza in edifici in buono stato non fa scattare alcun obbligo di comunicazione. Qualora l’edificio o il manufatto presentino però condizioni di degrado allora il proprietario (o l’amministratore nel caso di un condominio) ha l’obbligo di far effettuare una ispezione con annessa valutazione del rischio: per fare ciò è necessario avvalersi di un tecnico abilitato (o di un’impresa abilitata anch’essa). Qualora dovesse essere accertata la necessità di intervenire sull’amianto (in caso di pericolosità dei manufatti presenti) scatta l’obbligatorietà di rivolgersi ad una ditta specializzata iscritta all’Albo nazionale Gestori ambientali nella categoria 10 (sub categoria 10A o 10B).

- obbligo di indagine e del programma di controllo e manutenzione dei manufatti:
i proprietari degli stabili nei quali si sospetta la presenza di amianto e/o di manufatti che lo contengono sono tenuti, ai sensi delle normative vigenti (DM 06/09/994 e succ. modifiche ed integrazioni) a condurre specifiche indagini in merito.
Le indagini devono verificare la presenza o meno di amianto sia mediante i dati riguardanti la storia del manufatto (ad es. la data di acquisto e l’eventuale documentazione della ditta produttrice) sia mediante l’esecuzione di specifiche analisi per la ricerca delle fibre di amianto.

In caso di presenza di amianto il proprietario dell’immobile o il responsabile dell’attività che in esso si svolge sono tenuti ad attuare un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo il rischio per gli occupanti come stabilito dal DM 06/09/1994.

-obbligo di valutazione dell’indice di degrado delle coperture
La DDGS n. 13237/08 della Regione Lombardia ha inoltre definito un’ulteriore disposizione obbligatoria a carico dei detentori di coperture contenenti amianto rappresentata dalla valutazione dell’indice di degrado delle coperture.

In base ai risultati dell’indice di degrado è previsto uno scadenziario temporale al quale i detentori delle coperture dovranno attenersi al fine di programmare la messa in sicurezza e lo smaltimento finale.

- obbligo di denuncia dei manufatti:

in base al Piano Regionale Amianto Lombardia approvato con Dgr VIII/1526 del 22.12.2005 i soggetti pubblici e proprietari privati hanno l’obbligo di denunciare all’ASL la presenza di manufatti contenenti amianto in matrice friabile, mediante apposito modulo allegato alla stessa Dgr.
La legge n. 17/2003 art.1 ha esteso tale obbligo anche ai manufatti in cemento-amianto (in genere identificati con il nome commerciale di “eternit”).
Il Censimento dei manufatti viene effettuato dalla ASL in collaborazione con i Comuni e le Province.
Ai Comuni è attribuito il compito di sensibilizzare e informare la cittadinanza in merito agli obblighi suddetti. A tal proposito il Comune di **** ha affisso, a suo tempo, specifici manifesti.

- obbligo di bonifica dei manufatti:
in base agli esiti del programma di controllo e manutenzione e della valutazione dell’indice di degrado, il proprietario/detentore può essere tenuto ad effettuare la bonifica dei manufatti contenenti amianto.
Per quanto riguarda le coperture I metodi di bonifica previsti dalla normativa vigente sono:

a. sopracopertura
sulla copertura contenente amianto, che non è rimossa, è posata un’altra copertura di materiale idoneo, a condizione che il fabbricato sia in grado di reggere l’ulteriore struttura.

b. incapsulamento
sulla copertura contenente amianto, che non è rimossa, sono applicati prodotti ricoprenti, in merito ai quali dovrà essere certificata l’efficacia e monitorato nel tempo lo stato di conservazione.

c. rimozione
la copertura contenente amianto è rimossa e sostituita con un’altra copertura di materiale idoneo.

Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 277/91 per i lavori di demolizione e di rimozione di manufatti contenenti amianto è obbligatorio presentare un piano di lavoro all’ASL. Lo smaltimento dei manufatti rimossi non rientra nella gestione dei rifiuti urbani e speciali ed è a carico del soggetto che effettua l’intervento di rimozione.

il tutto riguarda la regione lombardia, ma più dipende da provincia a provincia come decidono di fare; io posso solo consigliare di fare la segnalazione all’ASL della propria provincia, saranno poi loro a provvedere alle analisi e nel caso contattare il proprietario dell’edificio.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Prevale la logica che NESSUNO PUO' COMANDARE IN CASA MIA se non pregiudica la salute (nel caso dell'eternit) altrui ed anche personale.
beh però lo smonti e te lo tieni in salotto. Questa è casa tua. Se è fuori devi rispettare l'aria che respiriamo tutti. Mi sembrano prese di posizione stupide. Avete mai avuto in famiglia un malato di tumore al polmone che non ha mai fumato una sigaretta? Tumore che lo ha portato a sofferenze fino alla morte in un anno? Non ragionereste così .....
Saluti
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Beh, infatti ha premesso se è ancora integro, cioè non disperde fibre. Se disperde perché si sgretola purtroppo diventa un problema non da poco. Non so però se possono obbligati a rimuoverlo o incapsularlo.
Per il discorso tumore polmonare il fumo è solo uno, forse il più grande, fra i responsabili, certo non l'unico. Sembra che una grossa percentuale, forse addirittura un 20%, possa riconoscere come causa ad esempio il radon, e puoi farci ben poco.
Detto questo, senza voler sminuire il problema amianto, siamo pieni di problemi di salute e contraddizioni. Abbiamo tolto il piombo dalla benzina, neurotossico, per metterci il benzene, cancerogeno...vedete voi...
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Infatti la sensibilizzazione non deve essere solo legata ad un obbligo di legge mi spiego? Ma ad un discorso di salute in generale. Ormai si sa cosa ci aspetta a tutti cerchiamo di salvarne qualcuno.
 

anna.laura

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti la sensibilizzazione non deve essere solo legata ad un obbligo di legge mi spiego? Ma ad un discorso di salute in generale. Ormai si sa cosa ci aspetta a tutti cerchiamo di salvarne qualcuno.
Grazie a tutti ma nel mio caso e'DOCUMENTATO che i tetti sono pericolosi.
Ordinanza per RIMOZIONE emessa.
Sono gia' stati analizzati e sono da bonificare.
Disperdono fibre.
La mia domanda era se poi non lo fanno non c'e' nessuna sanzione? E rimangono dove sono?
 

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