Quello studio, da tutti conosciuto perchè è su internet e non è nè una tua nè una mia brillante scoperta, esamina dettagliatamente il tema nella sua
"incertezza".
Iniziando con le ragioni che sono l'acquisto "singolo" di un solo coniuge o d in quota del 50 % che comporterebbe successivamente l'ipotesi di arricchimento,
conclude con l'esistenza dell'ipotesi alternativa che è alla base della comunione coniugale, che l'acquisto oneroso è in regime di comunione. Non si tratta di arricchimento.
Se il tema fosse stato così ovvio, come vuoi trattarlo tu, il Notariato non avrebbe commissionato lo studio (1999). Se c'eri arrivato tu, ci sarebbero arrivati tutti gli altri.
Per questo,
nella finezza che contraddistingue i miei scritti, ho scritto che il Notariato
a suo tempo........
E suggerivo prudentemente di esaminare se vi è stata giurispridenza della Suprema Corte nel periodo 1999-2012.
Quando il Consiglio del Notariato fa uno studio, vuol dire che la materia è molto controversa e merita un orientamento comune del Notariato, che non è un organo nè legislativo nè giudicante. E' un organo cpnsultivo interno per i Notai, che poi, nella loro indipendenza, possono consigliare i propri clienti alla luce dei punti deboli o forti delle segnlazioni del Consiglio del Notariato che non è un organo di Controllo su tutti i punti della libera profreffione notarile.