flavio calvellotti

Nuovo Iscritto
Ringrazio per le numerose repliche. Approfondendo la questione anch'io ho visto che c'è quella sentenza della Cassazione (non a sezioni riunite però, quindi da non considerare vincolante per altri giudici) e quel parere del Consiglio Notarile, che però costituisce solo un'interpretazione, anche se magari autorevole. In sostanza la tesi del "prezzo libero" è solo un'interpretazione giurisprudenziale e dottrinale, quindi vale fino a un certo punto. Chi comprerebbe una casa a prezzo di mercato sapendo che c'è questo vincolo e soprattutto sapendo che il Comune dice che va pagata la metà o poco più? Inoltre chi per ipotesi la comprasse (a prezzo di mercato, e indicandolo nell'atto) potrebbe sempre avere la tentazione di fare causa avendo qualche speranza di vincerla: in effetti è logico solo dal punto di vista giuridico che l'obbligazione riguadi solo la prima compravendita, altrimenti il primo acquirente la rivenderebbe immediatamente avendo un guadagno esagerato ai danni del Comune che ci ha messo i soldi.
In risposta a Granducato, avevo indicato il valore catastale perchè l'ho comprata da privato nel 2005 (Natale 2005 per massima disgrazia, quando la finanziaria 2006 ha comunque fissato il valore catasrtale come base imponibile su cui pagare l'imposta di registro. anche su questo avrei qualcosa da ridire riguardo al notaio..).
In conclusione, ho intenzione di rivolgermi a un legale per valutare la possibilità di chiedere i danni al notaio, che non aveva indicato il vincolo nell'atto.
Flavio
 

Umberto Granducato

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Approfondendo la questione anch'io ho visto che c'è quella sentenza della Cassazione (non a sezioni riunite però, quindi da non considerare vincolante per altri giudici) e quel parere del Consiglio Notarile, che però costituisce solo un'interpretazione, anche se magari autorevole.
E' esattamente quello che sostenevo io.

Inoltre chi per ipotesi la comprasse (a prezzo di mercato, e indicandolo nell'atto) potrebbe sempre avere la tentazione di fare causa avendo qualche speranza di vincerla: in effetti è logico solo dal punto di vista giuridico che l'obbligazione riguadi solo la prima compravendita, altrimenti il primo acquirente la rivenderebbe immediatamente avendo un guadagno esagerato ai danni del Comune che ci ha messo i soldi.
Mi sembra logico: viceversa sarebbe il paradiso degli speculatori.

In conclusione, ho intenzione di rivolgermi a un legale per valutare la possibilità di chiedere i danni al notaio, che non aveva indicato il vincolo nell'atto.
La causa ti porterà a rivalerti anche sul venditore (che a sua volta anch'egli si rivarrà sul notaio) che potrebbe avere grossi guai fiscali e a livello di sanzioni.
L'unico dubbio che mi viene è che l'atto potrebbe essere dichiarato nullo con tutto ciò che ne consegue ( se avevi dichiarato la rendita catastale fai MOLTA attenzione).
In bocca al lupo-
 

flavio calvellotti

Nuovo Iscritto
Visto che sull'atto è indicato il valore catastale, ampiamente inferiore al valore da convenzione, mi pare cha l'atto sia a posto e il venditore a questo punto non abbia niente a che vedere con la vicenda. Il danno che potrei vantare deriva dalla differenza di valore, atteso e reale dell'immobile, o dalla perdita di oppurtunità per impossibilità di venderlo a prezzo di mercato. Almeno è così che mi pare di inquadrare il problema
Grazie di nuovo
 

Umberto Granducato

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Nell'edilizia convenzionata la vendita si fa non sulla rendita catastale, ma su una formula indicata in convenzione. Il venditore ha a che fare con la vicenda perchè credo che ci siano gli estremi per annullare l'atto. Quello che ci rimette per diversi motivi sei senz'altro tu e non per colpa tua. Quindi spero che il tuo legale ti possa aiutare,
 

loreta

Nuovo Iscritto
sono nella stessa condizione. la mia convenzione scade nel 2015. forse ai fini di svincolare l'appartamento sarebbe meglio presentare un'istanza al comune per verificare i margini di fattibilità... sinceramente far fronte ai costi per azioni legali è troppo gravoso se si considera che la cp è un ente ... che agirà sicuramente .... tasse e sopratasse... - se il dettato della cassazione venisse recipito in legge - magari con emendamento alla finanziaria in preparazione si potrebbe procedere a vendite più che adeguate all'Istat adeguati alla nuova moneta!
 

Roby

Fondatore
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L'edilizia convezionata è e sta diventando scusate il terimine un gran casino.

Troppi comuni stanno facendo quel che vogliono a rischio delle compravendite e delle parti, specialmente i venditori.
 

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