salve,
sono un privato proprietario di appartamento per il qual ho ricevuto dal potenziale acquirente e direttamente una proposta di acquisto che ho accettato.
il testo della proposta d'acquisto che ho firmato per accettazione riporta la seguente clausola:
"Il pezzo d'acquisto viene proposto nella somma d euro xxxxx così regolato:
- quanto ad euro xxxx a mezzo assegno bancario n° xxxxxxxxxxxx intestato al venditore, che verranno consegnati a titolo di deposito cauzionale nelle mani del venditore in caso di accettazione della presente proposta. Somma da considerare caparra confirmatoria, e da computari in conto prezzo al rogito definitivo, solo a momento della sottoscrizione ;
- quanto ad euro xxxxxx a titolo di caparra confirmatoria, unitamente alla somma versata a titolo di deposito, da computarsi in conto prezzo a rogito notarile, verrannoversati al venditore contestualmente alla sottoscrizione del contratto preliminare di compravendta da effettuarsi presso un Notaio entro e non oltre il xx/xx/xx".
Premesso che:
1) dalla proposta d'acquisto alla scadenza per la firma del preliminare, il proponente acquirente si è riservato 45 gg perché a suo dire doveva verificare come reperire per intero la cifra;
2) il termine "deposito cauzionale" in un contesto di compravendita risulta ambiguo, considerando peraltro il fatto che si precisa che tale cifra diverrà caparra confirmatoria solo alla firma del preliminare di compravendita;
mi trovo ora nelle condizioni di voler recedere dall'accettazione (io sono il venditore);
3) l'assegno che mi è stato consegnato dal proponente l'acquisto non è stato incassato.
Domanda: cosa rischio se comunico ora al proponente l'acquisto il mio ripensamento, la volontà di restituirgli l'assegno e strappare il contratto?
grazie
sono un privato proprietario di appartamento per il qual ho ricevuto dal potenziale acquirente e direttamente una proposta di acquisto che ho accettato.
il testo della proposta d'acquisto che ho firmato per accettazione riporta la seguente clausola:
"Il pezzo d'acquisto viene proposto nella somma d euro xxxxx così regolato:
- quanto ad euro xxxx a mezzo assegno bancario n° xxxxxxxxxxxx intestato al venditore, che verranno consegnati a titolo di deposito cauzionale nelle mani del venditore in caso di accettazione della presente proposta. Somma da considerare caparra confirmatoria, e da computari in conto prezzo al rogito definitivo, solo a momento della sottoscrizione ;
- quanto ad euro xxxxxx a titolo di caparra confirmatoria, unitamente alla somma versata a titolo di deposito, da computarsi in conto prezzo a rogito notarile, verrannoversati al venditore contestualmente alla sottoscrizione del contratto preliminare di compravendta da effettuarsi presso un Notaio entro e non oltre il xx/xx/xx".
Premesso che:
1) dalla proposta d'acquisto alla scadenza per la firma del preliminare, il proponente acquirente si è riservato 45 gg perché a suo dire doveva verificare come reperire per intero la cifra;
2) il termine "deposito cauzionale" in un contesto di compravendita risulta ambiguo, considerando peraltro il fatto che si precisa che tale cifra diverrà caparra confirmatoria solo alla firma del preliminare di compravendita;
mi trovo ora nelle condizioni di voler recedere dall'accettazione (io sono il venditore);
3) l'assegno che mi è stato consegnato dal proponente l'acquisto non è stato incassato.
Domanda: cosa rischio se comunico ora al proponente l'acquisto il mio ripensamento, la volontà di restituirgli l'assegno e strappare il contratto?
grazie