Regole di vendita su beni donati

[Utente Cancellato 72152]

E a parte il fatto che non si chiama revoca...

Per i non esperti (come il sottoscritto), precisiamo che si chiama:

risoluzione della donazione per mutuo consenso

Nella fattispecie, la risoluzione della donazione per MUTUO CONSENSO non è possibile poiché il donante è deceduto.

A questa fonte ci sono tutte le possibilità per risolvere i problemi derivanti da una donazione, che limita la commerciabilità di un immobile:

Acquisto di casa che proviene da donazione: soluzioni possibili | Notaio Antonio Privitera

Vediamo quali sono le possibili soluzioni per evitare che la donazione crei problemi nella circolazione immobiliare, soppesandone i vantaggi e i limiti.

www.antonioprivitera.it

 

[Bagudi]

Un notaio eticamente corretto avvisa le parti sulla caratteristica della donazione di rendere gli immobili molto più difficilmente commerciabili.

E, invece, non so perchè, i notai spesso non avvisano i clienti delle difficoltà che una donazione può provocare...

 

[plutarco]

Se il padre è morto, sarà difficile ...😉

Impossibile!

 

[PierMarr]

Infatti, il volere di papà era proprio quello di dividere equamente. Solo che quando ci sono soldi di mezzo, come spesso accade, si litiga. Ora non vorrei avere problemi con i fratelli e soprattutto trovare un sistema per poter vendere in tranquillità. La risoluzione della donazione in questo, non mi aiuterebbe. Mia madre comunque è in vita e all’epoca era cointestataria del bene donato.

 

[Utente Cancellato 72152]

Mia madre comunque è in vita e all’epoca era cointestataria del bene donato.

Non hai chiarito se la donazione è stata fatta da tuo padre CONGIUNTAMENTE a tua madre (che erano quindi proprietari al 50% ciascuno), oppure se solo da tuo padre (perché c'è il regime di separazione dei beni e tuo padre era proprietario al 100%).

QUALUNQUE SIA IL CASO, oggi la risoluzione della donazione per mutuo consenso è IMPOSSIBILE perché è venuto a mancare tuo padre, che - non si è bene capito! - era proprietario o al 100% in regime di separazione dei beni, oppure al 50% in regime di comunione dei beni con tua madre.

 

[PierMarr]

Era prioritario in comunione con mia madre. Il primo atto notarile fu fatto con usufrutto a loro favore. Dopo il decesso di mio padre, mia madre avendo acquisito il 100% ha fatto ulteriore atto notarile di rinuncia all’usufrutto trasferendo la proprietà a mio favore.

 

[Utente Cancellato 72152]

Se era in comunione, comunque la donazione non si può risolvere per mutuo consenso, perché servirebbe anche il consenso di tuo padre, che purtroppo non c'è più.

E in ogni caso la rinuncia all'usufrutto non tutela da eventuali azioni rivendicatorie (azione di riduzione) da parte di personaggi che sentano lesa la loro quota in virtù di quella donazione.

E' l'atto di donazione che andava risolto (ma ora non è più possibile), mentre l'usufrutto è solo una conseguenza della donazione, e rinunciarvi non risolve il problema.

E' la quota di donazione dal padre al figlio per il 50% di proprietà del padre, donazione non più risolvibile per mutuo consenso, a creare il problema.

L'unica soluzione è trovare una persona che non abbia bisogno di chiedere un mutuo per comprare l'appartamento, e in ogni caso questa persona dovrà assicurarsi contro l'evento "azione di riduzione" da parte di eventuali legittimari pretermessi (anche e soprattutto, oggi ancora non noti, magari scopri di avere un quarto fratello).

 

[Miciogatto]

Oggigiorno tante banche accettano l'assicurazione, alcune addirittura propongono la loro.

 

[francesca63]

Oltre alla polizza contro il rischio “donazione”, i tre fratelli e la mamma potrebbero fare atto di rinuncia all’azione di riduzione, e atto di acquiescenza al testamento.
In questo modo, a meno di fantomatici eredi sconosciuti , un eventuale acquirente , anche senza mutuo, correrebbe davvero rischi modestissimi, e l’immobile potrebbe essere più semplice da vendere.

 

[Utente Cancellato 72152]

un eventuale acquirente , anche senza mutuo

Veramente poco probabile che venga concesso il mutuo a qualcuno, nonostante tutto quanto proponi.

Qualunque banca, non sarà mai certa al 100% che i "fantomatici eredi" non esistono.

Non può conoscere ogni famiglia d'Italia e ogni situazione personale d'Italia.

Buon il suggerimento della rinuncia all'azione di riduzione (è un atto notarile vero e proprio, coi suoi costi, e tra l'altro mi sa che bisogna fare 3 atti perché sono 3 persone, non si può fare un atto unico: DA VERIFICARE COL NOTAIO), ma per le banche un margine di rischio, derivante da eventuali ulteriori figli che ancora non si sono palesati, c'è sempre.