nadval

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti scrivo in qualità di venditore di un immobile che ha dato mandato ad un'agenzia per seguire la vendita.
In data 10 maggio riceviamo una proposta di acquisto per € 210.000,00 a fronte di € 235.000, quale prezzo stabilito di vendita, scadente il 24 maggio, con le seguenti condizioni:
- € 1000 con assegno alla proposta;
- € 4000 entro il 15 giugno
- € 205.000 al rogito notarile da effettuarsi entro il 30 settembre.
L'agente ci dice a voce che i futuri acquirenti erano interessati anche ad acquistare la nostra cucina.
Conosciuta la proposta ci prendiamo 24 ore di tempo per pensarci. Ritorniamo l'indomani, precisamente il giorno 15 maggio, e diciamo all'agente che vorremmo capire, visto che sono interessati anche alla cucina, se per loro un prezzo di acquisto a € 220.000, compresa la cucina, potesse andare bene, in caso contrario a noi 210.000 potrebbe anche andare bene, con tutte le altre condizioni da loro poste.
Chiediamo all'agente come muoverci e di chiamare gli offerenti per dirglielo, ma lui ci dice che sarebbe meglio scrivere per dare certezza della nostra volontà di concludere ed intavolare una seria trattativa, così compila una proposta d'acquisto con la variazione del prezzo e ci fa firmare direttamente l'accettazione.
Comunicata la nostra richiesta, gli acquirenti prendono tempo dicendo che dovevano capire se potevano avere quegli altri € 10.000 di muto e fissano un appuntamento per il giorno 23 maggio.
Sennonché il pomeriggio del 23 maggio gli acquirenti chiamano l'agente soltanto disdire l'appuntamento e chiedere di incontrarsi il martedì successivo (data 27 maggio), mo lo stesso insiste per incontrarli l'indomani, giorno di scadenza della proposta di acquisto da loro presentata.
Noi intanto chiamiamo l'agente per sapere cosa sta succedendo e lui ci racconta tutto questo.
Così il giorno 24 maggio ci rechiamo in agenzia e decidiamo di accettare integralmente la loro proposta così come formulata.
L'agente nella stessa giornata incontra gli acquirenti che comunicano a voce di non voler rialzare il prezzo a € 220.000, che comunque non sono più interessati all'acquisto, perché hanno trovato un altro immobile e che stavano solo aspettando che passasse il 24 maggio.
L'agente allora gli comunica che noi abbiamo accettato la loro originaria proposta, che non era ancora scaduta e quindi sembra valida.
Loro si oppongono sostenendo che ai sensi dell'art. 1326 cc. ultimo comma la loro proposta ha perso ogni validità ed è stata sostituita dalla nostra e chiedono la restituzione dell'assegno.
L'agente si rifiuta di ridare loro l'assegno.
Il lunedì mattina 26 maggio l'agente in via una racc agli acquirenti per comunicare l'accettazione avvenuta.
Il giorno seguente gli acquirenti ritornano in agenzia per chiedere nuovamente la restituzione dell'assegno e ribadendo che la loro proposta era stata annullata da noi.
Adesso chiedo se è vero quanto loro sostengono oppure no. Può la nostra trattativa aver annullato la loro proposta? Non era nostra intenzione fare ciò, perché noi volevamo solo capire se loro erano interessati a 220.000 con la cucina, altrimenti 210.000 così come proposti per noi andavano bene.
A noi sembra soltanto che loro abbiamo trovato la scusa per svincolarsi visto che hanno ammesso di aver trovato altro.
