PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A chi ci legge ricordiamo sempre che:

- Per restituire una assegno di caparra si deve prima risolvere un contratto e che la risoluzione di una proposta la possono sottoscrivere solo proponente e venditore (mai l'agente per propria iniziativa)
- Che la restituzione di un assegno effettuata senza la risoluzione del contratto non determina la decadenza del contratto medesimo.
- Che trovarsi nella situazione di aver promesso in vendita un immobile a due diversi soggetti per non aver risolto uno dei contratti, può determinare conseguenze estremamente negative per il venditore.

... a scanso di equivoci...

A chi invece scrive puntualizzando l'ovvio, occorre ricordare che, in assenza della firma di accettazione su di una proposta di acquisto, il venditore non ha promesso in vendita neanche le proprie vecchie scarpe da tennis.

Detto cio, una efficace forma giuridica, da adoperare nella sottoscrizione per la risoluzione di un contratto, puo essere composta da poche e semplici righe.

Il venditore che non ha accettato l'offerta di acquisto non e' tenuto a rilasciare alcuna firma ne giustificazione.

Si tiene la sua casa ed e libero di disporne e o di prometterla a chi gli pare.
 
Ultima modifica:
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Male hai fatto a non farlo.

Non vedo dove sia il male raccontando di storia vissuta.

In fondo quella e' l'essenza dei contratti:

La loro esecuzione.

Cio' sottolineato pure x me il 30% di incidenza e' da attribuire all' AI.

Mesi fa ho acquisito in esclusiva un immobile.

Io stesso, la prima volta che vidi la casa, era pubblicizzata su "il" portale.

L'agenzia un network.

Poche foto esterne fatte " da dietro" , con astuzia e invece diverse degli interni.

Annunci in prima pagina sempre in posizione top, prezzo davvero interessante.

Le foto pubblicate incorniciate di giallo acceso.

Annuncio accattivante.

Me la fece notare uno dei miei venditori.

Qualche giorno dopo, reperiti i venditori, ci recammo a vederla.

Incarico del network in scadenza trenta giorni dopo.

Clienti scontenti.

Ci raccontano di mesi di tentativi di volergli abbassare il prezzo senza aver mai ricevuto un offerta.

150 secondo loro il giusto prezzo.

Non meno di 180 l'ultimo prezzo per loro venditori.

Casa invendita a 198.

Appuntanento ben fatto.
Ci promettiamo di formalizzare il mandato non appena scade al network.

Per tutto il mese "makumba" al concorrente con la speranza che nel frattempo non venda.

"Come si fa a non vendere sto pezzo?" La domanda naturale dopo averla vista ed esaminata.

Il giorno giusto arriva e ci viene conferito mandato e copia chiavi.

In 18 giorni respingiamo di nostra sponte una proposta da 150.

Ne ritiriamo una da 185 con sospensiva e una sempre da 185 stavolta pronti contro termine.


Con questo ultimo strumento procediamo con l'accettazione.

- Capito perche' gli assegni si ridanno sempre indietro senza lacci e lacciuoli contrattuali..? -

Per giorni ci siamo chiesti come sia potuto accadere che i nostri concorrenti non siano riusciti a venderla in sei mesi.

Questione di agenti differenti:

A quelli, i soldi in mano, non glieli voleva dare nessuno.

Ecco perche'si ridanno sempre indietro gli assegni.

Purtroppo tra i miei tanti difetti c'è quello di avere una pessima prosa
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
A chi invece scrive puntualizzando l'ovvio, occorre ricordare che, in assenza della firma di accettazione su di una proposta di acquisto, il venditore non ha promesso in vendita neanche le proprie vecchie scarpe da tennis.

Detto cio, una efficace forma giuridica, da adoperare nella sottoscrizione per la risoluzione di un contratto, puo essere composta da poche e semplici righe.

Il venditore che non ha accettato l'offerta di acquisto non e' tenuto a rilasciare alcuna firma ne giustificazione.

Si tiene la sua casa ed e libero di disporne e o di prometterla a chi gli pare.

Ottima puntualizzazione

avendo letto

Ne ritiriamo una da 185 con sospensiva e una sempre da 185 stavolta pronti contro termine.

- Capito perche' gli assegni si ridanno sempre indietro senza lacci e lacciuoli contrattuali..? -

avevo dato per scontato che entrambe fossero state accettate...

Certamente è ovvio che una proposta non accettata non sia conclusa.
Ma allora perché specificare che l'assegno sarebbe dovuto essere restituito?
Credi forse che in questo forum ci siano dei colleghi che non vogliano restituire gli assegni delle proposte non accettate?

O si trattava della solita boutade?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ottima puntualizzazione

avendo letto





avevo dato per scontato che entrambe fossero state accettate...

