Salve a tutti,
cerco di spiegare dettagliatamente la situazione in cui mi trovo.
I miei genitori hanno firmato un compromesso per acquistare un capanno con terreno annesso.
Prima di effettuare il rogito è però risultato che su tale immobile gravava una procedura esecutiva di epropriazione immobiliare.
I venditori ci hanno consegnato la dichiarazione sottoscritta dal curatore fallimentare in cui lo stesso dichiara di aver rinunciato agli atti di espropriazione immobiliare a carico dei venditori. Tale istanza è accompagnata dall'istanza del G.E. che dichiara estinta la procedura esecutiva e ne ordina la cancellazione al conservatore di Arezzo.
Tale cancellazione non è però mai stata effettuata.
I venditori vorrebbero rogitare lo stesso accollando le spese di cancellazione (che quantificano in 1.500 euro) ai miei genitori.
E' una pratica corretta? Dietro a questo comportamento si nascondono problemi più gravi?
Grazie a chi potrò aiutarmi,
Mario.
cerco di spiegare dettagliatamente la situazione in cui mi trovo.
I miei genitori hanno firmato un compromesso per acquistare un capanno con terreno annesso.
Prima di effettuare il rogito è però risultato che su tale immobile gravava una procedura esecutiva di epropriazione immobiliare.
I venditori ci hanno consegnato la dichiarazione sottoscritta dal curatore fallimentare in cui lo stesso dichiara di aver rinunciato agli atti di espropriazione immobiliare a carico dei venditori. Tale istanza è accompagnata dall'istanza del G.E. che dichiara estinta la procedura esecutiva e ne ordina la cancellazione al conservatore di Arezzo.
Tale cancellazione non è però mai stata effettuata.
I venditori vorrebbero rogitare lo stesso accollando le spese di cancellazione (che quantificano in 1.500 euro) ai miei genitori.
E' una pratica corretta? Dietro a questo comportamento si nascondono problemi più gravi?
Grazie a chi potrò aiutarmi,
Mario.