Grazie per tutti coloro che risponderanno.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Salve a tutti scrivo in qualità di venditore di un immobile che ha dato mandato ad un'agenzia per seguire la vendita.
In data 10 maggio riceviamo una proposta di acquisto per € 210.000,00 a fronte di € 235.000, quale prezzo stabilito di vendita, scadente il 24 maggio, con le seguenti condizioni:
- € 1000 con assegno alla proposta;
- € 4000 entro il 15 giugno
- € 205.000 al rogito notarile da effettuarsi entro il 30 settembre.
L'agente ci dice a voce che i futuri acquirenti erano interessati anche ad acquistare la nostra cucina.
Conosciuta la proposta ci prendiamo 24 ore di tempo per pensarci. Ritorniamo l'indomani, precisamente il giorno 15 maggio, e diciamo all'agente che vorremmo capire, visto che sono interessati anche alla cucina, se per loro un prezzo di acquisto a € 220.000, compresa la cucina, potesse andare bene, in caso contrario a noi 210.000 potrebbe anche andare bene, con tutte le altre condizioni da loro poste.
Chiediamo all'agente come muoverci e di chiamare gli offerenti per dirglielo, ma lui ci dice che sarebbe meglio scrivere per dare certezza della nostra volontà di concludere ed intavolare una seria trattativa, così compila una proposta d'acquisto con la variazione del prezzo e ci fa firmare direttamente l'accettazione.
Comunicata la nostra richiesta, gli acquirenti prendono tempo dicendo che dovevano capire se potevano avere quegli altri € 10.000 di muto e fissano un appuntamento per il giorno 23 maggio.
Sennonché il pomeriggio del 23 maggio gli acquirenti chiamano l'agente soltanto disdire l'appuntamento e chiedere di incontrarsi il martedì successivo (data 27 maggio), mo lo stesso insiste per incontrarli l'indomani, giorno di scadenza della proposta di acquisto da loro presentata.
Noi intanto chiamiamo l'agente per sapere cosa sta succedendo e lui ci racconta tutto questo.
Così il giorno 24 maggio ci rechiamo in agenzia e decidiamo di accettare integralmente la loro proposta così come formulata.
L'agente nella stessa giornata incontra gli acquirenti che comunicano a voce di non voler rialzare il prezzo a € 220.000, che comunque non sono più interessati all'acquisto, perché hanno trovato un altro immobile e che stavano solo aspettando che passasse il 24 maggio.
L'agente allora gli comunica che noi abbiamo accettato la loro originaria proposta, che non era ancora scaduta e quindi sembra valida.
Loro si oppongono sostenendo che ai sensi dell'art. 1326 cc. ultimo comma la loro proposta ha perso ogni validità ed è stata sostituita dalla nostra e chiedono la restituzione dell'assegno.
L'agente si rifiuta di ridare loro l'assegno.
Il lunedì mattina 26 maggio l'agente in via una racc agli acquirenti per comunicare l'accettazione avvenuta.
Il giorno seguente gli acquirenti ritornano in agenzia per chiedere nuovamente la restituzione dell'assegno e ribadendo che la loro proposta era stata annullata da noi.
Adesso chiedo se è vero quanto loro sostengono oppure no. Può la nostra trattativa aver annullato la loro proposta? Non era nostra intenzione fare ciò, perché noi volevamo solo capire se loro erano interessati a 220.000 con la cucina, altrimenti 210.000 così come proposti per noi andavano bene.
A noi sembra soltanto che loro abbiamo trovato la scusa per svincolarsi visto che hanno ammesso di aver trovato altro.
Grazie per tutti coloro che risponderanno.

