Greta Phlix

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Agente Immobiliare
A marzo, dopo 3 mesi di trattative, ho fatto firmare una proposta d'acquisto. Dopo l'accettazione ho spedito copia tramite raccomandata a/r. Questa raccomandata viene ritirata 3 settimane dopo ma nel mentre mi sento più volte con il loro notaio, che tuttavia non mi chiede mai niente tipo documenti del venditore o altro. Dopodichè, una settimana prima della firma del preliminare, gli acquirenti sono andati a ritirare i mobili che avevano depositati nella proprietà in attesa della firma del preliminare e hanno comunicato al proprietario che non intendevano più acquistare. Con me non si sono fatti sentire proprio. Secondo il mio legale ho diritto solo ad un rimborso spese.
Mi chiedo chi stabilisce l'entità di questo rimborso? Bisogna documentarlo?
Posso invece chiedere una penale a posteriori (non l'avevo concordata, mea culpa...).
In queste vicende si può coinvolgere il giudice di pace?
La malafede è palese ma viene contemplato questo dai giudici?
Voi cosa fareste? Sono in ballo circa 10mila € (al cambio di oggi :risata:)
 

Antonello

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Da come racconti i fatti, anche per me ci sono i presupposti per chiedere il pagamento delle provvigioni.
Ma alla firma della proposta hanno anche versato qualcosina a titolo di impegno che, a proposta accettata, diventava caparra?
 

Greta Phlix

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Agente Immobiliare
Ha scritto 7 pagine word... tra le altre cose dice che la raccomandata è giunta fuori termini (proposta accettata il 29.03, il 30.03, l'ultimo giorno validità della proposta invio raccomandata perchè firmando la proposta ero autorizzata a usare quel mezzo, loro la ritirano il 21.04.2010)
 

Umberto Granducato

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1. avevano lasciato un deposito/caparra?
2. perchè dicono che l'accettazione è tardiva? (in quale giorno preciso l'hai fatta e quanti gg di validità aveva)
3. perchè il tuo avvocato ti dice che non hai diritto alla provvigione?
 

Greta Phlix

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Agente Immobiliare
1. No caparra per volontà delle parti
2. proposta fatta il 13.03, valida fino al 30.03, accettata il 29.03, raccomondata a\r parte il 30.03
3. Dice che l'affare non è concluso per due motivi: raccomandata non giunta entra il 30.03 e la proposta non era un preliminare mentre le proviggioni erano dovute alla firma del preliminare previsto dalla proposta entro il 30.04
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Da come hai così meglio specificato ha ragione il tuo legale.
Infatti, nella proposta ci sarà sicuramente scritto che l'accettazione della stessa doveva essere comunicata al proponente entro e non oltre il giorno 30.
Il giorno 30 il proponente non ha ricevuto alcunchè.
Potevi inviargli un telegramma il giorno 29 (data dell'accettazione) significandogli nello stesso che avresti fatto seguire la raccomandata AR, come in proposta.
Se ti pagano un rimborso spese, accetta e non imbarcarti in una causa per ottenere le provvigioni.
La vedo molto male.
Facci sapere.
 

nord est

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Agente Immobiliare
Io nel 2006 ho iniziato una causa per un motivo del tutto simile. La sentenza definitva in primo grado è arrivata nel 2009. Risultato? Causa persa e € 10.000 buttati al vento. Purtroppo il sistema giudiziario italiano assomiglia sempre di più ad un campo minato. E' vero che esiste un Codice Civile ma purtroppo quello che conta è l'interpretazione soggettiva che i giudici danno di ogni singola legge contenuta nello stesso. Tutto quindi si riduce ad una mera interpretazione della legge da parte di un giudice. Gli avvocati questo lo sanno bene ed è per questo motivo che le parcelle le paghi anche se le cause le perdi (magari anche grazie a loro)!! Consiglio quindi: se proprio vuoi iniziare una causa affidati al miglior avvocato della tua città (ammesso che il gioca valga la candela!) sperando che lo stesso abbia un grande "peso" nel Foro di competenza. Più l'avvocato"è di spessore" e più i giudici applicano le leggi per quello che sono e contengono, senza troppe interpretazioni personali che le stravolgono. Ciao a tutti
 

Greta Phlix

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Agente Immobiliare
Non c'era nella proposta una data tassativa per la comunicazione dell'accettazione. Logicamente andava spedita entro la data della validità della proposta, ma se tu propenente non mi specifichi che la vuoi anche ricevere entro quella data vale la data di partenza e il diritto alla provvigione nasce quando vieni a conoscenza della conclusione dell'affare o meglio della proposta perfezionata. Ringrazio nord est del prezioso consiglio. PS Io non sono italiana, ma vi garantisco che anche in nord europa conviene non rivolgersi ai tribunali ... mal comune, mezzo gaudio..
 

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