Avv Luigi Polidoro

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Basta ci sia stato un atto di accettazione implicita entro i 10 anni.
Ad esempio la chiusura del conto corrente del defunto e la ripartizione del saldo fra i chiamati.
Un simile atto vale accettazione.
Senza poi considerare che il chiamato in possesso dei beni ereditari, se non procede con l'inventario entro il termine di mesi 3, è considerato erede puro e semplice.
Tali fatti potranno essere accertati in un giudizio.
La relativa sentenza potrà essere trascritta.
Ciò in teoria, in pratica non credo che un acquirente porrà mai il problema.
In caso di esecuzione immobiliare, come sappiamo, il problema potrebbe emergere.
 

Avv Luigi Polidoro

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Passati 10 anni, è prescritto il diritto di accettare.
Quindi se non è possibile accertare l'esistenza di un atto di accettazione posto in essere prima dello scadere del decimo anno, non si è eredi.
 

brina82

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Passati 10 anni, è prescritto il diritto di accettare.
Quindi se non è possibile accertare l'esistenza di un atto di accettazione posto in essere prima dello scadere del decimo anno, non si è eredi.

Se si fa la successione e poi non si fa nulla nei 10 anni successivi, cosa succede?

Altra domanda: Tizio muore è Caio, suo erede, fa la successione ma non trascrive l'accettazione espressa di eredità; muore anche Caio.

Cosa deve fare l'erede di Caio al fine di garantire la continuità delle trascrizioni?

Grazie.
 

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