ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Il venditore in questo caso ha solo la proprietà superficiaria. sempre che non abbia fatto un ulteriore atto di convenzione con il Comune .
Oltre quanto dispone la legge fà comunque fede quello che è riportato nella caonvenzione stessa alla quale tutti gli atii stipulati fanno espresso riferimento.

I proprietari possono, pagando un ulteriore corrispettivo di riscatto totale, stipulare un’unica convenzione per trasformare il titolo giuridico da diritto di superficie a proprietà ed eliminare completamente i vincoli sia sulla vendita che la locazione dell’immobile

Comunque una cosa è certa ,
l'area va comunque pagata al Comune per far sì che il diritto superficiario si trasformi in piena proprietà e comunque sono tutte operazioni che si possono faresolamente presentando un ' ìstanza al Comune stesso che dovrà rispondere richiedento eventualmente della documentazione e comunicando all'interessato il valore di riscatto dell'area.

Sono tutte cose che devono essere riportate anche negli atti successivi , comunque modifiche che necessitano il giusto discorso pubblicitario riferito alla conservatoria .
Non si può andare per supposizioni .
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
No, il terreno è in piena proprietà, ma in quel tipo di convenzione (a cui ho dovuto sottostare anche io con la casa di mio padre) da qualche anno alcuni Comuni
hanno iniziato a richiedere quanto scritto sotto e nella Convenzione.

decorsi 20 anni dal rilascio del certificato di abitabilità poteva essere venduto a chiunque con obbligo di pagamento a favore del Comune della somma corrispondente alla differenza tra il valore di mercato dell'area al momento dell'alienazione ed il prezzo di acquisizione a suo tempo corrisposto.

Per tanti anni, chi era in diritto di proprietà, passati i 20 anni, vendeva e non pagava un tubo...
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Per tanti anni, chi era in diritto di proprietà, passati i 20 anni, vendeva e non pagava un tubo...
si ho capito quello che intendi ma bisogna vedere cosa prevede la convenzione.
Parlo anch'io per esperienza diretta per un acquisto fatto a mia figlia in edilizia convenzionata.

In edilizia convenzionata distinguiamo il diritto di superficie dal diritto di proprietà.
Il diritto di superficie prevede che il cliente acquista la proprietà dell’immobile per un periodo di 99 anni rinnovabili per ulteriori 99 ma non quella del terreno che rimane al comune. Salvo che il Comune si riserva la facoltà di vendere anticipatamente il terreno al cliente annullando il diritto di superficie.
Se il cliente dopo l’atto vorrà vendere l’immobile potrà farlo senza attenersi ai prezzi di cessione stabiliti dal comune fatto salvo i requisiti richiesti per coloro che riacquisteranno.



Il diritto di proprietà prevede l’acquisto sia dell’immobile che quello del terreno.
Se il cliente dopo l’atto vorrà vendere l’immobile potrà farlo ma dovrà attenersi al prezzo di cessione stabilito dal comune aggiornato alla data di vendita. (valido solo per i primi 20 anni dal primo acquisto)

Leggere cosa prevede la convenzione è determinte al fine di dare una giusta interpretazione

Da quel che sò La normativa in tema di alloggi economici e popolari ha subito, nel corso del tempo, una continua evoluzione, anche se il nostro amico ha fatto riferimento alla L. 167/62

La modifica della convenzione, relativa alle assegnazioni in diritto di superficie risulta essere anche per le assegnazioni in proprietà di cui si è detto.

Quindi la risultante credo che sia sempre la stessa

L'attuale proprietario non è il primo assegnatario in quanto ha acquistato l'alloggio nel 2004 a libero mercato (senza cioè godere di alcuna agevolazione).
L'attuale proprietario oggi stà rivendendo l'immobile ma non mi è chiaro se debba pagare la differenza del terreno al Comune oppure no in quanto non essendo il primo assegnatario e non avendo avuto alcuna agevolazione secondo me non deve nulla.
A mio avviso qualsiasi modifica alla convenzione deve essere trascritta (resa pubblica tramite pubblicità "conservatoria")
trovo strano che nell'atto di acquisto del 2004 nelle premesse non si faccia menzione di nulla (sempre che tu lo abbia letto attentamente)
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
La prima assegnazione 1998 poi 2004. Non ha rispettato i 10 anni ha sicuramente fatto qualcosa in quel mentre. Non vorrei che la liberatoria di cui parla sia l'autorizzazione chiesta al comune a vendere. Poi sul prezzo avranno indicato non il prezzo di mercato. Per il diritto di proprietà non bisogna riscattare il terreno ma attenersi alla convenzione tra cui il prezzo. Scusa leggi bene il rogito di acquisto li é pure spiegato la determinazione del prezzo.[DOUBLEPOST=1384892760,1384892582][/DOUBLEPOST]Non mi sono spiegata bene. Prima assegnazione 98 il quale rivende nel 2004. In questo passaggio verrà citata la liberatoria a vendere da parte del comune. Leggere bene il passaggio della determinazione del prezzo.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se é in proprietà cosa riscatti? Forse intendi togliere i vincoli? Ovvero un tot per riscattare il terreno mentre in proprietà per togliere i vincoli? É questo che dici?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Se é in proprietà cosa riscatti?
per riscatto si intende pagare il corrispettivo per togliere i vincoli

che si traduce in

No, il terreno è in piena proprietà, ma in quel tipo di convenzione (a cui ho dovuto sottostare anche io con la casa di mio padre) da qualche anno alcuni Comuni
hanno iniziato a richiedere quanto scritto sotto e nella Convenzione.
Stefano 1967 ha scritto: ↑
decorsi 20 anni dal rilascio del certificato di abitabilità poteva essere venduto a chiunque con obbligo di pagamento a favore del Comune della somma corrispondente alla differenza tra il valore di mercato dell'area al momento dell'alienazione ed il prezzo di acquisizione a suo tempo corrisposto.

questo intendevo
le due situazioni seguono la stessa logica
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Massimo non dobbiamo confondere il diritto di superficie con il diritto in proprietà. I vincoli fanno parte della convenzione. Il comune concede in determinati piani l'edificazione mantenendo la proprietà del terreno. Quindi il diritto di superficie che si acquista. Se vuoi la piena proprietà devi con una differenza pagare il terreno e riscatti il terreno in più togli il vincolo del prezzo imposto. Ora sei proprietario. Nel secondo caso sei proprietario anche del terreno ma la convenzione prevedeva dei vincoli di inalienabilità legati alla convenzione il comune ha ceduto anche il terreno ma a determinate condizioni mi spiego? Non so se si debba pagare una differenza. Credo debba andare in comune o dal notaio per capire se può vendere a mercato libero. Io non credo.
 

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