PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Dovrai interpretare le due parti in commedia...
In questo periodo di bassa marea del mercato immobiliare le valide alternative non mancano e gli acquirenti hanno il coltello dalla parte del manico...Chi vende non può imporre il prezzo che vuole...Gli acquirenti hanno degli ampi margini di manovra...
Occorrerebbe capire quanti e quali...Ogni trattativa fa caso a sé.
Comunque, il periodo ideale per acquistare è questo, i prezzi sono scesi di parecchio rispetto ai picchi del 2008 e, di solito, dopo un certo periodo di stasi o di ulteriore assestamento, ricominciano a salire...Ma ciò dovrebbe accadere solo fra qualche anno.

Ma quanto pessimismo.

I clienti che hanno per le mani il manico di un coltello, con i quali un venditore non vuole aver contatto, possono infilzarlo nella sabbia o andare a cercare qualcun altro da scannare.

Le case sono poste in vendita ed i tempi si sono dilatati, i prezzi sono scesi, ma il movimento c'e'.

La gente ha voglia di fare, cambiare casa, rimetterla in ordine, ingrandirsi, abbellirsi, accomodarsi.

Non viviamo in un paese in guerra, alluvionato, terremotato, o minacciato da chissa' quali tagliatori di teste o predatori col coltello tra i denti che vogliono portarci via la casa.

Se uno vuol vendere firma e cambia.

Diversamente non firma e se ne sta' a casa sua.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Le case si vendono...sicuramente.
Non ho detto il contrario.
Ma il prezzo ora non lo fa il venditore.
L'acquirente non si porta dietro il coltellaccio di Profondo Rosso minacciando di scannare il padrone che rifiuta di accettare il suo prezzo...Se non raggiunge l'accordo al ribasso con chi vuole vendere, si cerca un altro proprietario, tra i cento che stanno sull'uscio ad aspettare, sicuro di ricevere maggior udienza.

Tra dieci anni potrà succedere la stessa cosa a parti invertite...Chissà...
 
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andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
e lo so ma di fronte al posto fisso che facevo gli dicevo di no? alla mia eta poi un miracolo praticamente
Mah, va a gusti. Io penso che diventerei matto a lavorare da dipendente. Con tutti i vantaggi che indubbiamente ci sono, per carità. Ma sono troppo abituato a gestirmi per conto mio tempi e modi. E nonostante la valanga immensa di tasse...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se non raggiunge l'accordo al ribasso con chi vuole vendere, si cerca un altro proprietario, tra i cento che stanno sull'uscio ad aspettare, sicuro di ricevere maggior udienza.

Se, non si fonde l'accordo, l'acquirente dovrà fare a meno di quel prodotto visto e piaciuto.

Non è detto che gli altri 99 prodotti, di cui i proprietari magari siano disposti ad udienza per un prezzo ribassato, abbiano quelle stesse caratteristiche che sono piaciute al potenziale acquirente e che l'hanno indotto a formulare l'offerta di acquisto.

Da sempre è il giuoco delle parti.

..è il mercato bellezza.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma quanto pessimismo.

I clienti che hanno per le mani il manico di un coltello, con i quali un venditore non vuole aver contatto, possono infilzarlo nella sabbia o andare a cercare qualcun altro da scannare.

Le case sono poste in vendita ed i tempi si sono dilatati, i prezzi sono scesi, ma il movimento c'e'.

La gente ha voglia di fare, cambiare casa, rimetterla in ordine, ingrandirsi, abbellirsi, accomodarsi.

Non viviamo in un paese in guerra, alluvionato, terremotato, o minacciato da chissa' quali tagliatori di teste o predatori col coltello tra i denti che vogliono portarci via la casa.

Se uno vuol vendere firma e cambia.

Diversamente non firma e se ne sta' a casa sua.
Sicuramente le case si vendono, gli acquirenti ci sono, ma con forti sconti. E come dice Graf se non scendi di prezzo in trattativa, l'acquirente va a cercarsi un'altra casa. Con tutte quelle messe in vendita, ha ampia scelta.
Poi potresti pure trovare l'acquirente che si innamora della casa e che è disposto a pagartela quasi quanto il proprietario chiede, ma sono eccezioni...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sicuramente le case si vendono, gli acquirenti ci sono, ma con forti sconti. E come dice Graf se non scendi di prezzo in trattativa, l'acquirente va a cercarsi un'altra casa. Con tutte quelle messe in vendita, ha ampia scelta.
Poi potresti pure trovare l'acquirente che si innamora della casa e che è disposto a pagartela quasi quanto il proprietario chiede, ma sono eccezioni...

