dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Due affermazioni e punti di vista completamente errati!

Quando un individuo è un neonato prima di camminare impara a muoversi gattonando.
Solo successivamente si impara a camminare e poi a correre.

Alcuni individui, una volta che hanno imparato a muoversi, sono capaci di applicarsi nella corsa con record mondiali di velocità.

Usain Bolt avrà sicuramente cominciato gattonando.

Studiare come si corre, avere conoscenza di tutte le teorie, come poggiare i piedi a terra, in quale posizione mantenere la testa, ad inseguire il "patentino di corridore", non gli sarebbe servito a nulla se non si fosse impegnato allenandosi tutti i giorni, giorno dopo giorno.

Cominciare scampanellando è la cosa migliore da fare. Il mestiere questo è.

Chi afferma il contrario come agente immobiliare e come agenzia non vale niente.

Se non hai case che vendi..?
Se diventi un "drago" nella ricerca per strada, sarai un gigante dietro alla scrivania.

Detto tra colleghi:

Avete mai notato che pur avendo centinaia di proposte nel Vostro portfolio immobili, guarda caso le case che hanno trovato vendita sono quelle che avete da poco acquisito..?

Perchè...?
Perchè quelle case che avete in portfolio (da anni) i clienti le hanno già viste e riviste!
Fareste più bella figura a toglierle!

Se l'agenzia e la propria politica richiede la ricerca porta a porta e o telefonica, significa che l'agenzia è sana e seria e che starà sul mercato per molto tempo ancora.

Acquisizioni "fresche" uguale vendite.

Acquisizioni "ferme" uguale chiusura.

L'agente immobiliare deve essere un grande conoscitore del territorio e degli abitanti che lì vi abitano.

A che serve sapere tutta la parte teorica, le imposte, la collazione, e tutto quanto il resto se poi non riesci a reperire neanche un bilocale in corte da porre in vendita..?

Deborah è appena arrivata Pyersilvio, ti sembra che sia già in grado di andare a far conoscere l'agenzia? Avrebbero dovuto accompagnarla i suoi " maestri" e " loro" avrebbero dovuto dimostrare a Lei, con l'esempio, di che cosa erano capaci.
Così si impara, nemmeno al neonato che deve imparare a camminare, gli fai una full immersion di corsa in pista ....se non ha ancora la maturazione biologica di poter stare in piedi.
La parte teorica serve sempre, anche quando suoni un campanello, se hai conoscenza è più facile che qualcuno si affidi a te, ma tu queste cose le sai benissimo, inutile che te le stia a raccontare.
L'agenzia in questione in teoria ha delle buone offerte ma in pratica la usa come carne da macello, vai, fai, arrangiati .
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Deborah è appena arrivata Pyersilvio, ti sembra che sia già in grado di andare a far conoscere l'agenzia? Avrebbero dovuto accompagnarla i suoi " maestri" e " loro" avrebbero dovuto dimostrare a Lei, con l'esempio, di che cosa erano capaci.

Su questo mi trovi pienamente d'accordo.

Quando io ho cominciato fu proprio questo a farmi imparare e ad aprirmi gli occhi.

Il maestro che mi insegnò "l'arte" dell' acquisizione, mi affiancava ogni mattina.

Andando a cercare le case nei cortili promiscui.

Pur avendo già un Porsche veniva con me ogni Mattina dalle 9 alle 11 e ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30.

Si andava in giro per case con il libretto degli assegni, pronti per acquistare e lasciare caparre, qualora si trovavano soluzioni allettanti.

Ma quelli erano altri tempi....
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Due affermazioni e punti di vista completamente errati!

Quando un individuo è un neonato prima di camminare impara a muoversi gattonando.
Solo successivamente si impara a camminare e poi a correre.

Alcuni individui, una volta che hanno imparato a muoversi, sono capaci di applicarsi nella corsa con record mondiali di velocità.

Usain Bolt avrà sicuramente cominciato gattonando.

Studiare come si corre, avere conoscenza di tutte le teorie, come poggiare i piedi a terra, in quale posizione mantenere la testa, ad inseguire il "patentino di corridore", non gli sarebbe servito a nulla se non si fosse impegnato allenandosi tutti i giorni, giorno dopo giorno.

Cominciare scampanellando è la cosa migliore da fare. Il mestiere questo è.

