Umberto Granducato

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Ragazzi credo sia meglio interrompere la discussione... credevo di trovare gente del "real estate"in questo blog, ma noto che il problema è strutturale.
Allora ben vengano le varie Luis Vuitton che comprano le nostre Bulgari (pochi giorni fà); ancora non siamo in grado di costruirlo, il mercato. Grazie lo stesso, arrivederci.

Io di grossi problemi strutturali non ne vedo. Se il mercato siamo in grado di costruirlo o meno magari riprova a dircelo fra 20 anni.
Grazie a te, umilmente ;)
 

Simone09

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Tuttavia credo, anch'io umilmente, che questo accontentarsi, questo essere "semplici mediatori" del "settore immobiliare", sia la causa della nostra economia stagnante da oltre 20 anni, il cui pil cresce dell'1% da parecchi anni orsono e degli evidenti problemi che ha, soprattutto nelle regioni del sud.
E vi assicuro che prescindo anche dal settore imm.re, non mi riferisco solo a questo.
Il problema del nanismo riguarda tutti i settori.
 

Antonello

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Qualcuna (Gabetti, Toscano, Tecnocasa, ecc.) sfruttando il lavoro giovanile e trasformando questi giovani in carne da macello.
E ciò non va assolutamente bene in un paese sviluppato ed emancipato come il nostro che ha messo al bando da anni la schiavitù.
 

vixent

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Professionista
milioni di micro imprese che popolano il nostro Paese

caro Simone dimentichi che i grandi colossi industriali hanno bisogno di queste microimprese tanto è vero che terzializzano il lavoro a costoro appunto per mantenere bassi i costi di gestione ,senza di loro i grossi gruppi industriali non potrebbero più esistere in Italia ,tanto è vero che nei paesi dove esistono queste microimprese la crisi è stata più contenuta e giusto per chiarezza ci sono industrie che a fronte di alti fatturati falliscono lo stesso perchè il fatturato è una cosa l'utile di bilancio è un altra
cordialmente
 
I

immpittaro

Ospite
Beh tutti addosso a Simone.........che se capisco bene quel che vuol dire non ha tutti i torti....del resto Simone non puoi dire ai mediatori-sensali che il loro ruolo è vecchio e statico.....perchè alla maggior parte dei mediatori il fatto di sollazzarsi in paese facendo affari tra uno spritz e l'atro piace più di tante altre cose.......:risata::risata::risata:

e comunque non siamo certo una categoria produttiva di pil ....non ci puoi paragonare a chi come il made in Italy tiene su questo paese.....al più non siamo agrappati altro che tenere su il pil :risata::risata::risata::sorrisone::sorrisone::sorrisone::sorrisone:
 

Umberto Granducato

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Tuttavia credo, anch'io umilmente, che questo accontentarsi, questo essere "semplici mediatori" del "settore immobiliare", sia la causa della nostra economia stagnante da oltre 20 anni, il cui pil cresce dell'1% da parecchi anni orsono e degli evidenti problemi che ha, soprattutto nelle regioni del sud.

Cosa dovrebbero fare i mediatori secondo te?
 

Simone09

Nuovo Iscritto
Industrializzare il settore e non avere solo una visione a breve termine, come la maggior parte di noi Italiani.
Pensare ad una industria dei servizi imm.ri.
Ricordo a Vinxent che avere microimprese significa anche avere problemi nella continuità aziendale; infatti nella maggior parte dei casi in cui venga a mancare il titolare/fondatore l'attvività si estingue e dunque non permettendo mai al tessuto produttivo del Paese di consolidarsi, venendo meno gli incentivi ai grandi investimenti al progresso tecnico e allo sviluppo, quindi, dei settori economici, incluso quello imm.re.
Inoltre i grossi "gruppi industriali" quali Fiat siano sempre stati sanguisughe dei governi e quindi dei contribuenti come noi. mentre aziende come Eni o Enel o anche Telecom siano stato ex monopoliste dello Stato(anche se di fatto lo sono anche oggi, come possiamo constatare) successivamente semi-privatizzate.
Provate voi a proporre ai consumatori dei nostri servizi un servizio nuovo, innovativo, originale, vediamo come vi rispondono.
E poi la diffidenza delle persone e la loro presunzione di saper sempre fare da soli dove la mettete?
E questo perchè, semplicemente, per i motivi da ma delineati precentemente.
Se si fosse sviluppata un SERIA industria dei servizi di intermediazione molto probabilmente oggi non saremmo stati in certe imbarazzanti situazioni. Invece da che mondo è mondo la radicata cultura dell'accattonaggio, della surpeficialità, del pressappochismo e della approssimazione hanno, purtroppo, rovinato la libera iniziativa in molti settori.
Con la differenza che quelli imm.ri come quelli finanziari, visto che sopravvivono proprio grazie alla fiducia che il cliente vi ripone, ne hanno sofferto di più.
Mi piacerbbe molto sapere come se la passano i promotori finanziari con l'acquisione di nuovi clienti visto che gestiscono direttamente il denaro liquido e non quello immobilizzato in beni immobili.
Buona sera.
 

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