M

mata

Ospite
Negli anni '60, data a cui è riferita la fattispecie, le cose erano molto, molto più semplificate e scorrevoli. Molto spesso non vi era nei cantieri nessuna delle figure da te citate.
nell'elevazione di fabbricati (autorizzati o meno) il progetto era evidentemente presente e così l'impresa o imprese esecutrici, ma non erano regolate a priori.
Dopodiché, nei successivi condoni, la regolarità era parimenti certificata dai tecnici, ma lo era a posteriori.
Tutta lì la differenza del primo condono che, è bene ricordarlo, non è stata una gentile concessione della Stato bensì una inderogabile necessità di mettere un punto fermo per poi andare a capo nella disciplina edilizia. Vale a dire: finora (fino al 1 settembre '67) tutto era lecito, da adesso in poi, regolarizzate mediante condono il pregresso e tutto quel che viene dopo deve essere autorizzato. Dunque il primo condono si risolve con procedure semplificate e come atto dovuto.

Il secondo, quello del Gov. Berlusconi, fu un'appendice anche questa in un certo senso dovuta poiché non tutti si erano adeguati e una grossa fetta aveva continuato a regolarsi come prima. In questo Condono le procedure di regolarizzazione furono già più stringenti (l'abitabilità, per esempio, non era automatica come nel primo e la statica andava certificata).
Quello del 2003 fu a macchia di leopardo e sanava solo ciò che era lecito fare con licenza edilizia, quindi nessuna deroga alla normale procedura.

Le sanatoria attuali, infine, vengono definite non a caso "Accertamento di conformità" e devono soddisfare il doppio requisito della regolarità sia rispetto al momento di esecuzione sia a quello della sanatoria. Dunque molto più stringente della procedura normale (oltre ovviamente alle sanzioni e gli oneri raddoppiati).

Quanto alle fasi esecutive vere e propie, si vede che non hai molta pratica di cantiere...
Per quanto riguarda le strutture le norme che prevedevano il deposito del cemento armato risalgono al
Negli anni '60, data a cui è riferita la fattispecie, le cose erano molto, molto più semplificate e scorrevoli. Molto spesso non vi era nei cantieri nessuna delle figure da te citate.
nell'elevazione di fabbricati (autorizzati o meno) il progetto era evidentemente presente e così l'impresa o imprese esecutrici, ma non erano regolate a priori.
Dopodiché, nei successivi condoni, la regolarità era parimenti certificata dai tecnici, ma lo era a posteriori.
Tutta lì la differenza del primo condono che, è bene ricordarlo, non è stata una gentile concessione della Stato bensì una inderogabile necessità di mettere un punto fermo per poi andare a capo nella disciplina edilizia. Vale a dire: finora (fino al 1 settembre '67) tutto era lecito, da adesso in poi, regolarizzate mediante condono il pregresso e tutto quel che viene dopo deve essere autorizzato. Dunque il primo condono si risolve con procedure semplificate e come atto dovuto.

Il secondo, quello del Gov. Berlusconi, fu un'appendice anche questa in un certo senso dovuta poiché non tutti si erano adeguati e una grossa fetta aveva continuato a regolarsi come prima. In questo Condono le procedure di regolarizzazione furono già più stringenti (l'abitabilità, per esempio, non era automatica come nel primo e la statica andava certificata).
Quello del 2003 fu a macchia di leopardo e sanava solo ciò che era lecito fare con licenza edilizia, quindi nessuna deroga alla normale procedura.

Le sanatoria attuali, infine, vengono definite non a caso "Accertamento di conformità" e devono soddisfare il doppio requisito della regolarità sia rispetto al momento di esecuzione sia a quello della sanatoria. Dunque molto più stringente della procedura normale (oltre ovviamente alle sanzioni e gli oneri raddoppiati).

Quanto alle fasi esecutive vere e propie, si vede che non hai molta pratica di cantiere...
 
M

mata

Ospite
Ignoro quale professione tu svolga, ma vedo che fai un po' di confusione tra permessi edilizi e norme strutturali: i primi occorrevano dal 1942 nei centri abitati (in certi posti esistono addirittura regolamenti locali precedenti) e dal 1/9/67 altrove; le norme di costruzione per le zone sismiche e non furono introdotte appena dopo il terremoto di Messina del 1908 e succedute poi nel tempo, sia per le zone "colpite da terremoto", che per le altre. Per le strutture in c.a. il progetto ed il collaudo andava depositato fin dal 1907, mentre per quelle in muratura dal 1935. Queste norme prescrivevano tipo di materiali e spessori minimi (a seconda del tipo di materiale e del numero di piani) da utilizzare. Addirittura la prima norma prescriveva che il progetto esecutivo dovesse essere obbligatoriamente redatto da un ingegnere, e l'altra l'obbligo di cordoli perimetrali sulle murature: pertanto siamo oltre una secolo fa. Se poi uno firma i condoni senza verificare com'è costruito, saranno affari suoi, finché qualcuno non controlla .., magari perché alla prima scossa vien tutto giù
 

jos611

Membro Attivo
Professionista
Quanto alla professione, ho fatto l'imprenditore edile per 30 anni. La prima legge urbanistica è del 1942, riguardava solo delimitate zone, il titolo era gratuito e senza prescrizione alcuna, salvo l'esistenza di opere di urbanizzazione o l'impegno a realizzarle entro un determinato periodo. E non tutto il territorio italiano era coinvolto.
Licenza edilizia - Wikipedia
La prima legge organica e nazionale riguardante le opere strutturali in cls è del 1971.
Al di là delle ricostruzioni storiche, su cui si può stare a discutere mesi, chiunque abbia un po' di pratica edilizia sa come funzionavano le cose all'epoca. E anche come funzionano oggi...
 

Peter1986

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie a tutti per le risposte ed i commenti.
Io sono nuovo qui e sto cercando di capire come funziona...
Cosa mi conviene fare?
Tutelarmi con un avvocato?
Indagare su quando è stato censito/dichiarato l'immobile e il relativo abuso?
Ricorrere contro notaio e venditrice?
Grazie a tutti
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ti conviene goderti la casa e dimenticarti il tutto. Sul rogito è scritto per forza che la casa è stata condonata, quindi lo sapevi e quindi non puoi fare niente a nessuno.
Per la legge la tua casa e una casa costruita con regolare permesso sono esattamente uguali, quindi, anche se non l'avessi realmente saputo nemmeno al rogito, non potresti fare niente lo stesso.
Se proprio hai dubbi (magari non è antisismica o simili) rivendi (magari ci guadagni pure) e comprane un'altra.
 

Peter1986

Membro Junior
Privato Cittadino
Ed infatti è stata poi sanata...
Ma nell'atto che si tratta di immobile (intera palazzina 4 appartamenti e due negozi) successivamente sanato non ce n'è traccia...
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ed infatti è stata poi sanata...
Ma nell'atto che si tratta di immobile (intera palazzina 4 appartamenti e due negozi) successivamente sanato non ce n'è traccia...
E' probabile che sia scritto e tu non l'hai capito. Dovrebbe esserci qualcosa tipo "concessione edilizia in sanatoria n. 234234a/86 rilasciata dal comune di ... in data ...
 

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