Sto seguendo con attenzione la discussione.
Mettiamo da parte per un attimo diatribe congressuali e precongressuali, e se ci sono, eventuali prese di posizione preconcette dovute all'appartenenza ad uno schieramento piuttosto che ad un altro. E che nessuno si offenda per carità, non è mia intenzione.
Sto parlando come l'ultimo degli agenti immobiliari un po' tonto e molto dissiluso, lontano dai giochi di potere, lontano da grossi interessi economici, e che ha come unico e finale obiettivo quello di poter esercitare questa professione serenamente, proficuamente, e con pochi lacci e lacciuoli burocratici peraltro insensati vessatori ed inutili
Presumo che il mio profilo corrisponda a quello del 90% degli agenti immobiliari.
Una cosa mi sfugge.
Se da un lato se per ogni patentino corrisponde 1 agenzia autonoma ed indipendente vuol dire che ogni agente immobiliare regolarmente iscritto a ruolo alla fine lavorerà sempre e comunque da solo, e dovrà sempre e comunque barcamenarsi non si riuscirà a crescere in maniera significativa
D'altra parte concordo che 1 patentino per 12 agenzie possa agevolare i franchising, e portare ad una sorta di sfruttamento di manovalanza a basso costo.
Ma non esiste una via di mezzo ?
Mi spiego, perchè non posso aprirmi due o tre agenzie, e non avendo il dono dell'ubiquità mettere un preposto per ogni agenzia sotto la mia diretta responsabilità penale e civile.
L'equazione 1 patentino = 1 agenzia, provoca come sta provocando l'esasperata frammentazione del settore
Il sentenziare Chiunque sia a contatto con il pubblico deve essere iscritto a ruolo significa questo.
Il giovane che si affaccia al nostro mondo in possesso di regolare patentino, dovrà per forza di cose lavorare presso un'altra agenzia, se bravo ruberà il lavoro ed i clienti ai suoi titolari e si metterà, quando pronto, in proprio, creando un nuovo soggetto economico.
I titolari che proprio fessi non sono, cercheranno di sfruttare il più possibile quel ragazzo tanto, se è un asino cambierà lavoro, e se è bravo andrà poi per la sua strada.
Questa è la realtà
D'altra parte non voglio che si creino assolutamente le condizioni idonee atte allo svilimento della professione ed alla creazione di situazioni favorevoli per i grossi gruppi in franchising
Quindi? chi mi aiuta a darmi delle risposte articolate
Mettiamo da parte per un attimo diatribe congressuali e precongressuali, e se ci sono, eventuali prese di posizione preconcette dovute all'appartenenza ad uno schieramento piuttosto che ad un altro. E che nessuno si offenda per carità, non è mia intenzione.
Sto parlando come l'ultimo degli agenti immobiliari un po' tonto e molto dissiluso, lontano dai giochi di potere, lontano da grossi interessi economici, e che ha come unico e finale obiettivo quello di poter esercitare questa professione serenamente, proficuamente, e con pochi lacci e lacciuoli burocratici peraltro insensati vessatori ed inutili
Presumo che il mio profilo corrisponda a quello del 90% degli agenti immobiliari.
Una cosa mi sfugge.
Se da un lato se per ogni patentino corrisponde 1 agenzia autonoma ed indipendente vuol dire che ogni agente immobiliare regolarmente iscritto a ruolo alla fine lavorerà sempre e comunque da solo, e dovrà sempre e comunque barcamenarsi non si riuscirà a crescere in maniera significativa
D'altra parte concordo che 1 patentino per 12 agenzie possa agevolare i franchising, e portare ad una sorta di sfruttamento di manovalanza a basso costo.
Ma non esiste una via di mezzo ?
Mi spiego, perchè non posso aprirmi due o tre agenzie, e non avendo il dono dell'ubiquità mettere un preposto per ogni agenzia sotto la mia diretta responsabilità penale e civile.
L'equazione 1 patentino = 1 agenzia, provoca come sta provocando l'esasperata frammentazione del settore
Il sentenziare Chiunque sia a contatto con il pubblico deve essere iscritto a ruolo significa questo.
Il giovane che si affaccia al nostro mondo in possesso di regolare patentino, dovrà per forza di cose lavorare presso un'altra agenzia, se bravo ruberà il lavoro ed i clienti ai suoi titolari e si metterà, quando pronto, in proprio, creando un nuovo soggetto economico.
I titolari che proprio fessi non sono, cercheranno di sfruttare il più possibile quel ragazzo tanto, se è un asino cambierà lavoro, e se è bravo andrà poi per la sua strada.
Questa è la realtà
D'altra parte non voglio che si creino assolutamente le condizioni idonee atte allo svilimento della professione ed alla creazione di situazioni favorevoli per i grossi gruppi in franchising
Quindi? chi mi aiuta a darmi delle risposte articolate