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Sara11111
Ospite
Buongiorno
sono una studentessa universitaria che ha stipulato un contratto di locazione per studenti universitari di durata annuale. Il contratto è cointestato a me e a altri due studenti. Nel contratto siamo tutti e tre indicati come conduttori. Due dei coinquilini hanno deciso di andarsene (adducendo gravi motivi) e lo hanno comunicato tramite raccomandata al proprietario ma non a me, tanto che io non so nemmeno quando una dei due andrà via. Il contratto contiene solo la cifra totale da pagare ma non la ripartizione.
Il contratto che abbiamo firmato conteneva anche la seguente clausola:
Articolo 9 I conduttori hanno facoltà di recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi mediante lettera raccomandata almeno tre mesi prima della scadenza. Tale facoltà è consentita anche ad uno o più dei conduttori firmatari ed in tal caso, dal mese dell'intervenuto recesso, la locazione prosegue nei confronti degli altri, ferma restando la solidarietà dei conduttori recedenti per i pregressi periodi di conduzione.
Ora il proprietario, comunicandomelo solo a voce, pretenderebbe che dal prossimo mese io pagassi l'intero affitto da sola e mi farebbe la "cortesia" di farmi uno sconto ma comunque la quota sarebbe superiore a quello che pagavo finora.
Io, se avessi saputo le intenzioni dei miei coinquilini, avrei anche io chiesto il recesso per gravi motivi in quanto impossibilitata a far fronte ad un canone che improvvisamente si triplica.
La mia domanda è quindi: qualcuno avrebbe dovuto darmi comunicazione scritta anticipatamente?
E visto che questo non è avvenuto, gli altri due coinquilini sono comunque sciolti dall'obbligo di versare la loro quota? E io posso chiedere il recesso senza il necessario anticipo (visto che improvvisamente mi ritrovo a pagare da sola l'affitto)? Oppure se non posso fare quello, posso continuare a pagare la quota che pagavo finora fino alla fine del contratto?
Aggiungo che il contratto scade fra 3 mesi.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi (magari fornendomi anche gli opportuni riferimenti di legge).
sono una studentessa universitaria che ha stipulato un contratto di locazione per studenti universitari di durata annuale. Il contratto è cointestato a me e a altri due studenti. Nel contratto siamo tutti e tre indicati come conduttori. Due dei coinquilini hanno deciso di andarsene (adducendo gravi motivi) e lo hanno comunicato tramite raccomandata al proprietario ma non a me, tanto che io non so nemmeno quando una dei due andrà via. Il contratto contiene solo la cifra totale da pagare ma non la ripartizione.
Il contratto che abbiamo firmato conteneva anche la seguente clausola:
Articolo 9 I conduttori hanno facoltà di recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi mediante lettera raccomandata almeno tre mesi prima della scadenza. Tale facoltà è consentita anche ad uno o più dei conduttori firmatari ed in tal caso, dal mese dell'intervenuto recesso, la locazione prosegue nei confronti degli altri, ferma restando la solidarietà dei conduttori recedenti per i pregressi periodi di conduzione.
Ora il proprietario, comunicandomelo solo a voce, pretenderebbe che dal prossimo mese io pagassi l'intero affitto da sola e mi farebbe la "cortesia" di farmi uno sconto ma comunque la quota sarebbe superiore a quello che pagavo finora.
Io, se avessi saputo le intenzioni dei miei coinquilini, avrei anche io chiesto il recesso per gravi motivi in quanto impossibilitata a far fronte ad un canone che improvvisamente si triplica.
La mia domanda è quindi: qualcuno avrebbe dovuto darmi comunicazione scritta anticipatamente?
E visto che questo non è avvenuto, gli altri due coinquilini sono comunque sciolti dall'obbligo di versare la loro quota? E io posso chiedere il recesso senza il necessario anticipo (visto che improvvisamente mi ritrovo a pagare da sola l'affitto)? Oppure se non posso fare quello, posso continuare a pagare la quota che pagavo finora fino alla fine del contratto?
Aggiungo che il contratto scade fra 3 mesi.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi (magari fornendomi anche gli opportuni riferimenti di legge).