immobiliareffemme

Membro Attivo
Agente Immobiliare
rinviando la mia presentazione a topic dedicato e ringraziando tutti voi per l'utile apporto che questo forum sta dando per l'esercizio della nostra professione, vado a esporvi i miei dubbi in merito a una trattativa attualmente in corso:

nel mese di maggio un amico mi affidava (non in esclusiva) un immobile da vendere; trattandosi di un amico corretto e leale e non essendoci l'esclusività del mandato, non ho richiesto alcun mandato in forma scritta;
pochi giorni dopo contatto un cliente (avevo il nominativo nella mia banca dati), lo accompagno a vedere l'immobile, viene fissato un secondo appuntamento con la presenza di moglie e suocera e viene dichiarato più volte l'interesse all'acquisto; successivamente i contatti con l'aspirante acquirente (che ha sempre posticipato a data da destinarsi la sottoscrizione di una proposta d'acquisto) sono divenuti sempre meno frequenti;
in questi ultimi giorni il venditore mi ha contattato ripetutamente per riferirmi che gli acquirenti sono seriamente intenzionati all'acquisto, ma non intendono pagare alcuna mediazione (2%, che chi opera nel settore sa non essere affatto esosa) all'agenzia immobiliare (che in questo caso è stata sicuramente determinante per la -probabile- conclusione della compravendita);
il venditore (vero amico) si è offerto di farsi carico anche della mediazione che dovrebbe versarmi l'acquirente (ovviamente trattando meno sul prezzo finale dell'immobile) e questa sarebbe una soluzione accettabile dal punto di vista puramente venale, ma ovviamente non sul piano morale, dove l'agente immobiliare viene messo nella posizione di responsabile, qualora la trattativa non andasse in porto per un mancato accordo sul prezzo finale (per poche migliaia di euro).
l'acquirente è stato ben attento a non far risultare alcun riconoscimento provvigionale, anche tacito (chiamerei la mia ingenuità "eccessivo ottimismo sule qualità morali delle persone"), non avendogli io fatto sottoscrivere il Foglio Visita antecedentemente alla visione dell'immobile (successivamente si è rifiutato di sottoscrivere qualsiasi foglio, conoscendo ormai l'ubicazione dell'immobile e avendo incontrato personalmente il venditore).

a questo punto, come comportarmi?

attendere la conclusione della trattativa, emettendo poi una fattura (che non mi verrà pagata) all'acquirente cercando di farmi successivamente le ragioni come la legge prevede (ma non consente, dati i costi e i tempi proibitivi e la difficoltà a dimostrare il diritto alla mediazione)? inoltre i compensi percepiti dall'AI devono essere indicati nell'atto notarile, ma qualora ci fosse un persistente rifiuto da una delle parti ad effettuare il pagamento, cosa andrebbe riportato nel rogito?
accettare il pagamento di tutta la mediazione da parte del venditore? (soluzione al momento più probabile, anche se a malincuore)?
ovviamente non prendo neppure in considerazione di far saltare la trattativa, mentre ritengo praticamente impossibile nel frattempo ottenere un riconoscimento provvigionale dall'acquirente...

svolgo questa professione con buoni risultati da oltre 10 anni (sicuramente ho ancora molto da imparare, ma non mi ritengo un novellino), e più volte ho dato fiducia (motivata) alle persone, senza pentirmene, ma a quanto parte i tempi stanno cambiando...
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Re: Se l'acquirente fa "il furbo"?

Ciao :)

Io farei così. Premetto che è un po' contorto...

Visto che hai sotto mano un venditore onesto, ti accordi con lui sulla mediazione dell'acquirente.
Li lasci concludere la trattativa, ovvero attendi la sottoscrizione del preliminare.
Dopodichè richiami l'acquirente a pagarti la mediazione come per legge prima del rogito notarile, tramite raccomandata e fattura.

