samux10

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,
scrivo perchè ho un dubbio sul mio contratto di locazione.
Ho sottoscritto un regolare contratto di locazione 4+4 dove è espressamente indicato che l'inquilino può dare disdetta con 3 mesi di preavviso MA solo dopo una permanenza minima di un anno. Al contratto di locazione è anche allegata una fideiussione da parte di uno dei miei genitori.
Volevo sapere, in caso subentrassero gravi motivi (es perdita del lavoro), sarei tenuto comunque a rispettare il vincolo di permanenza minima o è sufficiente il preavviso di 3 mesi?
(In tal caso, il preavviso sarebbe di 3 mesi o di 6?)

Se servono altri dettagli specifici del contratto fatemi sapere.

Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Giorgio
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ho già letto altre volte che il vincolo di permanenza minima potrebbe essere considerato una clausola vessatoria e quindi nulla. Ma a me sembra eccessivo. È lecito negare la possibilità di recesso anticipato; perché allora dovrebbe essere illecito negarlo per un tempo limitato al primo anno?

Detto questo la legge consente , per gravi motivi, recedere comunque: la perdita del lavoro unico reddito, direi essere un motivo valido
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
La cosa secondo me va interpretata come suggerisce Bastimento.
Il limite temporale di un anno è riferito alla possibilità del recesso convenzionale (senza bisogno di gravi motivi) con anticipo di tre mesi.
Il recesso per gravi motivi con anticipo di sei mesi rimane intoccato.

Quindi, finché non è trascorso l'anno si può recedere, e solo per gravi motivi, con preavviso di sei mesi.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
direi di no.
E' una clausola che ho gia visto mettere diverse volte. Viene inserita per garantire un introito minimo al locatore, per non dover cambiare inquilino dall'oggi al domani con conseguenti spese e impegni vari
Una delle ragioni per metterla può essere anche quella, in genere si vuole proprio evitare locazioni passeggere.
Ma la clausola non può valere per gravi motivi: lo sancisce esplicitamente la legge.

Poi diciamocela tutta: se l'inquilino cessa di pagarti il canone e se ne va dall'oggi al domani, intenti una causa? Forse lo fa una grossa immobiliare o istituto come deterrente. Non credo un privato: a volte accende pure un cero per grazia ricevuta.
 

Umberto Granducato

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