Voltura catastale con tre eredi

[brina82]

Quando si parla di trascrizione, io penso alla trascrizione di un atto alla conservatoria: in questo caso occorrerebbe un atto notarile in aggiunta alla dichiarazione di successione e voltura?
Io ad esempio ho solo riportato nella successione ed a catasto (voltura) il diritto: la trascrizione sarebbe una ulteriore operazione?

Penso che se lo hai riportato nella successione, lo stesso diritto sia stato trascritto: se fai una visura ipotecaria dovrebbe comparire, credo.

In ogni caso, penso sia il caso di indicarlo, per garantire il diritto acquisito del genitore: nel caso in esame, qualora uno dei figli facesse dei debiti, il pignoramento sarebbe comunque successivo alla trascrizione del diritto di abitazione, per cui prevale certamente questo, rispetto ad eventuali creditori. In altre parole, in asta dovrebbe andare la nuda proprietà, garantendo di fatto al genitore di continuare ad abitarvi.

Mi sorge però un dubbio: questa cosa vale anche nel caso in cui non venisse trascritto?

Altra domanda: il diritto di abitazione, come è stato correttamente indicarlo, verrebbe meno nel caso in cui la persona non abitasse più nell'appartamento, perchè ad esempio si trasferisce, dunque decade anche nel caso in cui si l'immobile venisse completamente affittato? In questo caso, il contratto di affitto ne sarebbe una prova evidente...

 

[Albano50]

@brina82 In risposta al tuo primo dubbio, vi è una sentenza della Suprema Corte, per un caso esattamente come il tuo esempio che riconosce, in quel caso alla madre, il diritto d'abitazione anche se lo stesso non era stato correttamente trascritto, ma acquistato automaticamente in capo al coniuge superstite con l'apertura della successione.
Il diritto d'abitazione sull'immobile viene meno se l'avente titolo sposta la sua residenza altrove.

 

[brina82]

@brina82 In risposta al tuo primo dubbio, vi è una sentenza della Suprema Corte, per un caso esattamente come il tuo esempio che riconosce, in quel caso alla madre, il diritto d'abitazione anche se lo stesso non era stato correttamente trascritto, ma acquistato automaticamente in capo al coniuge superstite con l'apertura della successione.
Il diritto d'abitazione sull'immobile viene meno se l'avente titolo sposta la sua residenza altrove.

Immagino che decada anche se concede in affitto l'immobile, anche non spostando la residenza ma trasferendosi di fatto!

 

[Albano50]

No.
Finchè mantiene la residenza nell'immobile non decade dal diritto, anche se questo fosse stato in qualche modo affittato.

 

[brina82]

No.
Finchè mantiene la residenza nell'immobile non decade dal diritto, anche se questo fosse stato in quache modo affittato.

Fonti? Scusa ma mi interessa particolarmente questa cosa... Ho sempre saputo che bastasse accertarsi del fatto che l'immobile non venisse più abitato da quella persona...

Esempio: casa in asta dove il coniuge separato ha il diritto di abitazione stabilito dal giudice. E se il coniuge ha sempre abitato lì con l'ex marito, ma non avesse MAI richiesto la residenza?

È condizione necessaria avere la residenza in un immobile per acquisirne il diritto di abitazione?

 

[Albano50]

@brina82 ho provato a dare la mia opinione rispondendo al quesito di @pitone che era una successione lineare, e tutti i miei interventi successivi avevano come riferimento il primo caso.
Tu stai ponendo casi particolari ai quali non so rispondere non essendo il mio campo.
Posso dirti che il diritto d'abitazione matura se alla morte del coniuge il coniuge superstite aveva la residenza nella casa coniugale.
Se il superstite aveva la residenza da tempo altrove.... ha diritto all'eredità ma non matura il diritto d'abitazione.
La fonte che mi fà propendere per questa opinione è che i comuni, in questi casi, chiedono l'IMU in quota agli eredi... superstite compreso.