Salve, ho stipulato 19/05/2018 un contratto di prevendita per un appartamento... purtroppo a causa della banca dell' impresario che non è ancora riuscita a fare il frazionamento la data prevista per il rogito, il 15/07/2018, non sarà rispettata. Il termine può essere prorogato per cause non imputabili alle parti, e detto questo vorrei sapere: io posso rifiutare la proroga del rogito e riavere indietro la caparra versata o rischio di perdere tutto?
Se la scadenza è perentaria, in quanto il preliminare contiene una clausola risolutiva espressa che così dispone, il contratto può essere risolto il giorno dopo per inadempimento della parte colpevole del ritardo... sarà quindi possibile in questo caso recuperare la caparra versata (anzi... se ne potrebbe chiedere in restituizione il doppio).
Se la scadenza non risultasse perentoria... contenendo il preliminare la classica dicitura (entro e non oltre)... non è possibile dichiarare il contratto immediatamente risolto per inadempimento allo scadere del termine.
Sarà invece necessario inviare una diffida ad adempiere concedente una proroga di 15 giorni, terminata la quale si potrà procedere invocando la risoluzione del contratto per inadempimento della controparte.
Per esperienza i problemi col frazionamento dell'ipoteca sono diventati all'ordine del giorno. C'è una vera e propria battaglia tra la banca ed il costruttore, che spesso oggi lavora con margini risicatissimi, per stabilire quale debba essere il rientro relativo ad un singolo immobile ceduto, soprattutto se l'ipoteca risulti legata ad un unico piano di lottizzazione...
In una situazione del genere cercherei di avere un attimo di pazienza anche se immagino che crescano i timori di una possibile situazione di crisi che riguardi l'impresa venditrice...
Quando hai sottoscritto il preliminare ti hanno garantito i pagamenti con una fideiussione?