vg3

Nuovo Iscritto
Professionista
Mi hanno proposto un servizio (ovviamente a pagamento ma non so a che prezzo) che si occuperebbe di effettuare al mio posto le visite immobiliari o quanto meno le visite agli immobili che decido io.
Non so come funzionerebbe, né ho approfondito la questione, in generale l'idea non mi è parsa molto interessante.

Non ho preso in considerazione seriamente la cosa, però mi chiedevo cosa ne potessero pensare altri AI.
In ottica di apertura di una mia attività, "affidare" le visite di immobili meno critici fra cui gli affitti, riducendo il carico di visite e soprattutto di prime visite di non interessati, potrebbe rivelarsi utile?
L'oggetto lavorerebbe da solo, se poi il cliente è realmente interessato mi contatta per ulteriori visite e/o informazioni.

Attualmente non ho una mia attività, ma ne ho fatti tanti di appuntamenti a vuoto, seconde, terze e quarte visite perdita di tempo ecc. Inoltre non sono mai riuscito a fare scrematura iniziale di clienti a primo contatto. A detta di diversi colleghi, specialmente negli affitti, è una pratica importane e fattibile, a me sembra più una pratica magica. Forse è mancanza mia di intuito o empatia, ma non riesco a escludere clienti sulla base di informazioni o primi contatti, perché penso sempre che facendo visitare l'immobile possa nascere l'interesse anche per i casi meno prevedibili.

Voi cosa ne pensate? Pura follia?
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Personalmente penso non si possano "scaricare" gli appuntamenti ad un terzo soggetto.

Mancherebbe il contatto diretto col cliente, mancherebbe la possibilità di capire cosa cerca esattamente e quindi quale immobile proporre.
Mancherebbe la possibilità che il cliente acquisti fiducia in te, anzi proprio perchè si sete scaricato sarà probabilmente lui a rivolgersi altrove.

Infine, che garanzie avresti che il terzo soggetto (che tu paghi) poi non faccia il doppio gioco (magari portando il cliente da un concorrente o peggi ancora che non sia lui stesso a concludere alle tue spalle)?

Dovresti piuttosto imparare a scremare la clientela in partenza, prima di fissare gli appuntamenti.
Impara a distinguere i perditempo dai clienti realmente interessati.

Seleziona accuratamente il cliente in base all'immobile e viceversa.
Dedica più tempo e attenzione per conoscere le reali esigenze del cliente e non quelle presunte e/o i suoi sogni irrealizzabili.
Perderai molto meno tempo e concluderai più efficacemente.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vero e’ che l’attivita’ di vendita e di sopralluogo, e’ l’ultima ruota del carro di un lavoro ben fatto prima, in fase di acquisizione.

Quando questa e’ svolta bene, il sopralluogo, ovvero l’apertura della porta, il mostrare gli ambienti, il soggiorno, la cucina e o la camera, saprebbe farlo anche l’ultimo dei ciabattini.

Non e’ un caso, che spesso i gruppi immobiliari, utilizzino ragazzini alle prime armi, sovente nemmeno in possesso dei requisiti, per effettuare le visite.

Se il cliente e’ pronto per comperare e l’oggetto e’ idoneo alle sue esigenze, concludere restera’ una semplice formalita’.

Il problema vero, nasce quando il cliente che hai davanti, non e’ pronto per comperare e mai lo sara’, se continua a muoversi di testa sua.

Oppure, se invece fosse pronto per comperare, come diceva il collega sopra, bisognera’ avere una valida alternativa da proporgli.

Per paradosso quindi, l’intervento diretto, occorre proprio in quel momento che l’appuntamento vendita non sia andato come doveva.

Tre clienti su cinque, si muovono nell’azione di acquisto, prima di vendere.
Nonostante la compera sia soggetta alla vendita.

Ecco che gli appuntamenti sono tutti importanti.
Anche quelli che al momento sono infruttuosi.

Non tanto per guadagnare la fiducia del cliente in fase d’acquisto.
Con in mano un buon prodotto, ad un prezzo conveniente, pure un somaro saprebbe venderglielo.

Ma quanto per formare e indirizzare il cliente, sul corretto percorso da intraprendere nella sua azione di compra e o vendita.

Se il cliente deve vendere fisserai l’acquisizione e lo seguirai in tutte le fasi.
Se cerca l’affarone oppure quello che non esiste significa che e’ da mollare.

Cammin facendo, nella tua agenda avrai a che fare, con clienti formati.
Che girano a comperare quando e’ il momento di farlo.
Lasciando i perditempo sul campo in pasto alla concorrenza.

Conquistare la stima e la fiducia di un cliente che non puo’ comperare non serve a nulla.

Se non a girare a vuoto.
 
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francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Per paradosso quindi, l’intervento diretto, occorre proprio in quel momento che l’appuntamento vendita non sia andato come doveva.
Parole sante.
Durante le visite è necessario capire con chi hai a che fare, mollare i pesi morti, e “sfruttare” tutte le informazioni raccolte dai potenziali acquirenti “buoni”.
Saltano fuori ottime acquisizioni , oltre alle vendite che sono l’obiettivo base , almeno per la mia esperienza.
Non consiglio di delegare le visite, che per me sono un momento fondamentale del lavoro.
 

vg3

Nuovo Iscritto
Professionista
Tutte ottime e sagge valutazioni ovviamente.
Si è parlato di vendite io mi riferivo principalmente ad appartamenti da affittare, sarebbe una "follia" anche in nel caso di oggetti per l'affitto? :riflessione:
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
A mio parere per gli affitti potrebbe essere vantaggioso delegare ad altri risparmiando tempo da dedicare a clienti di più alto profilo, anche se teoricamente questo genere di clienti potrebbero diventare in futuro acquirenti.
 
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