ratochi

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve buonasera a tutti, volevo sottoporVi un quesito: io e una delle mie sorelle riceveremo a breve un unita' immobiliare da condividere e per la quale abbiamo chiesto di non far suddividere a livello catastale in quanto era difficile individuare la parte che doveva andare ad ognuna. Quindi la proprieta' andra' ad entrambe senza suddivisioni ed apparterra' ad entrambe al 50%.
Poiche' nessuna delle 2 puo' ristrutturarla in quanto le spese da sostenere sono molte alte, avevamo ipotizzato dopo l'atto di donazione che avverra' tra una decina di giorni, di venderla e dividerci il ricavato. Ho saputo pero' che un bene donato non puo' essere venduto se non dopo un tot anni. E' cosi??
grazie dell'aiuto
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Considerate il bene donato come un oggetto di difficile rivendibilità per i 20 anni successivi alla donazione.

L'unica eccezione è la morte del donante in tempi più corti :triste: , con controllo dei valori posti nella successione:
se il bene oggetto della donazione NON supera il 25% del valore complessivo dell'intera successione allora tale bene rientra interamente nella quota di legittima con il suo valore minimo (oscilla tra il 100% in caso di morte con nessun erede ed il 25% in caso di infiniti eredi) che è comunque vada intoccabile anche da 100 futuri figli illegittimi.
L'immobile in questa eventualità risulta (soprattutto per le banche assai restie a concedere mutui su beni donati) "oggetto privo di possibilità di rivendicazione da parte di terzi" e quindi considerato immobile privo di vincoli.
 
M

marcellogall

Ospite
Salve buonasera a tutti, volevo sottoporVi un quesito: io e una delle mie sorelle riceveremo a breve un unita' immobiliare da condividere e per la quale abbiamo chiesto di non far suddividere a livello catastale in quanto era difficile individuare la parte che doveva andare ad ognuna. Quindi la proprieta' andra' ad entrambe senza suddivisioni ed apparterra' ad entrambe al 50%.
Poiche' nessuna delle 2 puo' ristrutturarla in quanto le spese da sostenere sono molte alte, avevamo ipotizzato dopo l'atto di donazione che avverra' tra una decina di giorni, di venderla e dividerci il ricavato. Ho saputo pero' che un bene donato non puo' essere venduto se non dopo un tot anni. E' cosi??
grazie dell'aiuto

Considerate le difficoltà che sorgono per la vendita di un immobile ricevuto in donazione, vi suggerisco di esporre il problema al donante chedendo a lui di vendere e di trasferire a voi la somma ricavata.
Questo sarà possibile se il donante è ancora in vita, sembra di si, e se conosce le vostre intenzioni di vendere subito dopo la donazione.
 

ratochi

Membro Ordinario
Privato Cittadino
In merito alle riposte ricevute e per le quali ringrazio posticipatamente, volevo chiarire alcune cose : la donazione che tra pochi gg. andremo a fare riguarda anche altre 3 sorelle e 1 fratello ai quali in quell'occasione verra' donato un'appartamento ciascuno, mentre l'unico immobile ( tra l'altro e' una sorta di rudere risalente a 80/90 anni fa ) rimasto verra' donato contestualmente a me ad un'altra sorella (siamo in tutto 6 figli). Poiche' l'immobile rimasto ha un valore inferiore a ciascuno dei 4 appartamenti e per di piu' e' da dividere in questo atto tra me e una delle mie sorelle, avevamo entrambe pensato , per evitare che nessuna delle 2 ne possa usufruire, di venderlo appena possibile. Poiche' sapevo che un bene donato e' invendibile per un tot anni mi chiedevo se c'era un modo per non rimanere come si dice dalle mie parti con una mano dietro e una avanti, senza considerare inoltre che tra pochi gg.ci troveremo a sostenere per questo atto una somma di € 3000 +- ciascuna di noi due in quanto neanche questo sconto ci e' stato fatto ( " il giusto" sarebbe stato almeno pagare i 3000: 2) visto che andremo a cointestarci una sola unita' . Come potremo fare per non rimanere con un "immobile" fermo che ci portera' solo spese?
 
M

marcellogall

Ospite
In che grado di parentela siete con il donante?
Se il donante è un genitore o un ascendente la donazione potrà essere impugnata dagli eredi legittimi entro 10 anni dal decesso del donante.
 

ratochi

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Il donante e' ns.padre, infatti io avevo parlato di 6 figli......la mia paura e quella di mia sorella, e' che dopo l'atto che a gg.andremo a fare, avremo l'impossibilita' di vendere il rudere che ci e' sato assegnato ( era l'unica cosa rimasta..i 4 appartamenti sono stati attribuiti a 4 ns.sorelle e fratello) per tanti anni e che oltre le spese attuali andremo tra ICI e tasse sulle dichiarazioni a sostenere costi senza che ci possa rientrare nulla. Mi chiedevo se con l'assenso dei 4 che hanno ricevuto un valore superiore al ns., intendo quindi con un accordo preso anche scritto, semmai, si puo' vendere la ns.proprieta' evitando eventuali recriminazioni visto che le loro eventuali richieste sarebbero ridicole. E' possibile?? visto che siamo noi 2 che nei loro confronti potremmo fare recriminazioni sulla scorta del fatto che stiamo ricevendo nettamente e palesemente un valore basso rispetto a loro 4. grazie
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
sarebbe più facile se tuo papà vendesse il rudere ora ed assegnasse a voi la quota ricavata come "conguaglio per aver donato immobili agli altri fratelli"
 

Bianca84

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Considerate il bene donato come un oggetto di difficile rivendibilità per i 20 anni successivi alla donazione.

L'unica eccezione è la morte del donante in tempi più corti :triste: , con controllo dei valori posti nella successione:
se il bene oggetto della donazione NON supera il 25% del valore complessivo dell'intera successione allora tale bene rientra interamente nella quota di legittima con il suo valore minimo (oscilla tra il 100% in caso di morte con nessun erede ed il 25% in caso di infiniti eredi) che è comunque vada intoccabile anche da 100 futuri figli illegittimi.
L'immobile in questa eventualità risulta (soprattutto per le banche assai restie a concedere mutui su beni donati) "oggetto privo di possibilità di rivendicazione da parte di terzi" e quindi considerato immobile privo di vincoli.


Quindi questa possibilità di quota illegittima di cui parli, che libera l'immobile della donazione da qualsiasi vincolo, si può avere SOLO se il donante è già morto, altrimento entro i 10 anni successivi alla sua morte, qualsiasi erede legittimo può rivendicare diritti su di essa e quindi l'immobile si porta dietro, in questo arco di tempo, questo pericolo, ho capito bene? Quindi si può vendere dopo i 10 anni, perchè dopo 20?
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quindi questa possibilità di quota illegittima di cui parli, che libera l'immobile della donazione da qualsiasi vincolo, si può avere SOLO se il donante è già morto, altrimento entro i 10 anni successivi alla sua morte, qualsiasi erede legittimo può rivendicare diritti su di essa e quindi l'immobile si porta dietro, in questo arco di tempo, questo pericolo, ho capito bene? Quindi si può vendere dopo i 10 anni, perchè dopo 20?

Gli effetti della donazione si esauriscono:
- dopo 10 anni dalla morte del donante
- dopo 20 anni dalla donazione
 

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