pilippo

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Salve a Tutti , l'ultimo condono edilizio risale al 2003 .Sono passati piu di dieci anni e la situazione sull'abusivismo non sembra essere cambiata . Lo strumento del condono non è dunque da ricondurre ad uno strumento per la prevenzione all'abuso ma principalmente uno strumento utilizzato per fare cassa da parte dello stato , per alleggerire la P.A. e in particolare i Comuni dalle loro verifiche e conseguenti azioni di ripristino.
Mi piacerebbe conoscere qual'è la Vs opinione in merito ad un eventuale nuovo condono edilizio .
Saluti

Con un condono edilizio si potrebbero risolvere centinaia di migliaia di casi di abusivismo e ovviamente non solo di tipo totale; magari piccoli abusi , piccoli ampliamenti , senza necessariamente arrivare a sanare edifici in posizioni di vincolo assoluto .

Di fatto l’alternativa è rappresentata dai ricorsi alla giustizia amministrativa ( TAR/CdS ) tempi lunghi , spese per i comuni per avviare le demolizioni, e cmq gli abusi continuano ad essere prodotti a costo zero per chi li pratica.
Una volta azzerato il tutto , quota parte degli introiti dovrà essere a sostegno degli organi di vigilanza per la prevenzione degli abusi.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Bastimento

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Privato Cittadino
magari piccoli abusi , piccoli ampliamenti
Pur avendo usufruito di condoni in passato, ritengo che i piccoli abusi in genere possano essere sanati amministrativamente, senza arrivare a parlare di condoni: la storiella dei balconi tramutati in verande, o il recupero dei sottotetti, o di locali accessori, sono abusi per modo di dire: mi pare vessatorio negarne la esistenza e più logico prendere atto dell'utilizzo abitativo, con la richiesta di sanatoria onerosa.

Gli abusi veri e propri, dovrebbero rimanere tali: e non che
cmq gli abusi continuano ad essere prodotti a costo zero per chi li pratica.

sufficiente espropriarli o abbatterli.
 

Bagudi

Fondatore
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Non so se sia una posizione impopolare, ma io sarei assolutamente a favore di un condono per mettere a posto tutte quelle situazioni di piccoli/medi abusi esistenti, in cui ci imbattiamo tutti i giorni...(es. i sottotetti) e che rendono difficili le vendite anche per quelli che non sono responsabili dei suddetti abusi...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
ritengo che i piccoli abusi in genere possano essere sanati amministrativamente,

Non c'è volontà da parte degli uffici tecnici che potrebbero con semplici delibere sanare situazioni come quelle da te citate...

Un bel condono (ovviamente non per gli abusi totali) e Regolamenti Edilizi uguali in tutta Italia.
Così i potentissimi tecnici comunali perderebbero un bel 90% del loro potere solo ostativo !
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Un bel condono (ovviamente non per gli abusi totali) e Regolamenti Edilizi uguali in tutta Italia.
Sul primo diremmo quasi la medesima cosa: ma se accetti l'idea di condono, poi diventa difficile non far rientrare dalla finestra abusi gravi.

Meglio, se fosse concesso, non chiamare più abusi certe situazioni: e far trattare i sottotetti, le tavernette ecc solo sotto il profilo amministrativo, col pagamento di un onere ragionevole.
(forse diciamo la medesima cosa, ma non mi piace l'idea di condono, che lascia invariato il problema: meglio derubricare le quisquilie e non giocare sui volumi tecnici e quelli assentiti, che lasciano spazio a concessioni sottobanco)

Per quanto riguarda i regolamenti edilizi unificati, sembra che siamo sulla strada, in attesa del decreto SCIA 2: ma anche li spero sia impostato con una certa ragionevolezza e flessibilità.

Il territorio Italiano non è omogeneo: e le condizioni, sia urbanistiche che geologico-ambientali non sono le stesse a Milano, Cervinia o Taormina, per non citare Amatrice, Assisi, Cologno Monzese, o Passerano Marmorito.
 
M

mata

Ospite
Facendo un altro condono edilizio, avremo un altro ventennio di abusi, confermando che in Italia chi delinque viene sempre sistemato, al contrario di chi osserva la Legge.
Poi non lamentiamoci se crollano le case appena viene una scossa di terremoto.
 

pilippo

Membro Junior
Privato Cittadino
Facendo un altro condono edilizio, avremo un altro ventennio di abusi, confermando che in Italia chi delinque viene sempre sistemato, al contrario di chi osserva la Legge.
Poi non lamentiamoci se crollano le case appena viene una scossa di terremoto.
Effettivamente un condono tende ad assodare l'idea che un abuso futuro possa essere sanato ; ciononostante però gli abusi continuano ad esserci lo stesso .Seconde me ciò che manca in Italia è la prevenzione degli abusi da parte degli organi di sorveglianza sul territorio.Per quanto riguarda le case che crollano durante i terremoti penso non sia certo riconducibile agli abusi.Le case "regolari" crollano allo stesso modo delle case "abusive" ; forse andrebbero fatte applicare norme di costruzione diverse ma è tutta un altra storia.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Lo penso anch'io. Proprio per questo, per i problemini a cui facciamo riferimenti io e bagudi, riterrei che la strada da perseguire non sia un condono, ma la vera e propria derubricazione di alcuni aspetti che oggi rientrano tra gli abusi: come quella di sfruttare sottotetti e seminterrati, oggi dichiarati accessibili ma non abitabili. Dove non c'è modifica reale dei volumi, il problema riflette quasi solo un aspetto economico-fiscale, che potrebbe essere sanato con opportuni oneri.

Occorre perseguire invece costruzioni in zone vincolate a qualsiasi titolo.
 

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