ROSFRUM

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Privato Cittadino
Acquirente A e venditore V sottoscrivono un preliminare di vendita attraverso un agente immobiliare AI, che funge da mediatore e si erge a garanzia. La pratica si svolge ovviamente con i suoi tempi ed i suoi modi ma, se per propria sinecura od altra esigenza tutta volta al buon esito finale pattuito, una delle due parti A o V ritiene di rivolgersi, per avere informazioni o quant'altro, direttamente alla controparte, scavalcando l'AI, forse poco sollecito, distratto o d'altro oberato, dopo averne fatto già richiesta allo stesso e senza volerne ledere i diritti di provvigione, che problemi si possono incontrare? E' una via immediata, forse poco etica, ma talora efficace...
Grazie
 

ROSFRUM

Membro Attivo
Privato Cittadino
In brevis di quanto attiene l’art. 1754 c.c. il mediatore (iscritto in un ruolo speciale istituito presso le Camere di Commercio, Legge n. 39/89 mi pare....) mette in relazione acquirente e venditore per la conclusione dell'affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza. Fatto salvo il diritto alla provvigione..... possono nascere questioni se le due parti interloquiscono e collaborano direttamente per raggiungere lo scopo pattuito?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Da come la metti, la risposta non può essere che positiva.

Però ritengo che l'agente immobiliare dovrebbe fare il suo mestiere comunque, anche sollecitato con una certa decisione...

Sicuramente, il rapporto diretto tra le parti può far sorgere problematiche di comunicazione e fraintendimenti, oltre che prese di posizione: il nostro lavoro consiste proprio anche nell'evitare l'insorgenza di questi problemi...
 

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