U

Utente Cancellato 65257

Ospite
Forse scambiate il decreto ingiuntivo con il recupero forzoso magari dando una botta in testa al condomino moroso e fregandogli il portafoglio.... l'amministratore deve con mezzi legali e il DI è un mezzo molto limitato cercare di farsi pagare le spese condominiali la legge non lo autorizza a fare il recupero crediti in altri modi es minacce appostamenti davanti casa telefonate minatorie etc... molte volte è l'assemblea stessa che per svariati motivi non autorizza a porre decreto ingiuntivo molte volte il condomino moroso è anche pericoloso o menefreghista nei confronti di tutti gli altri condomini. Tenuto conto che un DI non è mai la certezza di veder estinto il debito l'unica cosa è sperare che il condomino si ravveda o che l'immobile venga messo all'asta. Per quanto riguarda l' accodarsi ai creditori molte volte la banca che di solito mette l'immobile all'asta non viene neanche per metá soddisfatta dalla vendita del bene. Non è assolutamente giusto che un amministratore carichi le spese dei condomini morosi su quelli onesti a meno che l'assemblea non lo autorizzi. Un possibile acquirente di immobili in asta deve per prima cosa accertarsi di quante spese condominiali non pagate gravano sull'immobile per saperlo basta che vada davanti al muro dello stabile è guardinil numero di telefono sulla targhetta apposta obbligatoriamente dove ci sono tutti i riferimenti chiami e fissi un appuntamento con l'amministratore non credo possa essere negato, almeno io non lo faccio. Claudia@
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
molte volte è l'assemblea stessa che per svariati motivi non autorizza a porre decreto ingiuntivo molte volte il condomino moroso è anche pericoloso o menefreghista nei confronti di tutti gli altri condomini.
Confermo totalmente, vi dico solo che "lavoratore presso il comune..." si è presentato con la pistola dall'avvocato del condominio minacciandolo...
:occhi_al_cielo: e tutti sanno che tanto anche se fai denuncia, non serve a niente... nemmeno con tanto di registrazione che dimostra che non è la prima volta... Si archivia.
In questo caso l'avvocato ha chiuso il portone... (immagino sia chiaro).
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
L'ho scritto due volte.
Schermata 2016-12-12 alle 17.29.45.png

(* con questa per il premio di @eldic ho qualche speranza per il mese...)
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
sono a carico dell'aggiudicatario solo l'anno corrente e quello precedente
e questa è l'unica cosa che conta.

Secondo me la questione non è se l'Amministratore può richiedere le spese condominiali anche dopo anni, la qual cosa mi pare pacifica e su questo tutti i partecipanti sono d'accordo. La questione è A CHI chiederle. La legge obbliga in solido il nuovo proprietario solo per l'anno in corso e l'anno precedente, quindi secondo me il resto è aria fritta. Se l'Amministratore stralcia le spese dall'esercizio di competenza per ricomprenderle nel successivo, e lo fa fino a che non si presenta il nuovo proprietario, si tratta di una mera operazione contabile che non cambia la sostanza, l'esercizio di competenza della spesa rimane quello e il nuovo proprietario ne risponde solo se fa parte degli ultimi due.

Inoltre mi pare una scusa bella e buona (ossia infondata) l'osservazione
il condomino che vende non fa più parte del condominio e che non può essere più interpellato dall'amministratore per chiedergli spese non pagate
Certo che può interpellarlo, come è con qualsiasi creditore. Forse che perdendo lo status di condomino gli sono condonati i debiti? Il condominio può esigere un pagamento da qualsiasi soggetto dal quale vanti un credito (fornitori, assicurazioni , Comune...), perché non può farlo con un ex condomino? Ho capito che ben difficilmente potrà recuperare qualcosa, ma non può nascondersi dietro il fatto che il creditore non è più condomino. Ma scusate, se subisco un danno per cui sono assicurato, l'assicurazione mi deve risarcire. Se io nel frattempo cambio assicurazione e non sono più cliente, mi deve risarcire comunque, no?
 
U

Utente Cancellato 65257

Ospite
La giurisprudenza ritiene che per tutelare il condominio, potrebbe l’assemblea, all’unanimità, approvare una clausola del regolamento in cui si stabilisce (in deroga al codice civile) che colui che acquista la proprietà da un condomino “uscente” è tenuto a farsi carico di tutte le spese condominiali non ancora pagate al momento della vendita: quindi, non solo quelle dell’anno in corso e di quello precedente, ma anche quelle più datate. Io in molti casi di condomini dove ci sono molte persone che non pagano ho tutelato quelli onesti in questo modo perfettamente legale. Tempo fa un acquirente mi aveva chiesto visto che era interessato all'acquisto di un immobile se vi erano spese condominiali arretrate c'erano circa 17k di spese tra ordinarie e straordinarie gli ho detto che erano state rendicontate ogni anno e che il Regolamento di Condominio con delibera dell'assemblea obbligava il compratore ad accollarsi tutte le spese anche quelle degli anni precedenti. Ha fatto storie chiedendo consiglio al suo legale che gli ha consigliato di pagare con 4 trance perchè era l'unico modo di poter acquistare l'immobile a prezzo molto molto scontato ovvio poi il condominio gli ha fatto un ulteriore sconto. Claudia@
 
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ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Quindi ci deve essere tale clausola nel regolamento, altrimenti la richiesta dell'amministratore sarebbe illegittima?

Se così fosse e il nostro amico aggiudicatario avesse ragione, il giusto comportamento se non ci fosse la clausola sarebbe offrire la prestazione al condominio (limitatamente a quanto dovuto) e aspettare una quantificazione da parte loro.
In questo caso metterebbe in mora il condominio creditore.
 

prociotta

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Partiamo dal presupposto che il condomino che vende non fa più parte del condominio e che non può essere più interpellato dall'amministratore per chiedergli spese non pagate. L'unica persona a quale si può rivolgere sei tu in quanto nuovo proprietario. in caso di immobile comprato all'asta buona regola sarebbe stato chiedere prima la situazione del condomino moroso e l'effettivo volere dell 'amministratore in forza di una riportazione annuale delle spese condominiali non pagate nel rendiconto la volontá di farle pagare legalmente al nuovo proprietario. Una sentenza legittima l'amministratore a chiedere le spese arretrate anche di anni basta che siano state rendicontate puntualmente. Non sempre le spese condominiali non pagate devono essere caricate sui condomini onesti. Ricordo che le spese condominiali non pagate si prescrivono in 5 anni sempre che il condomino moroso possa dimostrare che l'amministratore volutamente o in forza di delibera assembleare non abbia usato tutti i mezzi per farsi pagare ovvio la prescrizione decade se l'amministratore anche a 4 anni e mezzo riesce a mandare decreto ingiuntivo. Il consiglio è di parlare in assemblea della situazione e chiedere un accollo di queste spese di tutti ovviamente questo da parte del condominio non è abbligatorio in caso negativo dovrai aprire causa legale. Nel caso di spese non pagate se decidessi di pagarle tutte puoi rivalerti sul venditore. Claudia@


GRADIREI CONOSCERE QUESTA SENTENZA
le spese sempre vengono rendicontate ogni anno, in tutti i casi, eppure le d.a.c.c. parlano di anno in corso e anno precedente in caso di subentro

qualcuno sostiene che in caso di vendita all'asta non sia così perchè il perito dovrebbe informarsi anche sulle spese condominiale non evase e tenerne conto per il prezzo base, ma per questa "teoria" io non conosco ne sentenze ne norme del codice
 

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