Chi afferma il contrario come agente immobiliare e come agenzia non vale niente.

Se non hai case che vendi..?
Se diventi un "drago" nella ricerca per strada, sarai un gigante dietro alla scrivania.

Detto tra colleghi:

Avete mai notato che pur avendo centinaia di proposte nel Vostro portfolio immobili, guarda caso le case che hanno trovato vendita sono quelle che avete da poco acquisito..?

Perchè...?
Perchè quelle case che avete in portfolio (da anni) i clienti le hanno già viste e riviste!
Fareste più bella figura a toglierle!

Se l'agenzia e la propria politica richiede la ricerca porta a porta e o telefonica, significa che l'agenzia è sana e seria e che starà sul mercato per molto tempo ancora.

Acquisizioni "fresche" uguale vendite.

Acquisizioni "ferme" uguale chiusura.

L'agente immobiliare deve essere un grande conoscitore del territorio e degli abitanti che lì vi abitano.

A che serve sapere tutta la parte teorica, le imposte, la collazione, e tutto quanto il resto se poi non riesci a reperire neanche un bilocale in corte da porre in vendita..?
Caro PyerSilvio, con tutta la simpatia che posso avere per te questa volta però hai torto. In tutte le professioni, in tutti i mestieri, anche quelli manuali, anche quelli più umili, la teoria o quantomeno rudimenti di teoria precedono sempre la pratica. Perfino per conseguire la patente di guida la teoria precede la pratica ed è giusto e sacrosanto che sia così. Poi come è stato per te è anche necessario che ci sia un "mentore" che ti "svezzi" per tutti gli aspetti legati al mestiere. Naturalmente una buona base teorica non basta, ma si può dire che è condizione NECESSARIA NON SUFFICIENTE. Tu ragioni da AI, ma dovresti metterti nei panni di clienti, utenti, legislatori, etc. Del resto non è un caso che anche il codice civile preveda che per intraprendere l'attività di mediatore bisogna prima essere abilitati. Poi ci può anche stare che tra le altre cose uno faccia anche il porta a porta o le telefonate, purchè costituiscano parte integrante e non preponderante dell'attività.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Caro PyerSilvio, con tutta la simpatia che posso avere per te questa volta però hai torto. In tutte le professioni, in tutti i mestieri, anche quelli manuali, anche quelli più umili, la teoria o quantomeno rudimenti di teoria precedono sempre la pratica. Perfino per conseguire la patente di guida la teoria precede la pratica ed è giusto e sacrosanto che sia così. Poi come è stato per te è anche necessario che ci sia un "mentore" che ti "svezzi" per tutti gli aspetti legati al mestiere. Naturalmente una buona base teorica non basta, ma si può dire che è condizione NECESSARIA NON SUFFICIENTE. Tu ragioni da AI, ma dovresti metterti nei panni di clienti, utenti, legislatori, etc. Del resto non è un caso che anche il codice civile preveda che per intraprendere l'attività di mediatore bisogna prima essere abilitati. Poi ci può anche stare che tra le altre cose uno faccia anche il porta a porta o le telefonate, purchè costituiscano parte integrante e non preponderante dell'attività.

Premesso che la simpatia e la stima nei tuoi confronti è reciproca, rifaccio mie tutte le argomentazioni e "la posizione" esposta nel precedente post.

Nella teoria, che istruisce l'individuo all'abilitazione ad esercitare, la prima cosa che viene spiegata, non a caso nelle prime pagine del testo dell'esame che il l'aspirante mediatore deve imparare è :

IL MANDATO.

Quindi prima si acquisisce un'immobile e poi lo si può vendere.

Come lo acquisisci un immobile..?
Come fai a reperire il soggetto venditore, portarlo in agenzia a sottoscrivere l'incarico di mediazione..?

Attendi che questi venga da te..? Aspetta e spera "allisciandoti" la cravatta!
Passaparola..? See..

L'unica è andare a cercarseli.

Conosco venditori (che in cuor mio sò che a vendere sono molto più bravi di me) che pur conoscendo a menadito le norme e le dinamiche di compravendita, hanno chiuso i loro studi, proprio per la carenza di acquisizione e di metodo per reperire i prodotti.

