knecht

Membro Junior
Privato Cittadino
Se tu hai un'abitazione civile non è detto che possa cambiarne la destinazione e trasformarla in ufficio: le destinazioni d'uso (in questo caso residenziale e direzionale) sono stabilite dalla Legge (adesso anche regionale) e possono essere assentite a seconda delle zone, quindi devi prima confrontarti col Regolamento Urbanistico Comunale. In una zona residenziale sarà vietata la destinazione industriale così come in una agricola quella residenziale o direzionale, a seconda dei casi. Inoltre, anche nel caso sia consentito il cambio di destinazione, dovrai verificare la compatibilità igienico sanitaria, cioè il rispetto del numero minimo dei locali, della superficie, dell'altezza ecc.: al Comune interessa eccome, se cucini e se non hai la superficie o l'aerazione minima, a meno che tu non voglia creare dei locali inabitabili od inagibili, senza nessuna regola.
si grazie, capisco, per un negozio, un ristorante, uno studio dentistico (che però, grazie alla loro corporazione sembrerebbe esenti) ecc, ma fra una abitazione (quindi abitabile sotto il profilo igienico-sanitario) e uno studio professionale, cosa cambia?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
si grazie, capisco, per un negozio, un ristorante, uno studio dentistico (che però, grazie alla loro corporazione sembrerebbe esenti) ecc, ma fra una abitazione (quindi abitabile sotto il profilo igienico-sanitario) e uno studio professionale, cosa cambia?
Aggiungerei: cosa cambia sotto il profilo igienico sanitario rispetto al caso di uso promiscuo abitazione-ufficio del titolare professionista?.(Cui non viene chiesta alcuna variazione catastale, mi pare)

Il fine fiscale-tributario è chiaro: il resto è moolto opinabile: non si sta parlando di esercizi commerciali con larga affluenza di pubblico, che possono richiedere parcheggi, servizi trasporto, distribuzione sul territorio.

Basta considerare il fatto che quasi tutti i centri urbani delle metropoli, si stanno spopolando mentre gli appartamenti più prestigiosi vengono adibiti/convertiti in lussuosi uffici professionali. di rappresentanza, eppure urbanisticamente le zone centrali erano nate come residenziali.

Francamente mi sembra più comprensibile il ragionamento col passaggio da A10 a residenziale. Non il contrario.
 

peopeo

Membro Attivo
Privato Cittadino
fra una abitazione (quindi abitabile sotto il profilo igienico-sanitario) e uno studio professionale, cosa cambia
In effetti le cose cambiano sotto il profilo urbanistico richiedendo la destinazione direzionale un maggiore standard di dotazioni e servizi. Ma un conto è la regolarità urbanistica conseguente al titolo abilitativo edilizio, altro è invece la conformità catastale che dovrebbe essere dovuta solo qualora l'immobile attraverso radicali trasformazioni edilizie non risulti più diversamente utilizzabile se non come ufficio. La locazione dell'abitazione ad uso ufficio come soluzione non definitiva anche se protratta per alcuni anni, razionalmente non dovrebbe portare al riclassamento dell'immobile, ed infatti solo alcuni Comuni lo pretendono. Buona serata...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
perché la destinazione d'uso principale, almeno formalmente, resta quella abitativa

Certo: ma mi riferivo soprattutto a quanto tu molto bene hai commentato:

altro è invece la conformità catastale che dovrebbe essere dovuta solo qualora l'immobile attraverso radicali trasformazioni edilizie non risulti più diversamente utilizzabile se non come ufficio. La locazione dell'abitazione ad uso ufficio come soluzione non definitiva anche se protratta per alcuni anni, razionalmente non dovrebbe portare al riclassamento dell'immobile,
 
M

mata

Ospite
perché la destinazione d'uso principale, almeno formalmente, resta quella abitativa
La destinazione abitativa non esiste, quello che tu dici è il mero utilizzo: confondete le norme catastali con quelle urbanistiche. Al catasto l'abitazione è sempre una categoria ordinaria, da A/1 ad A/9; la destinazione d'uso di un'abitazione invece può differire tra residenziale, agricola e talvolta anche industriale.
 
M

mata

Ospite
Quello che riferisci non corrisponde né alle norme comunali né a quelle catastali: le prime contemplano il cambio di destinazione d'uso (se possibile, ovviamente) anche in mancanza di opere, le altre la variazione catastale in caso di cambio di destinazione entro 30 gg. dallo stesso. Il resto è fuffa e discorsi da bar, come spesso si fa in Italia, dove tutti parlano di tutto, spesso su materie che non conoscono.
In effetti le cose cambiano sotto il profilo urbanistico richiedendo la destinazione direzionale un maggiore standard di dotazioni e servizi. Ma un conto è la regolarità urbanistica conseguente al titolo abilitativo edilizio, altro è invece la conformità catastale che dovrebbe essere dovuta solo qualora l'immobile attraverso radicali trasformazioni edilizie non risulti più diversamente utilizzabile se non come ufficio. La locazione dell'abitazione ad uso ufficio come soluzione non definitiva anche se protratta per alcuni anni, razionalmente non dovrebbe portare al riclassamento dell'immobile, ed infatti solo alcuni Comuni lo pretendono. Buona serata...[/QUOTE
 

peopeo

Membro Attivo
Privato Cittadino
la destinazione d'uso di un'abitazione invece può differire tra residenziale, agricola e talvolta anche industriale.
La materia della destinazione d'uso urbanistica è regolata dal PRG comunale nel rispetto della legge regionale urbanistica, e su questo mi pare che parecchia confusione la stai facendo tu: ma come fai a scrivere che la destinazione d'uso di un'abitazione può essere industriale...un vero e proprio ossimoro. Cordialità.
 
M

mata

Ospite
Ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, caro mio, altro che ossimoro. Il PRG è l'equivalente del Regolamento Urbanistico (adesso si chiamano così, col testo Unico).
Secondo te che destinazione d'uso avrà l'abitazione di custodia in un edificio industriale?
E l'abitazione di un contadino?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, caro mio, altro che ossimoro. Il PRG è l'equivalente del Regolamento Urbanistico (adesso si chiamano così, col testo Unico).
Secondo te che destinazione d'uso avrà l'abitazione di custodia in un edificio industriale?
E l'abitazione di un contadino?
Scusa @mata, ma adesso faccio fatica a seguirti:
qui si è partito considerando la necessità o meno di fare la variazione catastale.

E non mi risulta che catastalmente l'abitazione del contadino oggi sia trattata in modo differente dalla abitazione dell'industriale o dell'impiegato. Se non erro, e tu mi potrai correggere visto che sei del mestiere, le costruzioni rurali, da qualche anno sono passate al catasto urbano e credo seguano le medesime categorie delle abitazioni urbane.

Quanto alla abitazione del custode di un'area industriale, non saprei, ma troverei (discorso più da cittadino che da bar) alquanto singolare fosse previsto un accatastamento diverso dalle categorie A1-A9 .
 

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