M

marcellogall

Ospite
Scusa, se l'atto è annullabile come fai a dire che si può fare senza problemi?
L'art. 179 del Codice Civile indica quali beni siano esclusi dalla comunione, e tra questo non figura certo un immobile acquistato dopo il matrimonio (ovviamente in questo regime patrimoniale), a meno che non riguardino donazioni, successioni per l'esercizio della professione, ecc.

L'art. 184 C.C. dice che l'annullamento dell'atto di acquisto può essere chiesto
solo dal coniuge entro un anno dal momento in cui è venuto a conoscenza dell'acquisto e in ogni caso entro un anno dalla data di trascrizione.
La richiesta di annullamento non può essere fatta oltre un anno dallo scioglimento della comunione. C'è stato un divorzio nel 1998, sono passati 12 anni.
Sono d'accordo sul fatto che spesso il linguaggio legale è difficile da capire ma in questo caso è piuttosto chiaro.
 
E

enzo6

Ospite
L'art. 184 C.C. dice che l'annullamento dell'atto di acquisto può essere chiesto
solo dal coniuge entro un anno dal momento in cui è venuto a conoscenza dell'acquisto e in ogni caso entro un anno dalla data di trascrizione.
La richiesta di annullamento non può essere fatta oltre un anno dallo scioglimento della comunione. C'è stato un divorzio nel 1998, sono passati 12 anni.
Sono d'accordo sul fatto che spesso il linguaggio legale è difficile da capire ma in questo caso è piuttosto chiaro.

Come fa il marito a fare richiesta annullamento vendita se non è ancora avvenuta.
Se fosse cosi' basterebbe aspettare 12 mesi dal divorzio e vendere la casa, mi sembra strano.
Non è che stai scrivendo di annullamento dell'acquisto in comunione?
 
M

mata

Ospite
Continuo a non capire: l'utente chiede se è possibile vendere l'appartamento.
Tu, anzi il C.C., dice che l'atto è impugnabile dal coniuge entro un anno dalla trascrizione. Pertanto questo significa di esporsi ad un'azione di annullamento.
Che consiglio diamo?
 
D

Damiameda

Ospite
Qualcosa non torna, quando ha acquistato avrebbe dovuto presentare documenti comprovanti il suo stato civile, giusto?
Quindi come ha fatto ad acquistare all'insaputa del marito se sposata in comunione dei beni ?
 
M

marcellogall

Ospite
Come fa il marito a fare richiesta annullamento vendita se non è ancora avvenuta.
Se fosse cosi' basterebbe aspettare 12 mesi dal divorzio e vendere la casa, mi sembra strano.
Non è che stai scrivendo di annullamento dell'acquisto in comunione?

Mi riferisco all'acquisto avvenuto durante il matrimonio.
Il divorzio ottenuto nel 1998 dovrebbe aver fatto cessare ogni diritto del marito
sull'immobile. Spero che Gi79 ci faccia sapere quale sarà la decisione del notaio.
 
E

enzo6

Ospite
marcellogall ha scritto:
Se l'atto non sia stato trascritto e quando il coniuge non ne abbia avuto conoscenza prima dello scioglimento della comunione l'azione non può essere proposta oltre l'anno dallo scioglimento stesso.[/quote]​


Ma questo è sempre relativo all'acquisto in comunione non alla possibilità di vendere dopo il divorzio
 
E

enzo6

Ospite
Uno di noi avrà sicuramente ragione (forse). Aspettiamo la decisione del notaio.

Non è questione di ragione è questione di metodo nell'esposizione.
Quanto hai scritto non si riferisce alla possibilità di rivendita post divorzio ma all'acquisto in comunione. In pratica non c'entra nulla.

ps:
io sono d'ccordo con te sulla rivendibilità in ex comunione beni ma non i base al CC sopra enunciato.
 

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