...Che confermano la regola
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Cioè che se non cali non vendi, a parte queste eccezioni.

..o se non alzi non compri.

Il giuoco delle parti questo è.

Con la buona pace di qualsiasi momento di crisi, l' a b c della compravendita, pone SEMPRE il venditore, in una posizione dominante rispetto all'acquirente.

SEMPRE.

Al venditore spetta il nulla osta e o l'ultima parola che sancisce il trasferimento del bene.

Senza il bene placido della parte venditrice CICCIA.

Agevolazioni o "leve" nel favore della parte acquirente, laddove sono previste, sussistono solo quando i vincoli di prelazione alla vendita, gravano sulla parte venditrice a cui essa deve sottostare.

I mediatori che operano tra la compra e la vendita, dovrebbero sempre bene tenere presente, le regole del giuoco e faccio riferimento a quelli che credono di far meglio, trattando la sola parte acquirente.

Mentre i venditori dovrebbero essere meglio consapevoli della loro posizione di DOMINIO.

Se il saldo prezzo proposto non viene ritenuto congruo la risposta è no grazie.

Il bene rimane lì dov'è in attesa di un acquirente maggiormente disposto a spendere e o ad alzare l'offerta di acquisto.

A volte pure il rialzo di una eventuale offerta, fino a poter raggiungere dimostrazioni " ab absurdo", dove neppure la circostanza di superare la richiesta iniziale, non obbliga il venditore ad accettare, per CONCEDERE in vendita.

Obblighi che invece restano più stringenti per la parte proponente.

Se questa non è una posizione di maggior vantaggio...
 
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Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
..o se non alzi non compri.

Il giuoco delle parti questo è.

Con la buona pace di qualsiasi momento di crisi, l' a b c della compravendita, pone SEMPRE il venditore, in una posizione dominante rispetto all'acquirente.

SEMPRE.

Al venditore spetta il nulla osta e o l'ultima parola che sancisce il trasferimento del bene.

Senza il bene placido della parte venditrice CICCIA.

Agevolazioni o "leve" nel favore della parte acquirente, laddove sono previste, sussistono solo quando i vincoli di prelazione alla vendita, gravano sulla parte venditrice a cui essa deve sottostare.

I mediatori che operano tra la compra e la vendita, dovrebbero sempre bene tenere presente, le regole del giuoco e faccio riferimento a quelli che credono di far meglio, trattando la sola parte acquirente.

Mentre i venditori dovrebbero essere meglio consapevoli della loro posizione di DOMINIO.

Se il saldo prezzo proposto non viene ritenuto congruo la risposta è no grazie.

Il bene rimane lì dov'è in attesa di un acquirente maggiormente disposto a spendere e o ad alzare l'offerta di acquisto.

A volte pure il rialzo di una eventuale offerta, fino a poter raggiungere dimostrazioni " ab absurdo", dove neppure la circostanza di superare la richiesta iniziale, non obbliga il venditore ad accettare, per CONCEDERE in vendita.

Obblighi che invece restano più stringenti per la parte proponente.

Se questa non è una posizione di maggior vantaggio...
Ma li c'è incoerenza da parte del venditore.
Su 1000 casi quante volte avviene tutto ciò? Penso molto poche...
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
Mah, va a gusti. Io penso che diventerei matto a lavorare da dipendente. Con tutti i vantaggi che indubbiamente ci sono, per carità. Ma sono troppo abituato a gestirmi per conto mio tempi e modi. E nonostante la valanga immensa di tasse...
tasse mah.... a partita IVA ci sono anche le detrazioni........ ti assicuro che prendero meno netto :fico: comunque non ho ceduto alle lusinghe per la sicurezza ma per il contenuto del lavoro, adesso sono insoddisfatto, quello è un posto stimolante etc... anzi conto di superare la fobia del cartellino con le motivazioni forti ideali :sorrisone:
 

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