enrikon

Membro Senior
La casina che ho scelto era un po' fuori budget per me; è stato proprio mio padre che, a colpo d'occhio, ha detto "Questa casa, i soldi li vale"... se fosse stato per me, pur molto tentata, forse non l'avrei presa... mio padre mi ha lanciata, ha chiesto TUTTI i documenti relativi all'immobile per studiarseli e il giorno dopo abbiamo fatto la proposta!

Raro caso di un genitore "illuminato". Ma una rondine non fa primavera.

Credimi, noi abbiamo le statistiche in testa. Quasi sempre i genitori sono quelli che fanno saltare gli affari. Qualche volta giustamente, ma il più delle volte per puro impulso a imporre la loro volontà, sotto sotto convinti di avere un figliolo ebete.

Io non lo so. Sarà che ho una mamma di origine anglosassone ma a 18 anni mi ha dato una bella pedata nel sedere per andare a fare il militare. E guai se avessi provato a farmi esonerare! :confuso:
Quando mi sono sposato, mio padre mi ha dato una grossa mano per comprare casa, ma se gli avessi chiesto di accompagnarmi per un parere (è ingegnere) mi avrebbe risposto: "...ma a 30 anni hai ancora bisogno del parere del papà??"

Voglio dire che in Italia, questi genitori così apprensivi e oppressivi fanno più danni della grandine. E poi ci ritroviamo con questi figli "bamboccioni" che a 40 anni sono ancora in casa fra le scatole dei genitori... :occhi_al_cielo:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Secondo me, comunque, quelli che fanno più danni, al di là dei genitori, sono i cosiddetti "tecnici", spesso amici degli acquirenti, a volte ragazzini diplomati da poco, ma di cui gli acquirenti si fidano ciecamente, che riescono a rovinare anche delle trattative bene avviate...

I genitori, soprattutto se intervengono finanziariamente, penso abbiano il diritto di dare un parere, ma non di scegliere loro la casa, imponendo i propri gusti e, invece, adesso, abbiamo due trattattive in cui è in corso una lotta tra genitori e figli per la scelta della casa dei "loro" sogni...

Silvana
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
.... Dico la mia, ma ovviamente potrei sbagliarmi: non è che, forse, i clienti percepiscono la tua ansia di vendere la casa e stai loro un po' troppo addosso?... me lo fanno pensare diversi fattori: ad esempio, il parente morto all'improvviso oppure l'aver fissato un appuntamento senza poi averlo rispettato... sono proprio scuse di un cliente in imbarazzo che non sa come togliersi di mezzo....

Non credo proprio, perché non ho mai richiamato, se non perché d'accordo nel risentirci. Di immobili non ne vendo uno, ma diversi, così come li compro. Quindi non credo di avere questo tipo di ansia. In più su alcuni ci sono degli agenti immobiliari: saranno ansiosi pure loro? Tutto può essere.
 

sottoiltetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Il tempo di vendita va di sicuro oltre i sei mesi.
Gli ultimi dati mostrano che nelle grandi città le tempistiche di vendita si attestano intorno ai 168 giorni contro i 156 giorni registrati a gennaio 2010.
I tempi di vendita nei capoluoghi di provincia hanno una media di 201 gg contro i 167 di gennaio 2010 ed infine i comuni dell'hinterland delle grandi città hanno fatto registrare 206 gg contro 188 di gennaio 2010.
Tempi di vendita ancora in aumento dunque in tutte le realtà: grandi metropoli, capoluoghi di provincia e hinterland delle grandi città.
Nelle realtà metropolitane i tempi di vendita, anche se in aumento, sono più brevi rispetto alle altre, grazie ad un maggior dinamismo del mercato.
 

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