Se l'acquirente si ravvede e ti paga, eviti di incassare la provvigione dal venditore, incassandole giustamente dall'acquirente pentito. Se l'acquirente si rifiuta e se ci sono i termini per promuovere una causa nei suoi confronti lo fai. Se incasserai restituirai i soldi al venditori altrimenti li terrai.

Ovviamente di tutto questo informi il venditore che ti pagherebbe ma con una buona probabilità di rivedere i "suoi" soldi.
Del resto la mediazione l'hai effettuata...
 

immobiliareffemme

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Re: Se l'acquirente fa "il furbo"?

Ciao

un poco contorto, ma molto sensato... sicuramente valuterò questa possibilità con il venditore!

rigrazio moltissimo per l'impressionante celerità della risposta, e ti auguro un buon weekend.
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Re: Se l'acquirente fa "il furbo"? Compra la casa ma non vuole p

D'accordo con Giorgino, fai sottoscrivere il preliminare e poi ti presenti a richiedere la provvigione.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Re: Se l'acquirente fa "il furbo"? Compra la casa ma non vuole p

roberto.spalti ha scritto:
D'accordo con Giorgino, fai sottoscrivere il preliminare e poi ti presenti a richiedere la provvigione.

Sono commosso :D E' un grande onore per me ;)
 

Elena

Membro Attivo
Agente Immobiliare
far prevalere il buonsenso è fondamentale in questo nostro lavoro... concordo anch'io con il suggerimento di giorgio.. l'auspicio è che anche l'acquirente faccia lo stesso..
Ciao
 

bartolotti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
ciao,
io eviterei assolutamente cause legali , mi farei pagare dal venditore anche la % dell'acquirente .
Chiaramente nella trattativa il venditore terrà conto di quanto dovrà darti quindi calerà il prezzo di conseguenza. Se la trattativa rischia di non chiudersi x mancata "elasticità" del venditore mi accorderei con lui per un 1% anzichè il 2%- ( prenderesi in totale i 3% ) Se non si raggiunge l'accordo... io direi... Amen !
poi vedi te al limite mal che vada prenderai il 2 dal venditore e avrai un "mattoncino di esperienza in piu" ..
ma lungi da avvocati ecc...
ciao a tutti e buon lavoro
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Re: Se l'acquirente fa "il furbo"? Compra la casa ma non vuole p

No no, le persone devono capire che quando si entra in agenzia si paga il servizio che si riceve; al limite in proporzione alla qualità dello stesso ma si paga.
 

alf

Nuovo Iscritto
Per legge la provviggione va riconosciuta al momento dell'accettazione della proposta da parte del venditore.
Ora tu hai messo materialmente in contatto la domanda e l'offerta, anche se non puoi dimostrarlo con documenti cartacei questo non significa nulla!
Il venditore e un tuo amico ed e una persona seria sicuramente ti riconescerà le tue provviggioni, ora io al tuo posto farei una bella raccomandata ar senza busta al tuo amico venditore e lo informerei che in data tot l'acquirente da te proposto ha manifestato espressamente la seria intenzione di volere acquistare l'immobile de quo e di comunicarti la sua disponibilità a procedere agli atti successivi.
Questo si fa normalmente nella pratica ed in questo caso ti stai procurando una prova precostituita per dimostrare che l'affare si e concluso con il tuo intervento.( Ad ogni buon conto avvisa prima oralmente l'amico venditore). Successivamente li fai fare il preliminare ed dopo di che invia loro la fattura per la tua mediazione.
Alla fine si tratta di rendere ufficiale anche al venditore che l'affare si e concluso con il tuo ausilio e d eventualmente in un giudizio lo potrai indicare sempre come teste . Poi sicuramente in agenzia qualche tuo collabboratore avra visto l'aquirente che e stato accompagnato a visionare l'immobile e potra sempre testimoniare! Sinceramente anche a me e successo una cosa del genere dopo un mese che gli avevo inviato la fattura l'ho fatto chiamare dal legale ed ho recuperato tutte le provviggioni comprese le spese del legale! Ciao Alf
 

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