CheCasa!

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Concordo con @PyerSilvio... sulla questione: prassi normale e frequentemente utilizzata.

Dubito però che la banca sia stata messa a conoscenza del fatto che si tratti di un mutuo nei fatti al 110%... al massimo ne sarà stato informato un funzionario/direttore compiacente...

Per la restituzione di un eventuale "resto" potete accordarvi anche in contanti... tanto è probabile che si tratti di un residuo non particolarmente elevato...
 

Bruno2301

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Agente Immobiliare
Il Notaio sintetizza bene la cosa.



Non c'è nulla da restituire, se ho ben capito.



Non sapevo, chissà che cosa se ne fanno di questa informazione.
Ho fatto la domanda perchè mi era sembrato di aver capito che se per le spese accessorie ad esempio spendono 6000 euro, i restanti 4000 dei 10000 in più restanti li ridava indietro all'acquirente..... ora, se quei 10000 euro erano dati sul valore dell'immobile, per riversarli all'acquirente in che modo può farlo e come vengono giustificati?
 

francesca63

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Dubito però che la banca sia stata messa a conoscenza del fatto che si tratti di un mutuo nei fatti al 110%... al massimo ne sarà stato informato un funzionario/direttore compiacente...
La pratica sarà anche legale civilisticamente parlando, ma senza la compiacenza di qualcuno all’interno della banca, come scritto da @CheCasa! , il giochetto non riesce.
E se ci vuole la compiacenza di qualcuno, vuol dire che , almeno nei confronti della banca, a cui si forniscono informazioni “taroccate” o quantomeno
“addomesticate” , c'è qualcosa di fuori posto.
 

davideboschi

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E se ci vuole la compiacenza di qualcuno, vuol dire che , almeno nei confronti della banca, a cui si forniscono informazioni “taroccate” o quantomeno “addomesticate” , c'è qualcosa di fuori posto.
Se la banca sa e tace, non c'è nulla di fuori posto. La banca usa i soldi come vuole, li presta a chi vuole e alle condizioni che vuole. Il suo valore limite è quello della perizia, la riduzione all'80% la sua cautela.
Quando le banche erogavano il 120% del valore della casa, forse qualcuno pensava che ci fosse qualcosa fuori posto? No, semplicemente la banca ti prestava i soldi a interesse, con garanzie sotttodimensionate, e lo faceva consapevolmente.
Nella situazione di questo thread, se io gonfio il valore transato e la banca non obietta nulla, è perché per lei quel valore è congruo. Certo io non le dico dove vanno i soldi, se non me lo chiede. A lei basta sapere che è coperta da garanzie sufficienti, secondo i suoi parametri.
Aneddoto: qualche anno fa mi presentai a chiedere un mutuo in banca per un immobile da acquistare in asta. L'importo per cui intendevo acquistare era circa un terzo del valore, ma chiedevo un importo superiore all'80% che era il limite della banca per i mutui casa. Contavo che, dato l'enorme sbilanciamento del valore messo a garanzia (l'intero immobile), la banca avrebbe erogato quello che mi serviva. Non ci fu nulla da fare: per la banca il valore di riferimento era l'80% del minore tra il prezzo transato e la perizia, anche se il prezzo era enormemente più basso del valore di perizia.
Quindi, ribaltando a mio favore il rigido ragionamento della banca, dico: io includo nel prezzo le spese, e tu mi finanzi l'80% del prezzo (o della perizia, se è più bassa). Punto. Se questo vuol dire che mi finanzi anche le spese... beh, prenditela con chi ha scritto le tue procedure.
 

Daniele80

Membro Attivo
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Ma non e’ vero Daniele.

Anche la Banca esercita il suo negozio liberale.
Per l’effetto del contratto di mutuo.

Essendo un privato si muove attraverso il codice civile.
Come tutti noi del resto.

Per effetto di quel negozio la Banca potra’ reagire.

Di fatto iscrive un ipoteca fino al doppio del valore transato.

Libero negozio in libero mondo.