Le collaborazioni, gli scavalchi, le scorrettezze e le controversie tra agenzie sono pure figlie di questa cattiva e mancata condotta.

Il bravo, preciso, integerrimo ed elegante venditore, vestito da damerino, con cravatta e pantaloni griffati, tuttologo e sapiente di ogni normativa.
Conosce leggi speciali, sentenze di cassazione e "legguzze" appena entrate in vigore, ha ( si fà per dire) il cliente pronto per comprare. (..!!)

Ma...

Non ha la casa o il prodotto giusto da proporre e mostrare al cliente.

Un classico.

Quindi il porta a porta e le telefonate sono fondamentali altro che parte integrante.

Quando una casa è acquisita saldamente, in esclusiva, con un soggetto che rispetta il contratto, la vendita la può fare anche un ragazzino di vent'anni.

Compili il modulo ritiri la caparra, fotocopia dell'assegno e via al rogito.

La ricerca, il porta a porta, il campanello e le telefonate, sono gli ingredienti che costituiscono l'acquisizione.

L'acquisizione è TUTTO.

Il mediatore si definisce "agente" proprio per la peculiarità che deve avere di promuovere azioni, scritture, curare interessi di questo o quel mandante, quindi è un essere animato.

Al contrario, se così non fosse, ci dovremmo chiamare "pazienti immobiliari", oppure molto semplicemente impiegati.
Che attendono passivamente.

Chi ancora non ha capito che l'agente immobiliare è prevalentemente un lavoro
di strada piuttosto che di ufficio è destinato alla sofferenza e alle vendite saltuarie, se non addirittura alla chiusura.

Come saper cantare a memoria una sola canzone.
La canti, l'unica che sai, sempre e solo quella e via..

Invece saper acquisire vuol dire saper fare musica.

Se sai fare musica saprai cantare tutte le canzoni.
 
Ultima modifica:

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Premesso che la simpatia e la stima nei tuoi confronti è reciproca, rifaccio mie tutte le argomentazioni e "la posizione" esposta nel precedente post.

Nella teoria, che istruisce l'individuo all'abilitazione ad esercitare, la prima cosa che viene spiegata, non a caso nelle prime pagine del testo dell'esame che il l'aspirante mediatore deve imparare è :

IL MANDATO.

Quindi prima si acquisisce un'immobile e poi lo si può vendere.

Come lo acquisisci un immobile..?
Come fai a reperire il soggetto venditore, portarlo in agenzia a sottoscrivere l'incarico di mediazione..?

Attendi che questi venga da te..? Aspetta e spera "allisciandoti" la cravatta!
Passaparola..? See..

L'unica è andare a cercarseli.

Conosco venditori (che in cuor mio sò che a vendere sono molto più bravi di me) che pur conoscendo a menadito le norme e le dinamiche di compravendita, hanno chiuso i loro studi, proprio per la carenza di acquisizione e di metodo per reperire i prodotti.

Quindi il porta a porta e le telefonate sono fondamentali altro che parte integrante.

Quando una casa è acquisita saldamente, in esclusiva, con un soggetto che rispetta il contratto, la vendita la può fare anche un ragazzino di vent'anni.

Compili il modulo ritiri la caparra e via al rogito.

La ricerca, il porta a porta, il campanello e le telefonate, sono gli ingredienti che costituiscono l'acquisizione.

L'acquisizione è TUTTO.

Il mediatore si definisce "agente" proprio per la peculiarità che deve avere di promuovere azioni, scritture, curare interessi di questo o quel mandante, quindi è un essere animato.

Al contrario, se così non fosse, ci dovremmo chiamare "pazienti immobiliari", oppure molto semplicemente impiegati.
Che attendono passivamente.

Chi ancora non ha capito che l'agente immobiliare è prevalentemente un lavoro
di strada piuttosto che di ufficio è destinato alla sofferenza e alle vendite saltuarie.

Come saper cantare a memoria una sola canzone.
La canti ogni tanto e via.