L'accettazione della proposta è validissima.

Tuttavia per il futuro ti consiglio di vendere "solo le mura".
Quindi accettavi la proposta e per mobili, cucina, complementi etc .. s'intavoli una trattativa a parte, diversamente inteso portati via tutto.

Io personalmente non "m'infilo" mai nel ginepraio di trattare la vendita dei mobili.
Come hai potuto vedere è un azzardo/leggerezza che può costare caro.

Infatti Vi è "scivolata" una vendita da più di 200k solo per "piazzare" una cucina usata.
Poco importa se ti trattieni la caparra... - capirai.... 1000 euro... -
Fai leva sul'agente che pretenda le sue provvigioni, è l'unico modo che hai per indurre il cliente a perfezionare l'acquisto.
Intanto fatti dare l'assegno e incassalo.
Ne hai pieno titolo e stai a guardare quel che succede.

L'agente immobiliare vende le case non i mobili, i vestiti e gli effetti personali che questa contiene.

Cmq non scoraggiarti.
Se hai trovato un cliente che voleva comprare casa vostra ne troverai altri 10.
 
Ultima modifica:

nadval

Membro Junior
Privato Cittadino
un aggiornamento: è appena arrivata la lettera di un legale per il conto degli acquirenti.
In questa lettera il loro legale non dichiara che la proposta da loro effettuata in data 10 maggio sia stata annullata dalla nostra controproposta, ma che è scaduta il 24 maggio e che la comunicazione ufficiale, con racc., dell'avvenuta accettazione è stata fatto soltanto il 26 maggio; vale a dire in ritardo.
Ovviamente negano di essersi recati in agenzia il giorno 24 maggio e che gli sia stato comunicato a voce dall'agente che noi accettevamo la loro originaria poposta. Come però dimostrare tutto ciò?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
un aggiornamento: è appena arrivata la lettera di un legale per il conto degli acquirenti.
In questa lettera il loro legale non dichiara che la proposta da loro effettuata in data 10 maggio sia stata annullata dalla nostra controproposta, ma che è scaduta il 24 maggio e che la comunicazione ufficiale, con racc., dell'avvenuta accettazione è stata fatto soltanto il 26 maggio; vale a dire in ritardo.
Ovviamente negano di essersi recati in agenzia il giorno 24 maggio e che gli sia stato comunicato a voce dall'agente che noi accettevamo la loro originaria poposta. Come però dimostrare tutto ciò?

...aia... se non hai la firma apposta da parte acquirente sulla proposta è un problema... - non avevo afferrato che era stata solo detta a voce - (altra leggerezza)

Tuttavia io al tuo posto incasserei l'assegno, o paventerei di farlo a stretto giro di posta. (ma lo incasserei al volo).

Sono loro gli "attori" che devono muoversi non tu.
Tu incassi e stai a casa tua.
Vediamo se sono disposti a mettere sul piatto anche le spese legali per l'intervento del loro avvocato.

Dovrebbero cercare subito un incontro con te x dissuaderti dal farlo.
Al limite potrai trattenere un indennizzo.
Ormai la vendita è chiaramente saltata.
(io una volta in accordo tra le parti ho trattenuto ero 500 " x il disturbo")

Incassa fidati.
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
giusto quello che dicono i colleghi..
la proposta per me è valida a tutti gli effetti ma deve essere stata firmata PRIMA O IL GIORNO STESSO della scadenza, ovvero 24 maggio. se l'accettazione riporta la data del 26 è scaduta e non più valida (spero l'agenzia non abbia fatto questo errore di data)
Se è valida incassa l'assegno.. se si ritirano perderanno la caparra e acquisteranno l'altra ma insomma... hanno firmato una proposta vincolante e irrevocabile fino alla scadenza del 24 maggio.. se vogliono comprare 2 case sono affari loro!!
 

nadval

Membro Junior
Privato Cittadino
la proposta è stata da noi firmata il giorno della scadenza, vale a dire il 24 maggio. L'agente ha comunicato agli acquirenti a voce il 24 che la proposta era stata accettato. Poi lunedì 26 maggio ha inviato loro una raccomandata per comunicare ufficialmente l'accettazione e di passare in agenzia per gli ulteriori adempimenti. Gli acquirenti sono andati ma solo per dire che non ne vogliono sapere ed oggi hanno scritto tramite legale sostenendo che la proposta è scaduta il 24, pur essendo stata da noi firmata per accettazione in tale data, e che loro hanno saputo dell'accettazione solo il 26 maggio. Ma comunque il 25 era domenica. Spero di esser stato più chiaro adesso.
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
chiaro.. come è chiaro che i clienti hanno fermato la casa..
o l'acquistano o perdano la caparra..

cmq se proprio proprio si vuole essere fiscali, visto che ci sono avv di mezzo, bisognerebbe leggere la proposta come è formulata e a cosa si potrebbero appellare....
 

sfn

Membro Attivo
Agente Immobiliare
bhè se è così l'agente ha commesso una gran leggerezza a non far firmare nei tempi...
quoto il primo messaggio di Pyersilvio in toto tranne l'ultima frase....

"Se hai trovato un cliente che voleva comprare casa vostra ne troverai altri 10."

...di sti tempi non sarei così ottimista... ;)
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
In questa lettera il loro legale non dichiara che la proposta da loro effettuata in data 10 maggio sia stata annullata dalla nostra controproposta,

Vorrei sottolineate che tecnicamente la vostra non è una controproposta. Anzi non è nemmeno "vostra".

E' una nuova proposta che l'agente ha fatto scrivere potenzialmente ai venditori. E finchè non la firmano non vale niente. Lascia stare il fatto che, in maniera preventiva avete già firmato per accettazione.

Questo non per essere pignoli ma per ribadire il fatto che una vera controproposta, quella si che avrebbe annullato la prima.

Una vera controproposta è del tipo " accetto la proposta XY del ad eccezione delle seguenti condizioni bla bla" ecco in quel caso questa è una controproposta e a quel punto è la parte acquirente che accetta o non accetta.
 

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