Aculster1982

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.
Faccio in primis i complimenti per questo forum perché molto interessante.
Avrei bisogno del vostro supporto.
Ho deciso di comprare una casa tramite agenzia, la banca ci ha concesso il mutuo ed è pronto all’erogazione. Nel momento in cui abbiamo affidato incarico al notaio per il rogito, lo stesso ( per fortuna), ha rilevato un pignoramento. La proprietà aveva già risolto il pignoramento ma non eseguito la cancellazione e si è attivata con proprio avvocato per risolvere la problematica ( ma ci dicono che ci vuole molto tempo per andare in cancelleria del tribunale e far cancellare e sanare la situazione). Il nostro broker ovviamente è preoccupato in quando la banca aveva già erogato il mutuo e mi dice che i tassi di interesse potrebbero cambiare. La mie domande sono: I tempi sono davvero così lunghi? Posso rivalermi sull’agenzia immobiliare per i danni in caso di diversificazione degli interessi ( visto che lei aveva fatto fare i controlli e non risultavano pendenze?)non so se ho esplicato in modo esaustivo la mia problematica e dilemma. Vi ringrazio per la collaborazione. Luca
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Direi che la rivalsa nei confronti dell'agenzia è da escludere, poichè il problema non l'ha causato l'agenzia ma il venditore.

Se hai fatto il compromesso, puoi rivalerti sul venditore che a questo punto è inadempiente, poichè non riuscirà a rispettare il termine pattuito entro cui rogitare.
Puoi chiedere il raddoppio della caparra o concordare con lui il modo di ovviare ad eventuali maggiori oneri inerenti al mutuo a causa del ritardo dovuto ai suoi problemi (del venditore), ad esempio chiedendo una riduzione del prezzo di acquisto.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Aculster,

sai chi è/era il creditore pignorante?

un privato od una banca/società ,etc.?
Non rileva. Se, come fa intendere il postante (e spero per lui sia proprio così), la procedura è già estinta è sufficiente:

- ritirare in cancelleria il provvedimento di estinzione munito di timbro di non opposizione nei termini
- fornirlo al notaio che saprà cosa fare per portarlo in conservatoria che annoterà il pignoramento di cancellazione

I tempi non sono affatto lunghi. Probabilmente ci sono però difficoltà ad accedere in cancelleria visto il periodo feriale e visto che probabilmente serve appuntamento.
Se poi il pignoramento è vecchio occorrerà cercarlo in archivio.

Se invece il pignoramento è pendente è tutta altra storia ma visto che dicono che è stato risolto... spero di no.
 
Ultima modifica:

matusalemme

Membro Attivo
Privato Cittadino
Rileva , invece

io la faccio ancora più semplice e snella

senza andare in cerca di cancellerie, uffici ed ufficiali giudiziari, avvocati, etc., si chiede la cortesia al creditore pignorante di partecipare all'atto notarile e di dichiarare che il credito-debito è stato interamente pagato e di non aver più nulla a pretendere
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Matusa, perdonami, non funziona così.

Il creditore procedente che dichiara in atto che il debito è stato estinto?

Serve a nulla.

Anche se il procedente dichiara che è stato soddisfatto (e sperando che abbia anche rinunciato agli atti) altri creditori intervenuti possono dare impulso alla procedura.

Quindi il pignoramento (e relativa vendita all'asta dell'immobile) procede.

Quello che serve è il provvedimento di estinzione della procedura, fidati.
Quello contiene l'ordine di cancellazione al conservatore.

E non è affatto complicato ottenerla (sempre nell'ipotesi che il problema è risolto come afferma il venditore).
 

Aculster1982

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non rileva. Se, come fa intendere il postante (e spero per lui sia proprio così), la procedura è già estinta è sufficiente:

- ritirare in cancelleria il provvedimento di estinzione munito di timbro di non opposizione nei termini
- fornirlo al notaio che saprà cosa fare per portarlo in conservatoria che annoterà il pignoramento di cancellazione

I tempi non sono affatto lunghi. Probabilmente ci sono però difficoltà ad accedere in cancelleria visto il periodo feriale e visto che probabilmente serve appuntamento.
Se poi il pignoramento è vecchio occorrerà cercarlo in archivio.

Se invece il pignoramento è pendente è tutta altra storia ma visto che dicono che è stato risolto... spero di no.
Grazie a tutti per il celere riscontro.
in effetti la proprietà tramite il suo avvocato mi dice che la lungaggine è dovuta all’accesso all’archivio ( parliamo di una pendenza del 2014).
Quello che a me interessa sapere è se posso fare causa all’agenzia immobiliAre per non aver controllato prima?
Grazie ancora a tutti
 

Aculster1982

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Direi che la rivalsa nei confronti dell'agenzia è da escludere, poichè il problema non l'ha causato l'agenzia ma il venditore.

Se hai fatto il compromesso, puoi rivalerti sul venditore che a questo punto è inadempiente, poichè non riuscirà a rispettare il termine pattuito entro cui rogitare.
Puoi chiedere il raddoppio della caparra o concordare con lui il modo di ovviare ad eventuali maggiori oneri inerenti al mutuo a causa del ritardo dovuto ai suoi problemi (del venditore), ad esempio chiedendo una riduzione del prezzo di acquisto.
È se poi rinuncia alla vendita dell’immobile?
 

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