Certamente è ovvio che una proposta non accettata non sia conclusa.
Ma allora perché specificare che l'assegno sarebbe dovuto essere restituito?
Credi forse che in questo forum ci siano dei colleghi che non vogliano restituire gli assegni delle proposte non accettate?

O si trattava della solita boutade?

Nessuna boutade.

Basterebbe aver letto e so che l'hai fatto, alcune discussioni su questo argomento.

Diverse "ipotesi" contrattuali proposte e formulate con cluausole "ad orolegeria" pronte a produrre la loro deflagrazione e strage connessa, per poter cosi' infierire su di un semplicemente incauto e poco solvibile cliente.

Il tutto in nome e onore del codice civile ovviamente.

L' intervento era volto a fare luce e ribadire la mia linea:

Riprenditi l'assegno, contratto risolto, vattin cammin.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Nessuna boutade.

Basterebbe aver letto e so che l'hai fatto, alcune discussioni su questo argomento.

Diverse "ipotesi" contrattuali proposte e formulate con cluausole "ad orolegeria" pronte a produrre la loro deflagrazione e strage connessa, per poter cosi' infierire su di un semplicemente incauto e poco solvibile cliente.

Il tutto in nome e onore del codice civile ovviamente.

L' intervento era volto a fare luce e ribadire la mia linea:

Riprenditi l'assegno, contratto risolto, vattin cammin.

Ho capito Pyer, ma se lo infili come il prezzemolo anche quando non ci sta a far niente, giusto per ribadire ciò che avevi altrove sottolineato, l'ovvio diventa meno ovvio, e le precisazioni diventano doverose... :)
 

Mil

Membro Senior
secondo me l'illusione di convincere gente o di avere un chissà che ruolo chiave è e resta, come in quasi tutti i settori, un'illusione. In un mercato in cui nel 70% dei casi semplicemente (salvo credere alle previsione rosee) non c'è incontro tra domanda e offerta contano solamente le case e la volontà di vendere dei proprietari. Di sicuro però un comportamento professionale può perlomeno garantire, in un momento di selezione durissima di Agenti Immobiliari, la sopravvivenza. Sembra banale ma molti Agenti Immobiliari non hanno ancora ben chiara la portata del fenomeno di incompetenti che popolano il comparto e della pessima reputazione che la categoria in generale subisce a causa di costoro.
te la giro al contrario.
se l'intermediario ha la casa che ti piace davvero, deve essere proprio il peggiore dei cani per farti desistere dall'acquisto.
ma figurati....c'è gente che desiste dall'acquisto di una qualsiasi cosa per l'antipatia di un commesso e secondo te per una casa davvero si genufletterebbero davanti al primo Agenti Immobiliari che non gli aggrada?
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
ma figurati....c'è gente che desiste dall'acquisto di una qualsiasi cosa per l'antipatia di un commesso e secondo te per una casa davvero si genufletterebbero davanti al primo Agenti Immobiliari che non gli aggrada?

si, assolutamente si.
e per un motivo molto semplice.
perché, data la quantità di "caccase" che ci sono in giro, le poche valide valgono la genuflessione.
chi desiste perchè l'intermediario "non gli piace", "perchè la nuance della parete è demodé", "perchè "oddio no, il travertino del bordo degli scalini è cheap", è chi non comprerebbe comunque; manco se l'AI fosse una delle modelle di victoria's secre.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Seriamente parlando, credo che nel mercato passato, soprattutto degli immobili di nuova costruzione, l'agente immobiliare facesse veramente la differenza.

La conoscenza del progetto, l'utilizzo di strumenti di visualizzazione di facile comprensione di immobili ancora al di là da venire, la capacità di saper affrontare con cognizione di causa anche le più improbabili voglie di varianti impossibili da realizzare, l'onestà nella presentazione del prodotto, la disponibilità e la capacità di dare le prime risposte direttamente (affidando poi ai tecnici l'evolversi della situazione), il rapporto fiduciario costruito a poco a poco con il cliente, il seguirlo per mano fino al rogito,
erano elementi distintivi in un mercato ricco di immobili di nuova costruzione, ma povero di agenti immobiliari esperti in materia...

Oggi, non so se agli occhi dell'acquirente possa essere lo stesso, in un mercato cosiddetto "mordi e fuggi" come quello dell'usato e questo è purtroppo lo sbaglio più grande: molti venditori convinti di poter vendere da soli nel migliore dei modi e molti acquirenti "sapientini" convinti di sapere tutto.

Sicuramente, l'onestà intellettuale e la conoscenza del mestiere spesso vengono riconosciuti, ma solo quando sono al servizio di un immobile che piace veramente nel panorama di intere città in vendita....:cauto:
 

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