Invece saper acquisire vuol dire saper fare musica.
Se sai fare musica saprai cantare tutte le canzoni.
Ciò che ho sottolineato io non è totalmente in antitesi con quanto affermato da te. Siamo più che d'accordo che per l'agenzia l'acquisizione in tutte le sue forme e modalità sia fondamentale, ma non è detto tutti siano disposti o tagliati per andare a fare porta a porta per gran parte della giornata. Io per esempio non lo farei mai, ma non perchè lo ritenga vergognoso o umiliante, solo che sono abbastanza indolente e mi stuferei subito a cercare di far ragionare gente spesso ottusa e tetragona. Già mi sentirei più tagliato per la ricerca degli acquirenti e per le trattative di vendita.
Detto questo, come cliente sarei propenso ad essere conciliante con un consulente giovane ed inesperto, ma non anche ignorante.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Come se tra burocrazia e banche (ed anche cervelli bacati...) tra modulo di proposta di acquisto e rogito fosse una vera e propria passeggiata: una mera formalità scevra da ansie......:applauso:

Lo sarebbe certamente.

La casa è un prodotto come gli altri.

Complesso perchè costa parecchio ma pur sempre un prodotto come gli altri.

Dai i soldi tieni la casa.

Vi è anche chi non deve fare mutuo per acquistare ( fortuna loro)

L'acquisizione giusta ti porta clienti adeguati ai prodotti che offri.

Se fai solo affitti ti riempi l'ufficio di squattrinati.

Se hai tutte case sgangherate in cortili promiscui, arrivano tutti quei clienti "più mutuo che casa".

Se hai prodotti di lusso arriva gente pignola con la puzza sotto il naso, che pensa che i soldi li hanno solo loro e chi vende debba per forza essere in condizioni di necessità.

Se hai prodotti di medio buona qualità arriva clientela borghese.

Se hai prodotti popolari arriverà clientela popolare.

Se tratti ognuna di queste tipologie arriverà ciascun profilo cliente sopra elencato.

L'acquisizione è tutto.

Il lavoro e la propria dinamica parte da qui.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Già mi sentirei più tagliato per la ricerca degli acquirenti

Per me invece è il contrario.

La ricerca degli acquirenti e sorbirmi le loro giustificazioni, motivazioni e a volte pretese assurde mi annoia alla morte.

Concordo che se uno non è tagliato per fare ricerca è meglio che lasci perdere.

Sai...

Proprio recentemente mi è capitata questa cosa..

Palazzina ambita, in zona centrale.

Sono diverse palazzine.

Mi giunge voce che vi è un alloggio in vendita.

Mi "fiondo" al mattino sul posto.

Sono fortunato.

Trovo il portoncino aperto e accedo alle scale.
Mi risulta sia un ultimo piano ( proprio quello che vado cercando) quindi vado sù.

Lascio uno dei miei "bigliettini furbi" infilandolo da sotto il portoncino blindato.

Per non saper nè leggere e nè scrivere ne infilo uno anche a quello al piano di sotto.

Scendo le scale e mentre stò per uscire gli occhi mi cadono su un nominativo (doppio cognome) che si legge nelle cassette delle poste.

Hmmm... Vecchia conoscenza..
Vendeva in un altro contesto qualche anno fà..

Inoltre, vedendo il piano ( primo) sò che ha comprato da poco ( sette mesi fà) il vecchio proprietario lo conoscevo, ha venduto privatamente ed "in fretta e furia" per questione di necessità.
Difficile che lì si venda dopo così poco tempo

Ma sì.. penso tra me e me lasciamo il bigliettino anche a questa...

Alle 14.30 la signora mi richiama.

Dopo vari convenevoli fissiamo l'appuntamento.

L'appartamento fresco di ristrutturazione, tra rivestimenti e disposizione degli interni è superbo.

In fase di appuntamento confesso alla signora che ero diffidente su fatto che volesse vendere l'alloggio dopo così poco tempo..

La informo di sapere dove lei abitasse prima di comprare la casa in cui stavamo dibattendo in quel momento.

Dopo poco "mi scappa" pure di saper dove abitasse ancora prima di vendere il suo vecchio appartamento...

..e Lei mi dice:

"Guardi che lei è tremendo! Ma fà l'agente immobiliare o si chiama Sherlock Holmes..???"

"La conoscenza del territorio, dei suoi abitanti e dell'offerta ad essi connessa, sono fondamentali per fare l'agente immobiliare Signora!"

Tre giorni dopo ha sottoscritto il mandato.

Il giorno prima invece mi ha richiamato quello dell'ultimo piano..

Un pò pretenziosa come richiesta... Ma staremo a vedere.
 

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