Concordo PyerSilvio, infatti non dico si trasgredisca la legge ma è un modo di eludere le regole bancarie.. che, capiamoci, per me ben venga pur di agevolare i clienti all'acquisto.. dico solo di fare attenzione in quanto sono i notai stessi (che per fortuna conosciamo e quindi ci hanno avvisato, e più di uno) che sono tenuti a segnalare la cosa..e non credo sia a titolo di sondaggio! Se riesco a recuperare la lettera che è stata inviata dal Notariato ve la posto.
 

francesca63

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Se la banca sa e tace, non c'è nulla di fuori posto
Premesso che parliamo di punti di vista personali, quindi entrambi legittimi, il fatto che certe pratiche siano tollerate con la compiacenza di qualcuno , non significa che “la banca” sa. Al massimo sa il funzionario o il direttore.
La banca usa i soldi come vuole, li presta a chi vuole e alle condizioni che vuole
Non è proprio così, una banca non è propriamente equiparata ad un’impresa privata. Ci sono norme precise e più stringenti, e organismi di controllo, per “metter su una banca”.
Quando le banche erogavano il 120% del valore della casa, forse qualcuno pensava che ci fosse qualcosa fuori posto? No, semplicemente la banca ti prestava i soldi a interesse, con garanzie sotttodimensionate, e lo faceva consapevolmente.
In molti pensavamo che ci fosse qualcosa fuori posto.
E infatti alcune banche sono andate a gambe all’aria proprio perché davano prestiti facili. O ci dimentichiamo cosa è successo sia negli Stati Uniti nel 2008 ( fallimento Lehman Brothers e altri) e in Italia , a causa dei mutui concessi con troppa leggerezza ?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve, sono nuovo del forum e volevo sapere l'opinione di persone sicuramente molto piu' informate sull'argomento di quanto lo sia io....
In breve mi sto vendendo casa e l'acquirente mi ha chiesto di mettere sul contratto di compravendita un prezzo piu' alto di diecimila euro per far fronte alle spese del contratto stesso; infatti io poi gli ''restituirei'' questa somma offrendomi di pagargli tutte le spese dell'acquisto (agenzia immobiliare, parcella notaio, imposte, ecc....),con regolari fatture intestate a me e tutto scritto nero su biano nel rogito.
Volevo sapere la Vostra opinione su questa ''manovra'' che, stando a quanto dice l'art 1475 del Codice Civile, sembra sia perfettamente legale in quanto se '' le spese del contratto di vendita e le altre accessorie sono a carico del compratore se non è stato pattuito diversamente'' nulla vieta che le parti si possano accordare anche diversamente, dividendosi le spese o caricandole sul venditore.
Mi sorge pero' un dubbio: se le spese, come sembrerebbe, sono di un importo inferiore alle 10.000 euro, che si fa con la parte rimanente???? gliela dovrei restituire in qualche modo, non certo tramite assegno o bonifico bancario........
A proposito della Banca, questa e' a conoscenza della cosa e non fa opposizioni; ho parlato col notaio che dovrebbe fare il rogito e mi ha detto che l'operazione, anche se non consueta, e' legale.
Cosa ne pensate????? io sono un po perplesso...........
Un grazie di cuore a chi sapra' consigliarmi.......
Salvatore
E' legale che le parti concordino chi paga le spese anche se è consuetudine che le paghi l'acquirente, non è legale scrivere una cosa e poi restituirle perchè vuol dire che lo scrivo per un motivo diverso, ad esempio avere il mutuo più alto ecc, in questo caso è una truffa
 

salvatoret59

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Allora, cio' che e' legale e cio' che non lo e'....il problema penso sia questo in definitiva; e' legale che io mi offra di pagare le spese che sono solitamente a carico del compratore, ma e' illegale se faccio questo per fare ottenere un mutuo piu' alto all'acquirente.....e allora tutta l'operazione e' illegale; e posso credere che anche il notaio stesso che sa tutto accetti di fare il rogito???? Non ci andrebbe di mezzo anche lui che e' a conoscenza di tutto???? e rischierebbe per fare un contratto in piu' e quindi solo per qualche migliaia d'euro????
E il dirigente della banca, che anche lui e' a conoscenza della cosa, rischierebbe il posto e la galera per fare un mutuo in piu' e per giunta di importo alquanto basso......
Ed anche le stesse agenzie immobiliari che ti ''consigliano'' questa procedura sarebbero anche loro fuorilegge perche' ti fanno fare una cosa che e' un reato e quindi si rendono complici.....
Se ho interpretato giusto il gioco allora non vale la candela, come si suol dire.....
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E se ci vuole la compiacenza di qualcuno, vuol dire che , almeno nei confronti della banca, a cui si forniscono informazioni “taroccate” o quantomeno
“addomesticate” , c'è qualcosa di fuori posto.

Masmettiamola perfavore.

Il dichiarato in atto pubblico un tarocco.

..e il notaio un cartomante.

La banca e’ garantita dal contratto e dalle iscrizioni.

Ogni singolo centesimo dovra’ rientrare con gli interessi.

La compiacenza dei deliberatori e’ intrinseca alla loro attività’

I direttori fanno a gara a chi finanzia di più e acquisisce buone clientele.

Vendono i soldi non fanno mutuo soccorso.
 

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