knecht

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Intervengo nuovamente per ricordare che siamo qui per aiutare Knecht ad uscire possibilmente vittorioso da una vertenza con il Comune di Roma.

innanzitutto grazie per il supporto non solo tecnico/professionale anche ma di partecipazione ad una vicenda che, seppure, forse, stando strettamente alla norma, può evidenziare un qualche illecito, a me appare, nei suoi sviluppi, una azione violenta nei confronti di un cittadino che, per quanto possibile, è rispettoso delle norme e paga uno sproposito di tasse. quindi grazie di cuore.

Intervengo nuovamente per ricordare che siamo qui per aiutare Knecht ad uscire possibilmente vittorioso da una vertenza con il Comune di Roma. La sentenza del TAR Lazio che allego si adatta con la sua situazione, in quanto concerne un caso di mutamento da abitazione ad ufficio senza opere edilizie. La sentenza precisa che:
1. Qualora la nuova destinazione sia localmente ammessa dal PRG, il mutamento di destinazione d'uso senza opere non va necessariamente soggetto a titolo abilitativo edilizio.
2. La materia dei mutamenti della destinazioni d'uso dovrebbe essere disciplinata con legge regionale urbanistica.
3. La legge urbanistica del Lazio non entra (o almeno non vi entrava alla data della sentenza) nel merito dei mutamenti delle destinazioni d'uso.

Questa sentenza mi sembra assolutamente calzante. e' utilissima perché gli sviluppi vanno nel senso peggiore. segue post di aggiornamento

Da quel che ho capito, la sentenza distingue tra permesso di costruire (rilasciato cioè dal Comune) e comunicazione fatta dal proprietario (SCIA, CIL ecc.) e non che non occorra niente, beninteso nel caso in cui lo strumento urbanistico preveda la nuova destinazione d'uso. Peraltro la Legge Regionale n° 36/87, prevede: "Le modifiche di destinazione d'uso con o senza opere a ciò preordinate, quando hanno per oggetto le categorie stabilite dallo strumento urbanistico generale, sono subordinate al rilascio di apposito permesso di costruire, mentre quando riguardano gli ambiti di una stessa categoria sono soggette a denuncia di inizio attività da parte del sindaco.
Nei centri storici, come definiti dall'articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 è di norma vietato il mutamento delle destinazioni d'uso residenziali"
.
Ovviamente non sono un esperto di urbanistica per tale Territorio, ma affronterei con cautela la vicenda, e mi recherei da un professionista della Capitale.

va bene, ma anche qualora ci fosse una irregolarità, che io dichiaro di voler sanare pagando l'eventuale sanzione, è possibile che un cambio di destinazione d'uso senza opere, vista anche la citata sentenza, inneschi una DENUNCIA PENALE? con l'effetto di intasare i tribunali, arricchire gli avvocati, impoverire i cittadini onesti, probabilmente per concludersi con una sentenza amministrativa se non proprio con una archiviazione? questo è il punto.
 
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knecht

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Allora vi aggiorno. Devo fare una breve premessa. Sino ad ora per semplicità di scrittura ho parlato in prima persona ma in effetti io ho seguito tutta la vicenda (fin dalla contestata locazione) per conto di mia suocera, di 81 anni, effettiva proprietaria dell'appartamento.
quindi l'altro giorno è stata convocata dalla municipale che gli ha contestato un REATO PENALE, riferendosi - vagamente - al problema della irregolarità nella categoria catastale e alla conseguente evasione fiscale. inserisco il verbale di elezione domicilio che ha dovuto sottoscrivere, una specie di arresti domiciliari! Peraltro sul verbale non è neanche citato il reato attribuito (sarà regolare? l'indicazione del reato è invece previsto in modelli analoghi presenti su internet). In sostanza dovrà attendere a casa il verbale con la contestazione (che vi farò leggere) e intanto nominarsi un avvocato.
Nel frattempo sto prendendo contatto con un geometra per dargli l'incarico di verificare se l'ufficio urbanistica del comune abbia in qualche modo "vincolato" la zona (quartiere Prati) con criteri particolari o più restrittivi, ma mi sembrerebbe veramente originale: è zona centralissima ma non centro storico, prevalentemente caratterizzato dalla presenza dei tribunali e e altre amministrazioni, piena di studi professionali (avvocati e commercialisti). Quindi, come al solito, mille lacci e lacciuoli, contraddittori o quantomeno interpretabili, che servono solo ad esercitare un maggiore potere discrezionale sui cittadini .... e poi ci lamentiamo della corruzione dilagante?
 

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  • 2015-11-12 verbale elezione domicilio - black.pdf
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ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Paradossale direi...
Penso sia proprio il momento dell'avvocato purtroppo.

mille lacci e lacciuoli, contraddittori o quantomeno interpretabili, che servono solo ad esercitare un maggiore potere discrezionale sui cittadini .... e poi ci lamentiamo della corruzione dilagante?

Non solo.
Ma quando le regole vengono disattese continuamente e questo fatto tollerato finché fa comodo all'autorità di turno le cose sono ancora peggiori.
Questo è proprio il caso di specie.
 
M

mata

Ospite
Paradossale direi...
Penso sia proprio il momento dell'avvocato purtroppo.



Non solo.
Ma quando le regole vengono disattese continuamente e questo fatto tollerato finché fa comodo all'autorità di turno le cose sono ancora peggiori.
Questo è proprio il caso di specie.
Sì, ma non ci si può certo giustificare col fatto che lo fanno tutti oppure che viene tollerato dalle autorità: questo è lo specchio dell'Italia.
 

knecht

Membro Junior
Privato Cittadino
Mi permetto di dire che non sono d'accordo. Sono una persona attenta alle regole (ero convinto fosse lecito, mica ho nascosto niente: sul contratto è scritto a chiare lettere che l'appartamento è a2 e viene affittato con contratto uso ufficio e l'agenzia delle entrate non ha avuto nulla da eccepire - dovrebbe pure significare qualcosa)e rispettosa della comunità ma sono proprio le restrizioni insensate - quasi sempre disattese e tollerate proprio per questo - ad allontanare i cittadini dal rispetto delle regole e ad aprire i varchi per la vessazione e la corruzione (avrà visto come questa norma è interpretata in mille modi e contraddetta anche dalla giurisprudenza). Mi spiega cosa cambia per la comunità se nel mio appartamento ci faccio uno studio o ci abito? mi spiega perché se cucino in casa è un'abitazione e se mangio panini è un ufficio? e quante abitazioni oggi dispongono di una cucina? cioè sono norme assurde e basate su parametri risibili. Poi, se devo pagare più tasse mi va pure bene (come se quelle che già gravano su un A2 non bastassero) ma allora mi spiega perché invece di una sanzione amministrativa ci deve essere un procedimento penale come se avessi costruito in una zona protetta? Perché il cambio di destinazione d'uso (a maggior ragione se senza opere) viene assimilato alla costruzione abusiva? secondo lei è sensato? e poi diciamo che i tribunali sono intasati? e se il vigile chiedesse una mancetta per chiudere un'occhio secondo lei la maggior parte della gente cosa farebbe? E quante volte avrà chiuso gli occhi per gli amici degli amici?

Anzi si, sono d'accordo, questo è lo specchio dell'Italia: il paese delle mille leggi e della nessuna certezza del diritto, un paese dove le regole si sovrappongono, si contraddicono, si interpretano, anche nelle decisioni della magistratura. Dove non c'è chiarezza nei diritti e nei doveri prospera il diritto dei furbi e dei prepotenti.
 
M

mata

Ospite
Secondo lei a cosa servono i Piani Regolatori Generali o Regolamenti Urbanistici ecc.), se non a regolare il territorio? Secondo lei un ufficio attrarrà più persone (e quindi carico urbanistico) di un'abitazione? Secondo lei ci vorranno gli stessi spazi a parcheggio oppure no? Non mi faccia difendere l'amm.ne pubblica, però in Germania o in Inghilterra nessuno si sognerebbe di mettere un ufficio al posto di un'abitazione se non è previsto dalle Leggi. Provi a mettere un'industria in centro storico, allora...
 

knecht

Membro Junior
Privato Cittadino
non mi interessa fare polemiche e rispetto la sua opinione che però nel contesto risulta del tutto astratta. Un solo dubbio: ma lei abita a Roma? sotto casa mia, zona residenziale, hanno aperto una scuola d'arte privata per gran parte in locali cantina nei seminterrati (certamente con licenza) e la sosta è fissa in doppia fila dalla mattina alla sera, lo stesso con il bar, la notte invece i locali "all you can drink" ci allietano la nottata. Certamente tutto regolare. Questa è la pianificazione urbanistica a cui si riferisce? e i miei 2 commercialisti aggraverebbero il carico urbanistico?
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Secondo lei a cosa servono i Piani Regolatori Generali o Regolamenti Urbanistici ecc.), se non a regolare il territorio?

Il problema è che qui la regolamentazione urbanistica è andata a donnine da tempo, e in questo marasma di illegalità e tolleranza, colpire un singolo arbitrariamente e sporadicamente è solamente un'ingiustizia.
 

knecht

Membro Junior
Privato Cittadino
Il problema è che qui la regolamentazione urbanistica è andata a donnine da tempo, e in questo marasma di illegalità e tolleranza, colpire un singolo arbitrariamente e sporadicamente è solamente un'ingiustizia.
grazie, è questo l'unico motivo della mia indignazione. comunque ringrazio tutti, anche chi esprime pareri critici, perché mi aiutano a capire cosa (giustamente o ingiustamente) mi viene contestato.
 
M

mata

Ospite
non mi interessa fare polemiche e rispetto la sua opinione che però nel contesto risulta del tutto astratta. Un solo dubbio: ma lei abita a Roma? sotto casa mia, zona residenziale, hanno aperto una scuola d'arte privata per gran parte in locali cantina nei seminterrati (certamente con licenza) e la sosta è fissa in doppia fila dalla mattina alla sera, lo stesso con il bar, la notte invece i locali "all you can drink" ci allietano la nottata. Certamente tutto regolare. Questa è la pianificazione urbanistica a cui si riferisce? e i miei 2 commercialisti aggraverebbero il carico urbanistico?
Certo, almeno rispetto ad un'abitazione ci sarà sicuramente più frequenza di persone ed automobili; nel caso fosse commerciale ancor più. Comunque vedo che ritiene di essere ferrato in materia, ma anch'io non voglio polemizzare. L'indignazione personale è per i condoni edilizi che hanno minato il territorio e stravolto i piani regolatori: siamo un popolo di banditi, altrochè
 

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